to evaluate microleakage around class v resin restorations restored with glass ceramic inserts luted with a high-viscous composite resin or a flowable composite resin. materials & methods: sixty extracted human premolars (patient age range 11-16 years) were randomly assigned to three groups. class v preparations in two groups were filled using a glass ceramic insert (lee pharmaceuticals, south el monte, usa.) luted with either hybrid, high viscous composite (tetric cream, ivoclar vivadent, liechtenstein.) or a flowable composite (tetric flow, ivoclar vivadent, liechtenstein). the other two groups served as a control and were bulk filled with either tetric ceram or tetric flow. the same bonding agent. (excite, ivoclar vivadent, liechtenstein) was used to in all groups. the preparations were made with a no. 330 tungsten carbide fissure bur in a water-cooled, high-speed hand piece with a mesio-distal width of 3mm, an occluso-gingival height of 3mm and 2mm deep. all margins had butt joints. by random selection, ten teeth in each group were thermo cycled for either 500 or 5000 cycles, between water baths held at 50c and 550c and ten specimens were not thermocycled. the specimens prepared and examined for microleakage using basic fusion as a marker. results: there was no significant difference in micro leakage scores at zero, 500 or 5000 cycle duration, at the occlusal margins or at the gingival margins, [p>0.05 in all cases] between inserts plus tetricceram and inserts plus tetricflow. there was no significant difference in micro leakage scores between inserts plus tetricceram and bulk filled tetricceram at zero, 500 or 5000 cycle duration, or inserts plus tetricflow and bulk filled tetricflow at zero, 500 or 5000 cycle duration: [p>0.05 in all cases] there was a significant difference in micro leakage around inserts luted with the tetric flow occlusally (p = 0.0445) and gingivally (p=0.0500), after 5000 cycles compared to the controls at 0 cycles.

Scopo: Scopo di questo studio è la valutazione del processo di microinfiltrazione marginale in restauri di V classe eseguiti con l’utilizzo di inserti in vetro ceramica cementati con resine composite fotopolimerizzabili ad alta viscosità e di tipo flow. Materiali e metodi: Sessanta premolari umani, estratti da giovani pazienti (range d’età 11-16 anni), venivano assegnati a random in quattro gruppi di studio. Su tutti gli elementi venivano preparate cavità di V classe che in due gruppi erano restaurate con inserti in vetro ceramica (Lee Pharmaceuticals, South El Monte, USA), fotopolimerizzati in un gruppo con l’ausilio di una resina composita ad alta viscosità (Tetric Cream, Ivoclar Vivadent, Liechtenstein) e nell’altro con una di tipo “flow” (Tetric Flow, Ivoclar Vivadent, Liechtenstein). Negli altri due gruppi, che servivano come controllo, i restauri venivano eseguiti rispettivamente con addizioni incrementali delle due stesse resine, Tetric Ceram o Tetric Flow. In tutti i quattro gruppi è stato utilizzato lo stesso sistema d’adesione (Excite, Ivoclar Vivadent, Liechtenstein) e la cavità standardizzata come segue: con l’ausilio di una fresa a fessura al carburo di tungsteno n° 330, montata su turbina ad alta velocità sotto spray costante di acqua refrigerata, si conferiva un diametro mesio-distale di 3 mm di larghezza ed uno occluso-gengivale di 3 mm di altezza e di 2 mm di profondità; la preparazione è stata rifinita con una fresa diamantata apposita margini cavitari preparati a 90°. Attraverso una selezione a random, 5 denti di ogni gruppo venivano termociclati a 500 cicli ed altri 5 a 5000 cicli in bagno d’acqua riscaldata a 5°C e 55°C; i rimanenti 5 non subivano termociclo e servivano come ulteriore controllo. I campioni venivano quindi preparati ed esaminati per la microinfiltrazione usando come marker fucsina basica. Risultati: nei gruppi restaurati con Inserto più Tetric Ceram, Inserto più Tetric Flow, Tetric Ceram con addizioni incrementali, a zero, 500 e 5000 cicli, non si osservava alcuna differenza statisticamente significativa del grado di microinfiltrazione (p>0.05 in tutti i casi) sia a livello del margine occlusale che gengivale. Di contro, nel gruppo Inserto più Tetric Flow è stata osservata una significativa differenza dopo 5000 cicli, sia a livello del margine occlusale (p = 0.0445) che gengivale (p = 0.0500) quando comparata al controllo a zero cicli. Significato clinico: nelle preparazioni di V classe, di dimensioni uguali a quelle standardizzate nel presente studio, si osserva una riduzione del processo di microinfiltrazione marginale del restauro eseguito con inserti in vetro ceramica quando un composito flow è usato come cemento fotopolimerizzante. Il processo di microinfiltrazione può quindi essere significativamente ridotto in entrambi i margini, occlusale e gengivale, quando l’inserto è utilizzato in associazione ad una resina composita flow. La microinfiltrazione invece non dimostra variazioni significativamente rilevanti quando il restauro con inserto è eseguito in associazione all’utilizzo di un composito viscoso come agente cementante comparato a quello eseguito con il solo composito viscoso.

The effect of the viscosity of luting composite on micro leakage around glass ceramic inserts / Ivanovic, V.; Santini, A.; Milia, Egle Patrizia. - In: GIORNALE ITALIANO DI CONSERVATIVA. - ISSN 1724-2908. - 4:1(2006), pp. 33-39.

The effect of the viscosity of luting composite on micro leakage around glass ceramic inserts

MILIA, Egle Patrizia
2006-01-01

Abstract

to evaluate microleakage around class v resin restorations restored with glass ceramic inserts luted with a high-viscous composite resin or a flowable composite resin. materials & methods: sixty extracted human premolars (patient age range 11-16 years) were randomly assigned to three groups. class v preparations in two groups were filled using a glass ceramic insert (lee pharmaceuticals, south el monte, usa.) luted with either hybrid, high viscous composite (tetric cream, ivoclar vivadent, liechtenstein.) or a flowable composite (tetric flow, ivoclar vivadent, liechtenstein). the other two groups served as a control and were bulk filled with either tetric ceram or tetric flow. the same bonding agent. (excite, ivoclar vivadent, liechtenstein) was used to in all groups. the preparations were made with a no. 330 tungsten carbide fissure bur in a water-cooled, high-speed hand piece with a mesio-distal width of 3mm, an occluso-gingival height of 3mm and 2mm deep. all margins had butt joints. by random selection, ten teeth in each group were thermo cycled for either 500 or 5000 cycles, between water baths held at 50c and 550c and ten specimens were not thermocycled. the specimens prepared and examined for microleakage using basic fusion as a marker. results: there was no significant difference in micro leakage scores at zero, 500 or 5000 cycle duration, at the occlusal margins or at the gingival margins, [p>0.05 in all cases] between inserts plus tetricceram and inserts plus tetricflow. there was no significant difference in micro leakage scores between inserts plus tetricceram and bulk filled tetricceram at zero, 500 or 5000 cycle duration, or inserts plus tetricflow and bulk filled tetricflow at zero, 500 or 5000 cycle duration: [p>0.05 in all cases] there was a significant difference in micro leakage around inserts luted with the tetric flow occlusally (p = 0.0445) and gingivally (p=0.0500), after 5000 cycles compared to the controls at 0 cycles.
2006
Scopo: Scopo di questo studio è la valutazione del processo di microinfiltrazione marginale in restauri di V classe eseguiti con l’utilizzo di inserti in vetro ceramica cementati con resine composite fotopolimerizzabili ad alta viscosità e di tipo flow. Materiali e metodi: Sessanta premolari umani, estratti da giovani pazienti (range d’età 11-16 anni), venivano assegnati a random in quattro gruppi di studio. Su tutti gli elementi venivano preparate cavità di V classe che in due gruppi erano restaurate con inserti in vetro ceramica (Lee Pharmaceuticals, South El Monte, USA), fotopolimerizzati in un gruppo con l’ausilio di una resina composita ad alta viscosità (Tetric Cream, Ivoclar Vivadent, Liechtenstein) e nell’altro con una di tipo “flow” (Tetric Flow, Ivoclar Vivadent, Liechtenstein). Negli altri due gruppi, che servivano come controllo, i restauri venivano eseguiti rispettivamente con addizioni incrementali delle due stesse resine, Tetric Ceram o Tetric Flow. In tutti i quattro gruppi è stato utilizzato lo stesso sistema d’adesione (Excite, Ivoclar Vivadent, Liechtenstein) e la cavità standardizzata come segue: con l’ausilio di una fresa a fessura al carburo di tungsteno n° 330, montata su turbina ad alta velocità sotto spray costante di acqua refrigerata, si conferiva un diametro mesio-distale di 3 mm di larghezza ed uno occluso-gengivale di 3 mm di altezza e di 2 mm di profondità; la preparazione è stata rifinita con una fresa diamantata apposita margini cavitari preparati a 90°. Attraverso una selezione a random, 5 denti di ogni gruppo venivano termociclati a 500 cicli ed altri 5 a 5000 cicli in bagno d’acqua riscaldata a 5°C e 55°C; i rimanenti 5 non subivano termociclo e servivano come ulteriore controllo. I campioni venivano quindi preparati ed esaminati per la microinfiltrazione usando come marker fucsina basica. Risultati: nei gruppi restaurati con Inserto più Tetric Ceram, Inserto più Tetric Flow, Tetric Ceram con addizioni incrementali, a zero, 500 e 5000 cicli, non si osservava alcuna differenza statisticamente significativa del grado di microinfiltrazione (p>0.05 in tutti i casi) sia a livello del margine occlusale che gengivale. Di contro, nel gruppo Inserto più Tetric Flow è stata osservata una significativa differenza dopo 5000 cicli, sia a livello del margine occlusale (p = 0.0445) che gengivale (p = 0.0500) quando comparata al controllo a zero cicli. Significato clinico: nelle preparazioni di V classe, di dimensioni uguali a quelle standardizzate nel presente studio, si osserva una riduzione del processo di microinfiltrazione marginale del restauro eseguito con inserti in vetro ceramica quando un composito flow è usato come cemento fotopolimerizzante. Il processo di microinfiltrazione può quindi essere significativamente ridotto in entrambi i margini, occlusale e gengivale, quando l’inserto è utilizzato in associazione ad una resina composita flow. La microinfiltrazione invece non dimostra variazioni significativamente rilevanti quando il restauro con inserto è eseguito in associazione all’utilizzo di un composito viscoso come agente cementante comparato a quello eseguito con il solo composito viscoso.
The effect of the viscosity of luting composite on micro leakage around glass ceramic inserts / Ivanovic, V.; Santini, A.; Milia, Egle Patrizia. - In: GIORNALE ITALIANO DI CONSERVATIVA. - ISSN 1724-2908. - 4:1(2006), pp. 33-39.
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