BACKGROUND. The grassmeter non-destructive method was used to estimate dry matter yield (DMY) of 24 annual self-reseeding legumes. The possibility was evaluated of using the grassmeter as an alternative to conventional destructive quadrats for large field plot experiments. METHODS. The linear regressions between sward height measured by the grassmeter and DMY were analysed. Three types of regression equations were calculated: (i) ‘general’, a single equation including the three-year set of height/DMY pairs of data; (ii) ‘specific’, one regression equation for each species; (iii) ‘preliminary’, calculated from the data collected in the spring and autumn cuts of the first year. RESULTS. The ‘general’ calibration gave a satisfactory estimate of DMY (R2=0.55). The ‘specific’ calibration was particularly accurate for Trifolium brachycalicynum “Osilo” (R2=0.88), T. squarrosum “Chilivani” (R2=0.81) and Medicago polymorpha “Circle Valley” (R2=0.81), but not for M. rugosa “Sapo” (R2=0.22) and “Paraponto” (R2=0.26). The ‘preliminary’ calibration, which was based only on the destructive assessment of DMY at the first cut, provided reliable estimates of DMY until the sward conditions, namely cover rate and weeds, were comparable to those of the calibration period. The coefficient of variation of the DMY estimate based on the grassmeter ‘general’ calibration was about 10% lower than that of the DMY measured with conventional quadrats. CONCLUSIONS. Results suggest that the grassmeter could effectively replace destructive measurements for estimating the DMY of annual self-reseeding legumes, thus reducing labour requirements and number of samples to be processed, or increasing, when needed, the number of accessions to compare and hence the inference of the experiment.

SCOPO. Nel contesto di una sperimentazione finalizzata allo studio dell’adattamento e della persistenza di 24 leguminose foraggere annuali autoriseminanti, è stata verificata la possibilità di impiego dell’erbometro a piatto pesato come metodo semplificato per la stima non distruttiva della produzione di sostanza secca (s.s.), in alternativa a metodi distruttivi. METODO. È stata analizzata la regressione lineare tra altezza del cotico erboso misurata con il piatto pesato e la produzione di sostanza secca di 24 accessioni coltivate in parcelle sperimentali a densità di semina agronomica. Sono stati calcolati tre tipi di equazioni di regressione: ‘generale’, basata su tutti i dati di altezza e produzione disponibili nel triennio; ‘specifica’, ognuna basata sui dati triennali relativi alle singole specie; ‘preliminare’, ottenuta dai dati relativi al taglio primaverile e autunnale del primo anno dalla semina, per le accessioni che hanno persistito nel triennio di prova. RISULTATI. La calibrazione ‘generale’ ha permesso una stima della produzione soddisfacente (R2=0,55). La calibrazione ‘specifica’ è risultata precisa per trifoglio brachicalicino “Osilo” (R2=0,88), trifoglio squarroso “Chilivani” (R2=0,81) e medica polimorfa “Circle Valley” (R2=0,81), ma non per la medica rugosa “Paraponto” (R2=0,26) e “Sapo” (R2=0,22). La calibrazione ‘preliminare’ ha permesso una stima attendibile della produzione di s.s. sino a quando le condizioni di ricoprimento ed infestazione delle parcelle erano assimilabili, per infestazione e fittezza, a quelle del periodo di taratura. La stima non distruttiva della produzione nel triennio, ottenuta attraverso la calibrazione ‘generale’ dell’erbometro, ha mostrato un coefficiente di variabilità inferiore del 10% rispetto alla misura distruttiva. CONCLUSIONI. Dai risultati ottenuti è possibile affermare che l’impiego dell’erbometro a piatto pesato può essere efficace, in alternativa ai metodi distruttivi, per i confronti parcellari di numerose accessioni di leguminose annuali autoriseminanti. Con l’erbometro è infatti possibile, mantenendo livelli accettabili di precisione, ridurre notevolmente la manodopera e il numero di campioni da trattare in laboratorio e quindi, a parità di risorse disponibili, aumentare il numero di accessioni da confrontare e quindi l’inferenza della sperimentazione.

The use of the grassmeter as a sim plified method to estimate dry matter yield on annual self-reseeding medics and clovers / Franca, A; Roggero, Pier Paolo; Porqueddu, C; Caredda, Salvatore. - In: ITALIAN JOURNAL OF AGRONOMY. - ISSN 1125-4718. - 7, 2:(2003), pp. 103-110.

The use of the grassmeter as a sim plified method to estimate dry matter yield on annual self-reseeding medics and clovers

ROGGERO, Pier Paolo;CAREDDA, Salvatore
2003-01-01

Abstract

BACKGROUND. The grassmeter non-destructive method was used to estimate dry matter yield (DMY) of 24 annual self-reseeding legumes. The possibility was evaluated of using the grassmeter as an alternative to conventional destructive quadrats for large field plot experiments. METHODS. The linear regressions between sward height measured by the grassmeter and DMY were analysed. Three types of regression equations were calculated: (i) ‘general’, a single equation including the three-year set of height/DMY pairs of data; (ii) ‘specific’, one regression equation for each species; (iii) ‘preliminary’, calculated from the data collected in the spring and autumn cuts of the first year. RESULTS. The ‘general’ calibration gave a satisfactory estimate of DMY (R2=0.55). The ‘specific’ calibration was particularly accurate for Trifolium brachycalicynum “Osilo” (R2=0.88), T. squarrosum “Chilivani” (R2=0.81) and Medicago polymorpha “Circle Valley” (R2=0.81), but not for M. rugosa “Sapo” (R2=0.22) and “Paraponto” (R2=0.26). The ‘preliminary’ calibration, which was based only on the destructive assessment of DMY at the first cut, provided reliable estimates of DMY until the sward conditions, namely cover rate and weeds, were comparable to those of the calibration period. The coefficient of variation of the DMY estimate based on the grassmeter ‘general’ calibration was about 10% lower than that of the DMY measured with conventional quadrats. CONCLUSIONS. Results suggest that the grassmeter could effectively replace destructive measurements for estimating the DMY of annual self-reseeding legumes, thus reducing labour requirements and number of samples to be processed, or increasing, when needed, the number of accessions to compare and hence the inference of the experiment.
2003
SCOPO. Nel contesto di una sperimentazione finalizzata allo studio dell’adattamento e della persistenza di 24 leguminose foraggere annuali autoriseminanti, è stata verificata la possibilità di impiego dell’erbometro a piatto pesato come metodo semplificato per la stima non distruttiva della produzione di sostanza secca (s.s.), in alternativa a metodi distruttivi. METODO. È stata analizzata la regressione lineare tra altezza del cotico erboso misurata con il piatto pesato e la produzione di sostanza secca di 24 accessioni coltivate in parcelle sperimentali a densità di semina agronomica. Sono stati calcolati tre tipi di equazioni di regressione: ‘generale’, basata su tutti i dati di altezza e produzione disponibili nel triennio; ‘specifica’, ognuna basata sui dati triennali relativi alle singole specie; ‘preliminare’, ottenuta dai dati relativi al taglio primaverile e autunnale del primo anno dalla semina, per le accessioni che hanno persistito nel triennio di prova. RISULTATI. La calibrazione ‘generale’ ha permesso una stima della produzione soddisfacente (R2=0,55). La calibrazione ‘specifica’ è risultata precisa per trifoglio brachicalicino “Osilo” (R2=0,88), trifoglio squarroso “Chilivani” (R2=0,81) e medica polimorfa “Circle Valley” (R2=0,81), ma non per la medica rugosa “Paraponto” (R2=0,26) e “Sapo” (R2=0,22). La calibrazione ‘preliminare’ ha permesso una stima attendibile della produzione di s.s. sino a quando le condizioni di ricoprimento ed infestazione delle parcelle erano assimilabili, per infestazione e fittezza, a quelle del periodo di taratura. La stima non distruttiva della produzione nel triennio, ottenuta attraverso la calibrazione ‘generale’ dell’erbometro, ha mostrato un coefficiente di variabilità inferiore del 10% rispetto alla misura distruttiva. CONCLUSIONI. Dai risultati ottenuti è possibile affermare che l’impiego dell’erbometro a piatto pesato può essere efficace, in alternativa ai metodi distruttivi, per i confronti parcellari di numerose accessioni di leguminose annuali autoriseminanti. Con l’erbometro è infatti possibile, mantenendo livelli accettabili di precisione, ridurre notevolmente la manodopera e il numero di campioni da trattare in laboratorio e quindi, a parità di risorse disponibili, aumentare il numero di accessioni da confrontare e quindi l’inferenza della sperimentazione.
The use of the grassmeter as a sim plified method to estimate dry matter yield on annual self-reseeding medics and clovers / Franca, A; Roggero, Pier Paolo; Porqueddu, C; Caredda, Salvatore. - In: ITALIAN JOURNAL OF AGRONOMY. - ISSN 1125-4718. - 7, 2:(2003), pp. 103-110.
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