The digging of rock-cut tombs in Sardinia underwent an important development during the 4thmillennium BC, in particular in the north-western part of the island.The subject is currently being re-examined by Maria Grazia Melis and her team through field research at S’Elighe Entosu. This necropolis is composed of eight hypogea, dug between the Final Neolithic and the Bronze Age. The study deals with various themes, including the positioning of the necropolis within the landscape, the architecture of the tombs and the diverse phases of related human activity. Recently the architectural data has been updated through the study of excavation techniques employed in creating the monuments. The new information has been fundamental in understanding the articulation of human frequentation of the site and the history of the various modifications made to the hypogea. The investigation was based on the analysis of excavation or tool marks present on the surfaces of the cuts and on the analysis of tools found in Tomb IV. Experimental archaeology played an important role in the proceedings. This research has led to the creation of a database of tool-marks, the study of picks and the experimental reproduction of this type of instrument.

L’escavazione degli ipogei funerari raggiunse in Sardegna un importante sviluppo nel corso del IV millennio BC, in modo particolare nella parte nord-occidentale dell’isola. La tematica è stata riesaminata da Maria Grazia Melis e dal suo team in una ricerca sul campo in corso di elaborazione a S’EligheEntosu. La necropoli è composta da otto ipogei, scavati tra il Neolitico finale e l’età del Bronzo. Lo studio analizza diversi aspetti, che comprendono il funzionamento della necropoli nell’ambiente naturale, l’architettura delle tombe e le diverse fasi d’uso in relazione alle attività dei gruppi umani che la frequentarono. Recentemente i dati architettonici sono stati integrati con lo studio delle tecniche di escavazione delle grotticelle artificiali. L’indagine è portata avanti attraverso l’analisi delle tracce di escavazione presenti nelle pareti degli ipogei e l’analisi degli strumenti da scavo rinvenuti nella tomba IV. L’archeologia sperimentale svolge un ruolo importante nello sviluppo della ricerca, che ha portato alla creazione di un data-base delle tracce di escavazione, allo studio dei picchi e alla loro riproduzione sperimentale.

New documentation on digging techniques of the prehistoric funerary hypogea of the western Mediterranean / Melis, Maria Grazia; Porqueddu, M. E.. - In: ORIGINI. - ISSN 0474-6805. - XXXVII:1(2015), pp. 129-150.

New documentation on digging techniques of the prehistoric funerary hypogea of the western Mediterranean

MELIS, Maria Grazia;
2015-01-01

Abstract

The digging of rock-cut tombs in Sardinia underwent an important development during the 4thmillennium BC, in particular in the north-western part of the island.The subject is currently being re-examined by Maria Grazia Melis and her team through field research at S’Elighe Entosu. This necropolis is composed of eight hypogea, dug between the Final Neolithic and the Bronze Age. The study deals with various themes, including the positioning of the necropolis within the landscape, the architecture of the tombs and the diverse phases of related human activity. Recently the architectural data has been updated through the study of excavation techniques employed in creating the monuments. The new information has been fundamental in understanding the articulation of human frequentation of the site and the history of the various modifications made to the hypogea. The investigation was based on the analysis of excavation or tool marks present on the surfaces of the cuts and on the analysis of tools found in Tomb IV. Experimental archaeology played an important role in the proceedings. This research has led to the creation of a database of tool-marks, the study of picks and the experimental reproduction of this type of instrument.
2015
L’escavazione degli ipogei funerari raggiunse in Sardegna un importante sviluppo nel corso del IV millennio BC, in modo particolare nella parte nord-occidentale dell’isola. La tematica è stata riesaminata da Maria Grazia Melis e dal suo team in una ricerca sul campo in corso di elaborazione a S’EligheEntosu. La necropoli è composta da otto ipogei, scavati tra il Neolitico finale e l’età del Bronzo. Lo studio analizza diversi aspetti, che comprendono il funzionamento della necropoli nell’ambiente naturale, l’architettura delle tombe e le diverse fasi d’uso in relazione alle attività dei gruppi umani che la frequentarono. Recentemente i dati architettonici sono stati integrati con lo studio delle tecniche di escavazione delle grotticelle artificiali. L’indagine è portata avanti attraverso l’analisi delle tracce di escavazione presenti nelle pareti degli ipogei e l’analisi degli strumenti da scavo rinvenuti nella tomba IV. L’archeologia sperimentale svolge un ruolo importante nello sviluppo della ricerca, che ha portato alla creazione di un data-base delle tracce di escavazione, allo studio dei picchi e alla loro riproduzione sperimentale.
New documentation on digging techniques of the prehistoric funerary hypogea of the western Mediterranean / Melis, Maria Grazia; Porqueddu, M. E.. - In: ORIGINI. - ISSN 0474-6805. - XXXVII:1(2015), pp. 129-150.
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