Il saggio, premessi brevi cenni sul fenomeno del transessualismo e sulle possibili tappe del processo di transizione sessuale dell’individuo minore di età, si concentra sul possibile conflitto tra autodeterminazione del minore con disforia di genere e rappresentanza dei genitori, sia nell’espressione del consenso informato ai trattamenti sanitarî, chirurgici o endocrinologici, di modifica dei caratteri sessuali, sia nella proposizione della domanda giudiziale per la rettificazione dell’attribuzione di sesso. Difatti, i genitori, alla luce del principio del best interest of the child, sono tenuti a rispettare le scelte del figlio capace di discernimento, potendosene discostare solo in casi eccezionali debitamente giustificati, come nell’ipotesi in cui tali decisioni siano in concreto contrarie al suo migliore interesse. L’ingiustificato rifiuto dei genitori, oltre che potersi qualificare come condotta pregiudizievole suscettibile di dar luogo a provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale, potrebbe superarsi valorizzando la figura del curatore speciale, al quale – in seguito alla c.d. riforma Cartabia – possono essere attribuiti poteri di natura sostanziale.
Transizione sessuale e autodeterminazione del minore / Attanasio, Carlo. - In: ARCHIVIO GIURIDICO SASSARESE. - ISSN 2785-0803. - 2(2024), pp. 11-39.
Transizione sessuale e autodeterminazione del minore
Carlo Attanasio
2024-01-01
Abstract
Il saggio, premessi brevi cenni sul fenomeno del transessualismo e sulle possibili tappe del processo di transizione sessuale dell’individuo minore di età, si concentra sul possibile conflitto tra autodeterminazione del minore con disforia di genere e rappresentanza dei genitori, sia nell’espressione del consenso informato ai trattamenti sanitarî, chirurgici o endocrinologici, di modifica dei caratteri sessuali, sia nella proposizione della domanda giudiziale per la rettificazione dell’attribuzione di sesso. Difatti, i genitori, alla luce del principio del best interest of the child, sono tenuti a rispettare le scelte del figlio capace di discernimento, potendosene discostare solo in casi eccezionali debitamente giustificati, come nell’ipotesi in cui tali decisioni siano in concreto contrarie al suo migliore interesse. L’ingiustificato rifiuto dei genitori, oltre che potersi qualificare come condotta pregiudizievole suscettibile di dar luogo a provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale, potrebbe superarsi valorizzando la figura del curatore speciale, al quale – in seguito alla c.d. riforma Cartabia – possono essere attribuiti poteri di natura sostanziale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.