Spontaneous tumours in small animals can provide models for studying the biology of some neoplasms. The aim of this work was to assess and to compare the main clinical-epidemiological parameters of squamous cell carcinoma [SCC] in both cats and humans in Sardinia. The relative prevalence in cats was 43,7%. The disease was most common in old and white haired cats that spent most of their time outdoors. In humans the relative prevalence was 10% and it was most common in old and males patients. Anatomic locations of the tumours were also described and compared. The results indicate that this type of cancer is widespread on the island. Its clinical-epidemiological behaviour was found to be very similar in cats and humans. The cat can be a valid spontaneous animal model for studying SCC in human and it can be helpful in acquiring a greater understanding of the biological and epidemiological behaviour of these carcinomas.

Le neoplasie spontanee dei piccoli animali possono costituire ottimi modelli per lo studio della biologia tumorale. In particolare, il carcinoma squamocellulare [SCC] del gatto presenta caratteristiche biologiche simili alla stessa forma tumorale dell’uomo. Lo scopo del seguente lavoro è quello di valutare se il gatto, animale che vive a stretto contatto con l’uomo, possa costituire una “spia” della salute umana, consentendo di valutare l’entità della pressione esercitata dagli agenti ambientali nell’insorgenza di questa forma tumorale. I risultati evidenziano la diffusione della malattia sul territorio; la prevalenza relativa nel gatto è risultata pari al 43,7%; la patologia colpisce prevalentemente i soggetti anziani e con il mantello bianco. Nell’uomo la prevalenza relativa è pari al 10% e il SCC colpisce soprattutto individui adulti di sesso maschile. La localizzazione e le caratteristiche cliniche delle lesioni neoplastiche vengono descritte e confrontate. Il comportamento clinico ed epidemiologico del SCC è risultato simile nel gatto e nell’uomo tanto da poter considerare il gatto come una spia della salute umana. Lo studio del SCC nel gatto può contribuire a migliorare le conoscenze di questa neoplasia anche nell’uomo.

Il carcinoma squamocellulare del gatto in Sardegna: osservazioni clinico epidemiologiche e correlazione con l'uomo / Manunta, Maria Lucia Gabriella M.; Mollica, Alessandra; Manconi, M.; SANNA PASSINO, Eraldo; Careddu, Giovanni Mario; Muzzetto, Paolo. - In: VETERINARIA. - ISSN 0394-3151. - 3:(2004), pp. 51-57.

Il carcinoma squamocellulare del gatto in Sardegna: osservazioni clinico epidemiologiche e correlazione con l'uomo

MANUNTA, Maria Lucia Gabriella M.;MOLLICA, Alessandra;SANNA PASSINO, Eraldo;CAREDDU, Giovanni Mario;MUZZETTO, Paolo
2004-01-01

Abstract

Spontaneous tumours in small animals can provide models for studying the biology of some neoplasms. The aim of this work was to assess and to compare the main clinical-epidemiological parameters of squamous cell carcinoma [SCC] in both cats and humans in Sardinia. The relative prevalence in cats was 43,7%. The disease was most common in old and white haired cats that spent most of their time outdoors. In humans the relative prevalence was 10% and it was most common in old and males patients. Anatomic locations of the tumours were also described and compared. The results indicate that this type of cancer is widespread on the island. Its clinical-epidemiological behaviour was found to be very similar in cats and humans. The cat can be a valid spontaneous animal model for studying SCC in human and it can be helpful in acquiring a greater understanding of the biological and epidemiological behaviour of these carcinomas.
2004
Le neoplasie spontanee dei piccoli animali possono costituire ottimi modelli per lo studio della biologia tumorale. In particolare, il carcinoma squamocellulare [SCC] del gatto presenta caratteristiche biologiche simili alla stessa forma tumorale dell’uomo. Lo scopo del seguente lavoro è quello di valutare se il gatto, animale che vive a stretto contatto con l’uomo, possa costituire una “spia” della salute umana, consentendo di valutare l’entità della pressione esercitata dagli agenti ambientali nell’insorgenza di questa forma tumorale. I risultati evidenziano la diffusione della malattia sul territorio; la prevalenza relativa nel gatto è risultata pari al 43,7%; la patologia colpisce prevalentemente i soggetti anziani e con il mantello bianco. Nell’uomo la prevalenza relativa è pari al 10% e il SCC colpisce soprattutto individui adulti di sesso maschile. La localizzazione e le caratteristiche cliniche delle lesioni neoplastiche vengono descritte e confrontate. Il comportamento clinico ed epidemiologico del SCC è risultato simile nel gatto e nell’uomo tanto da poter considerare il gatto come una spia della salute umana. Lo studio del SCC nel gatto può contribuire a migliorare le conoscenze di questa neoplasia anche nell’uomo.
Il carcinoma squamocellulare del gatto in Sardegna: osservazioni clinico epidemiologiche e correlazione con l'uomo / Manunta, Maria Lucia Gabriella M.; Mollica, Alessandra; Manconi, M.; SANNA PASSINO, Eraldo; Careddu, Giovanni Mario; Muzzetto, Paolo. - In: VETERINARIA. - ISSN 0394-3151. - 3:(2004), pp. 51-57.
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