The presence of lithic tools in the funeral contexts is a recurrent fact related to the different compositions of the mor tuary assemblages : they contain objects of daily use and objects of prestige and symbolic value. The lithic elements recovered in the burials of Ispiluncas (Sedilo, Sardinia), represent an occasion to discuss the sense and value of funeral deposits, connected to the ritual domain, composed of gestures and offers. These elements suggest the existence of complex rituals : they star t by the moving of objects belonging to daily life to the funeral domain/ sphere, losing their function of use, coming into the world of the defuncts through technical acts that can themselves become symbolic. An aspect of ritual seems to be suggested by the presence of picks, used for the excavation of the hypogeum, of used objects or showing deliberate fractures, which could suggest the wish to deprive the daily object of its primary function and to inser t it in the parallel and, at the same time opposite, afterlife. The technological analysis of the knapped lithic industry and the reconstruction of reduction sequences attest the presence of many elements linked to the knapping phases: core preparation flakes, débitage products, tools and débris. These elements primarily show that a par t of the débitage was made at the necropolis. This evidence open a discussion on the value of knapping operations as ritual gestures, although the state of the research, due to the bad quality of the available data, strongly limits its field. The main issue is to establish the real purpose of the débitage inside the grave : was it the realization of funeral objects or offerings ? Or was knapping par t of the ritual ? From the economic point of view, the intimate bond with daily life is once more highlighted : although obsidian is preferentially chosen at Sedilo, local or easier to find stones are also used, testifying to different approaches to raw material exploitation and the same technology used in the dwelling sites.

Il ritrovamento di strumenti litici in contesti funerari costituisce un dato ricorrente legato alle varie composizioni dei corredi, che contenevano oggetti di uso comune, ma anche di particolare prestigio e valenza simbolica. I manufatti litici rinvenuti nelle domus de janas di Ispiluncas - Sedilo, tombe a grotticella artificiale scavate nella roccia, offrono lo spunto per aprire un dibattito sul valore dei corredi intimamente legati al rituale funerario composto di gesti e offerte. Lo studio dell’industria litica e degli altri manufatti in pietra, suggeriscono vari aspetti del rituale che partono in primo luogo dalla trasposizione in ambito funerario di oggetti appartenenti alla vita quotidiana accompagnati da gesti che possono diventare essi stessi parte del rituale e infine attraverso la loro defunzionalizzazione entrare a far parte del mondo dei morti. L’analisi tecnologica dell’industria litica, che porta alla ricostruzione della sequenza operativa, ha evidenziato la presenza di vari elementi legati alle fasi della scheggiatura: schegge di ravvivamento, débris, elementi di pieno débitage e strumenti. Questi elementi indicano in primo luogo che parte della scheggiatura è avvenuta nella necropoli. In secondo luogo tale evidenza apre la discussione sulla valenza della scheggiatura come gesto appartenente al rituale, anche se lo stato attuale della ricerca ne limita fortemente il campo a causa della qualità dei dati disponibili. Prima questione è stabilire quale fosse il fine reale dell’attività di scheggiatura in corrispondenza della tomba: era funzionale alla realizzazione di oggetti del corredo o di offerte? O alla fabbricazione di strumenti per creare oggetti di corredo o di offerta? O, infine, era essa stessa parte del rituale? Un altro aspetto del rituale sembra suggerito dalla presenza di manufatti con fratture presumibilmente intenzionali, che potrebbero essere legate alla defunzionalizzazione dell’oggetto della vita quotidiana per il suo inserimento nella parallela e allo stesso tempo opposta realtà ultraterrena. Dal punto di vista economico, si sottolinea ancora una volta un intimo legame con la vita quotidiana: accanto all’uso preferenziale dell’ossidiana per la produzione di manufatti, a Sedilo sono presenti rocce locali o di facile reperimento, che testimoniano i differenti approcci nello sfruttamento della materia prima e indicano una tecnologia che si ritrova anche in contesti abitativi. Questi aspetti sono ulteriormente supportati dalla presenza nelle tombe di macine, macinelli e pestelli, brunitoi etc. che da oggetti di uso comune rinvenuti solitamente nei villaggi, acquisiscono un valore simbolico. Discorso a parte meritano invece i picconi da scavo: usati nello scavo della tomba, si rinvengono spesso al suo interno, segno di un’azione importante come lo scavo della sepoltura.

Signe et fonction des objets lithiques de la Sardaigne préhistoriques : données par la nécropole de Ispiluncas – Sedilo (Sardaigne - Italie) / R., Cappai; Melis, Maria Grazia. - In: PREHISTOIRE ANTHROPOLOGIE MEDITERRANEENNES. - ISSN 1167-492X. - 14:(2008), pp. 145-166.

Signe et fonction des objets lithiques de la Sardaigne préhistoriques : données par la nécropole de Ispiluncas – Sedilo (Sardaigne - Italie)

MELIS, Maria Grazia
2008-01-01

Abstract

The presence of lithic tools in the funeral contexts is a recurrent fact related to the different compositions of the mor tuary assemblages : they contain objects of daily use and objects of prestige and symbolic value. The lithic elements recovered in the burials of Ispiluncas (Sedilo, Sardinia), represent an occasion to discuss the sense and value of funeral deposits, connected to the ritual domain, composed of gestures and offers. These elements suggest the existence of complex rituals : they star t by the moving of objects belonging to daily life to the funeral domain/ sphere, losing their function of use, coming into the world of the defuncts through technical acts that can themselves become symbolic. An aspect of ritual seems to be suggested by the presence of picks, used for the excavation of the hypogeum, of used objects or showing deliberate fractures, which could suggest the wish to deprive the daily object of its primary function and to inser t it in the parallel and, at the same time opposite, afterlife. The technological analysis of the knapped lithic industry and the reconstruction of reduction sequences attest the presence of many elements linked to the knapping phases: core preparation flakes, débitage products, tools and débris. These elements primarily show that a par t of the débitage was made at the necropolis. This evidence open a discussion on the value of knapping operations as ritual gestures, although the state of the research, due to the bad quality of the available data, strongly limits its field. The main issue is to establish the real purpose of the débitage inside the grave : was it the realization of funeral objects or offerings ? Or was knapping par t of the ritual ? From the economic point of view, the intimate bond with daily life is once more highlighted : although obsidian is preferentially chosen at Sedilo, local or easier to find stones are also used, testifying to different approaches to raw material exploitation and the same technology used in the dwelling sites.
2008
Il ritrovamento di strumenti litici in contesti funerari costituisce un dato ricorrente legato alle varie composizioni dei corredi, che contenevano oggetti di uso comune, ma anche di particolare prestigio e valenza simbolica. I manufatti litici rinvenuti nelle domus de janas di Ispiluncas - Sedilo, tombe a grotticella artificiale scavate nella roccia, offrono lo spunto per aprire un dibattito sul valore dei corredi intimamente legati al rituale funerario composto di gesti e offerte. Lo studio dell’industria litica e degli altri manufatti in pietra, suggeriscono vari aspetti del rituale che partono in primo luogo dalla trasposizione in ambito funerario di oggetti appartenenti alla vita quotidiana accompagnati da gesti che possono diventare essi stessi parte del rituale e infine attraverso la loro defunzionalizzazione entrare a far parte del mondo dei morti. L’analisi tecnologica dell’industria litica, che porta alla ricostruzione della sequenza operativa, ha evidenziato la presenza di vari elementi legati alle fasi della scheggiatura: schegge di ravvivamento, débris, elementi di pieno débitage e strumenti. Questi elementi indicano in primo luogo che parte della scheggiatura è avvenuta nella necropoli. In secondo luogo tale evidenza apre la discussione sulla valenza della scheggiatura come gesto appartenente al rituale, anche se lo stato attuale della ricerca ne limita fortemente il campo a causa della qualità dei dati disponibili. Prima questione è stabilire quale fosse il fine reale dell’attività di scheggiatura in corrispondenza della tomba: era funzionale alla realizzazione di oggetti del corredo o di offerte? O alla fabbricazione di strumenti per creare oggetti di corredo o di offerta? O, infine, era essa stessa parte del rituale? Un altro aspetto del rituale sembra suggerito dalla presenza di manufatti con fratture presumibilmente intenzionali, che potrebbero essere legate alla defunzionalizzazione dell’oggetto della vita quotidiana per il suo inserimento nella parallela e allo stesso tempo opposta realtà ultraterrena. Dal punto di vista economico, si sottolinea ancora una volta un intimo legame con la vita quotidiana: accanto all’uso preferenziale dell’ossidiana per la produzione di manufatti, a Sedilo sono presenti rocce locali o di facile reperimento, che testimoniano i differenti approcci nello sfruttamento della materia prima e indicano una tecnologia che si ritrova anche in contesti abitativi. Questi aspetti sono ulteriormente supportati dalla presenza nelle tombe di macine, macinelli e pestelli, brunitoi etc. che da oggetti di uso comune rinvenuti solitamente nei villaggi, acquisiscono un valore simbolico. Discorso a parte meritano invece i picconi da scavo: usati nello scavo della tomba, si rinvengono spesso al suo interno, segno di un’azione importante come lo scavo della sepoltura.
Signe et fonction des objets lithiques de la Sardaigne préhistoriques : données par la nécropole de Ispiluncas – Sedilo (Sardaigne - Italie) / R., Cappai; Melis, Maria Grazia. - In: PREHISTOIRE ANTHROPOLOGIE MEDITERRANEENNES. - ISSN 1167-492X. - 14:(2008), pp. 145-166.
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