L'articolo considera l'inadeguatezza degli attuali modelli di responsabilità di fronte ai problemi posti dall'evoluzione di scienza e tecnologia. Nell'età contemporanea la responsabilità sembra rappresentare un paradosso: da un lato è considerata come la nuova virtù dell'era tecnologica, dall'altro appare come un concetto dai confini sempre più fluidi e incerti. Nel suo processo di affermazione concettuale, la responsabilità sembra aver assorbito quell'insieme di termini tradizionali di approvazione che denotavano bontà, rettitudine, prudenza e giustizia, per divenire una virtù sempre più inclusiva e tuttavia sempre più ambigua, che racchiude un insieme di significati contraddittori. Le parole che oggi usiamo per esprimere le nostre idee sull'agire responsabile sopportano il carico di credenze e pratiche antiche, che hanno lasciato tracce - ora lievi ora marcate - nel nostro sistema di pensiero. Queste tracce sono rinvenibili nell'ambiguità che caratterizza i termini della 'famiglia' responsabilità: essi esprimono differenti e contraddittori significati che, se da un lato indicano la capacità umana di rispettare le regole e adeguarsi ai doveri che esse ci impongono, dall'altro mostrano l'esigenza di andare oltre quei doveri, di esercitare la nostra capacità di scelta e riflessione, che può condurre al rifiuto dell'autorità, della tradizione e dello stesso dovere. Sia nel diritto che nella morale essere responsabili significa essere punibili, assoggettabili a una pena, in modo che l'ordine turbato dal gesto compiuto contro le norme della comunità venga ripristinato. Questo è il significato che emerge con più forza dalla ricostruzione ottocentesca del concetto, che appare organizzato intorno al principio della sanzionabilità e della colpevolezza. Ma è in questi ultimi cinquant'anni, dopo la Seconda guerra mondiale, che il dubbio inquietante che la responsabilità debba significare anche qualcos'altro ha cominciato a insinuarsi nei discorsi sull'agire pratico. Il concetto di punizione è stato affiancato da quello di cura e relazione, la rigida idea di reciprocità è stata avvicinata a quella di asimmetria e vulnerabilità.

Responsabilità: una nuova virtù per l’era postmoderna / Foddai, Giovanna Maria Antonietta. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 7:(2008), pp. 0-25.

Responsabilità: una nuova virtù per l’era postmoderna

FODDAI, Giovanna Maria Antonietta
2008-01-01

Abstract

L'articolo considera l'inadeguatezza degli attuali modelli di responsabilità di fronte ai problemi posti dall'evoluzione di scienza e tecnologia. Nell'età contemporanea la responsabilità sembra rappresentare un paradosso: da un lato è considerata come la nuova virtù dell'era tecnologica, dall'altro appare come un concetto dai confini sempre più fluidi e incerti. Nel suo processo di affermazione concettuale, la responsabilità sembra aver assorbito quell'insieme di termini tradizionali di approvazione che denotavano bontà, rettitudine, prudenza e giustizia, per divenire una virtù sempre più inclusiva e tuttavia sempre più ambigua, che racchiude un insieme di significati contraddittori. Le parole che oggi usiamo per esprimere le nostre idee sull'agire responsabile sopportano il carico di credenze e pratiche antiche, che hanno lasciato tracce - ora lievi ora marcate - nel nostro sistema di pensiero. Queste tracce sono rinvenibili nell'ambiguità che caratterizza i termini della 'famiglia' responsabilità: essi esprimono differenti e contraddittori significati che, se da un lato indicano la capacità umana di rispettare le regole e adeguarsi ai doveri che esse ci impongono, dall'altro mostrano l'esigenza di andare oltre quei doveri, di esercitare la nostra capacità di scelta e riflessione, che può condurre al rifiuto dell'autorità, della tradizione e dello stesso dovere. Sia nel diritto che nella morale essere responsabili significa essere punibili, assoggettabili a una pena, in modo che l'ordine turbato dal gesto compiuto contro le norme della comunità venga ripristinato. Questo è il significato che emerge con più forza dalla ricostruzione ottocentesca del concetto, che appare organizzato intorno al principio della sanzionabilità e della colpevolezza. Ma è in questi ultimi cinquant'anni, dopo la Seconda guerra mondiale, che il dubbio inquietante che la responsabilità debba significare anche qualcos'altro ha cominciato a insinuarsi nei discorsi sull'agire pratico. Il concetto di punizione è stato affiancato da quello di cura e relazione, la rigida idea di reciprocità è stata avvicinata a quella di asimmetria e vulnerabilità.
2008
Responsabilità: una nuova virtù per l’era postmoderna / Foddai, Giovanna Maria Antonietta. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 7:(2008), pp. 0-25.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/84054
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact