Il danno da perdita di chance: vera gloria o escamotage dialettico?

The article retraces the path followed by the case law concerning the liability for loss of chance, which has been conceived within labor law and medical tort and has been then developed towards other sectors of the tort law. This development has been brought until the recognition of an autonomous asset, corresponding to the chance which has been lost by the claimant. This achievement may cause several questions, both theoretical and practical, especially in the light of an uncontrolled expansion of the damages. On the contrary, one sector where the concept of chance appears founded and justified is the tort law concerning the damages caused by public entities acting iure auctoritatis.

Il saggio ripercorre l’itinerario seguito dalla giurisprudenza nello sviluppo del « danno da perdita di chance », che è sorto nel settore del diritto del lavoro e della responsabilità medica, per poi espandersi verso altri settori. Questa evoluzione ha condotto all’individuazione di una autonoma situazione giuridica soggettiva, corrispondente alla possibilità andata perduta, che assurge al rango di bene autonomamente risarcibile. Questo approdo suscita una serie di problemi di natura sia teorica sia operativa, che rischiano di determinare una proliferazione di pretese risarcitorie. Per converso, un ambito in cui la chance sembra trovare un ancoraggio sistematico più solido è rappresentato dai profili risarcitori conseguenti all’azione iure auctoritatis dei pubblici poteri.