At the beginning of the 1970s, a group of teachers inspired by Mario Lodi’s educational thought and the MCE (Cooperative education movement) ideas created, in Cassano d’Adda near Milan, a very innovative experimentation in the local prima-ry school. The Groppello d’Adda experience brought forth for more than 30 years an alternative idea of school and educational design. The local archives keep a large array of uncatalogued materials documenting the experience. These documents are very interesting because of their depiction of a school conception consistently defined as horizontal, inclusive and aimed at the promotion of the child, and for the variety and richness of pedagogical instruments and models proposed. The article aims at showing, through this case study, the historical-social conditions of the birth of Decreti Delegati in Italy in the Seventies, and the theoretical and practical inspirations leading to the inversion of the relation between school and society. At the end, the article will illus-trate how the original concept at the basis of Decreti Delegati was larger than a simple introduction of representatives in the school governance

Sulla scia delle suggestioni provenienti dal Movimento di cooperazione educativa (Mce) un gruppo di docenti molto vicino alla pedagogia di Mario Lodi dava avvio, a partire dalla fine degli anni Sessanta, in una frazione di Cassano d’Adda, cit-tadina all’estremità orientale della provincia di Milano, a una sperimentazione per la creazione di una scuola elementare fortemente innovativa. Quell’esperienza ha prodot-to, per oltre trent’anni, un’idea di scuola e di progettazione alternativa a quella tradi-zionale. A testimonianza di ciò si è conservata, in loco, un’abbondante ed eterogenea raccolta di materiale inedito, ancora in gran parte da ordinare. L’interesse per questa documentazione deriva da un lato dalla coerenza che tutte le testimonianze apportano nella definizione di un modo di concepire l’attività didattica come azione orizzontale, includente e di reale promozione del bambino, dall’altro dalla varietà e ricchezza di strumenti e modalità di costruzione della propo-sta pedagogica. L’articolo è teso a mostrare, attraverso uno studio, di caso quali furono le condizioni che resero possibile la nascita dei decreti delegati in Italia negli anni Settanta e quali motivi ispiratori, teorici e pratici, raccolsero la sfida di un rovesciamento nel rapporto tra scuola e territorio. In conclusione, la ricerca metterà in luce come il concetto dei decreti delegati fosse originariamente più ampio che la semplice introduzione della rappresentanza nella governance della scuola.

Partecipazione, cambiamento e promozione del bambino nella sperimentazione del tempo pieno. Il caso della scuola elementare di Groppello (Cassano d’Adda 1969-1985) / Pruneri, Fabio. - In: RIVISTA DI STORIA DELL'EDUCAZIONE. - ISSN 2532-2818. - 11:1(2024), pp. 71-88. [10.36253/rse-15495]

Partecipazione, cambiamento e promozione del bambino nella sperimentazione del tempo pieno. Il caso della scuola elementare di Groppello (Cassano d’Adda 1969-1985)

Pruneri, Fabio
2024-01-01

Abstract

At the beginning of the 1970s, a group of teachers inspired by Mario Lodi’s educational thought and the MCE (Cooperative education movement) ideas created, in Cassano d’Adda near Milan, a very innovative experimentation in the local prima-ry school. The Groppello d’Adda experience brought forth for more than 30 years an alternative idea of school and educational design. The local archives keep a large array of uncatalogued materials documenting the experience. These documents are very interesting because of their depiction of a school conception consistently defined as horizontal, inclusive and aimed at the promotion of the child, and for the variety and richness of pedagogical instruments and models proposed. The article aims at showing, through this case study, the historical-social conditions of the birth of Decreti Delegati in Italy in the Seventies, and the theoretical and practical inspirations leading to the inversion of the relation between school and society. At the end, the article will illus-trate how the original concept at the basis of Decreti Delegati was larger than a simple introduction of representatives in the school governance
2024
Sulla scia delle suggestioni provenienti dal Movimento di cooperazione educativa (Mce) un gruppo di docenti molto vicino alla pedagogia di Mario Lodi dava avvio, a partire dalla fine degli anni Sessanta, in una frazione di Cassano d’Adda, cit-tadina all’estremità orientale della provincia di Milano, a una sperimentazione per la creazione di una scuola elementare fortemente innovativa. Quell’esperienza ha prodot-to, per oltre trent’anni, un’idea di scuola e di progettazione alternativa a quella tradi-zionale. A testimonianza di ciò si è conservata, in loco, un’abbondante ed eterogenea raccolta di materiale inedito, ancora in gran parte da ordinare. L’interesse per questa documentazione deriva da un lato dalla coerenza che tutte le testimonianze apportano nella definizione di un modo di concepire l’attività didattica come azione orizzontale, includente e di reale promozione del bambino, dall’altro dalla varietà e ricchezza di strumenti e modalità di costruzione della propo-sta pedagogica. L’articolo è teso a mostrare, attraverso uno studio, di caso quali furono le condizioni che resero possibile la nascita dei decreti delegati in Italia negli anni Settanta e quali motivi ispiratori, teorici e pratici, raccolsero la sfida di un rovesciamento nel rapporto tra scuola e territorio. In conclusione, la ricerca metterà in luce come il concetto dei decreti delegati fosse originariamente più ampio che la semplice introduzione della rappresentanza nella governance della scuola.
Partecipazione, cambiamento e promozione del bambino nella sperimentazione del tempo pieno. Il caso della scuola elementare di Groppello (Cassano d’Adda 1969-1985) / Pruneri, Fabio. - In: RIVISTA DI STORIA DELL'EDUCAZIONE. - ISSN 2532-2818. - 11:1(2024), pp. 71-88. [10.36253/rse-15495]
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