La disciplina del doppio scafo delle navi petroliere si afferma dopo il 1967, in esito al conflitto arabo-israeliano con la conseguente chiusura del canale di Suez. In tutta la letteratura giuridica sul tema, si è rilevato uno stretto collegamento, quasi in termini causali, fra i più gravi sinistri in mare che hanno coinvolto navi cisterna adibite al trasporto di idrocarburi e la più significativa disciplina in materia, sia a livello di convenzioni di diritto uniforme, che di normativa comunitaria e nazionale. Il problema della legittimità dell'introduzione del doppio scafo induce a una serie di considerazioni relative alla legittimità di azioni unilaterali rispetto all'ordinamento internazionale, tenuto conto dell'attuale stadio di evoluzione del diritto del mare. Questione diversa, rispetto a quella della legittimità, è quella dell'efficienza delle misure adottate con l'Oil Pollution Act che sembrerebbero scarsamente soddisfacenti. Certamente l'introduzione del divieto di accesso a porti e ad infrastrutture in una determinata area geografica per una categoria di navi, implica una considerevole perdita del valore di mercato delle navi che non hanno i requisiti di legge. Anche fra i vari Stati europei è diffuso il convincimento dell'insufficienza dei livelli risarcitori previsti per il danno da inquinamento del mare da idrocarburi.
Comenale Pinto, Contro il rischio da inquinamento ambientale da idrocarburi: il doppio scafo / COMENALE PINTO, Michele Maria. - In: GIUSTIZIA CIVILE. - ISSN 0017-0631. - II:(2005), pp. 161-174.
Comenale Pinto, Contro il rischio da inquinamento ambientale da idrocarburi: il doppio scafo
COMENALE PINTO, Michele Maria
2005-01-01
Abstract
La disciplina del doppio scafo delle navi petroliere si afferma dopo il 1967, in esito al conflitto arabo-israeliano con la conseguente chiusura del canale di Suez. In tutta la letteratura giuridica sul tema, si è rilevato uno stretto collegamento, quasi in termini causali, fra i più gravi sinistri in mare che hanno coinvolto navi cisterna adibite al trasporto di idrocarburi e la più significativa disciplina in materia, sia a livello di convenzioni di diritto uniforme, che di normativa comunitaria e nazionale. Il problema della legittimità dell'introduzione del doppio scafo induce a una serie di considerazioni relative alla legittimità di azioni unilaterali rispetto all'ordinamento internazionale, tenuto conto dell'attuale stadio di evoluzione del diritto del mare. Questione diversa, rispetto a quella della legittimità, è quella dell'efficienza delle misure adottate con l'Oil Pollution Act che sembrerebbero scarsamente soddisfacenti. Certamente l'introduzione del divieto di accesso a porti e ad infrastrutture in una determinata area geografica per una categoria di navi, implica una considerevole perdita del valore di mercato delle navi che non hanno i requisiti di legge. Anche fra i vari Stati europei è diffuso il convincimento dell'insufficienza dei livelli risarcitori previsti per il danno da inquinamento del mare da idrocarburi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.