A partire dalla biografia di Giaime Pintor ad opera di Maria Cecilia Calabri (Utet, 2007), il saggio prende in rassegna i testi più o meno recenti sulla figura di Pintor e più in generale sull’antifascismo giovanile e intellettuale tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta. Il nodo di fondo è quello, da un lato, di comprendere come un promettente giovane intellettuale borghese intervenisse all’interno delle istituzioni culturali fasciste e nell’ambito dell’attività di una casa editrice come la Einaudi, portando il suo contributo di studioso per una cultura che fuoriusciva dagli schemi della propaganda retorica e imperialista del regime; dall’altro, come egli sarebbe giunto a rinunciare ai propri «privilegi» e a compiere la scelta di unirsi ai partigiani, motivata nella famosa lettera scritta al fratello poco prima di partire per la missione nella quale trovò la morte nel dicembre 1943. Temi che già in passato suscitarono vivaci dibattiti e che anche in tempi più recenti hanno sollevato nuove polemiche. L’analisi della ricchissima documentazione riprodotta dall’autrice della biografia, con le numerose lettere inedite, mostra la complessità e la drammaticità di percorsi e di scelte, confermando il lento evolversi di un cammino che non fu deciso in extremis o per opportunismo.

Una «grande muraglia di libri fra me e i mongoli». Sulla biografia di Giaime Pintor / Vittoria, Albertina. - In: STUDI STORICI. - ISSN 0039-3037. - XLVIII:4(2007), pp. 965-992.

Una «grande muraglia di libri fra me e i mongoli». Sulla biografia di Giaime Pintor

VITTORIA, Albertina
2007-01-01

Abstract

A partire dalla biografia di Giaime Pintor ad opera di Maria Cecilia Calabri (Utet, 2007), il saggio prende in rassegna i testi più o meno recenti sulla figura di Pintor e più in generale sull’antifascismo giovanile e intellettuale tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta. Il nodo di fondo è quello, da un lato, di comprendere come un promettente giovane intellettuale borghese intervenisse all’interno delle istituzioni culturali fasciste e nell’ambito dell’attività di una casa editrice come la Einaudi, portando il suo contributo di studioso per una cultura che fuoriusciva dagli schemi della propaganda retorica e imperialista del regime; dall’altro, come egli sarebbe giunto a rinunciare ai propri «privilegi» e a compiere la scelta di unirsi ai partigiani, motivata nella famosa lettera scritta al fratello poco prima di partire per la missione nella quale trovò la morte nel dicembre 1943. Temi che già in passato suscitarono vivaci dibattiti e che anche in tempi più recenti hanno sollevato nuove polemiche. L’analisi della ricchissima documentazione riprodotta dall’autrice della biografia, con le numerose lettere inedite, mostra la complessità e la drammaticità di percorsi e di scelte, confermando il lento evolversi di un cammino che non fu deciso in extremis o per opportunismo.
2007
Una «grande muraglia di libri fra me e i mongoli». Sulla biografia di Giaime Pintor / Vittoria, Albertina. - In: STUDI STORICI. - ISSN 0039-3037. - XLVIII:4(2007), pp. 965-992.
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