Il senso dello sgretolamento e della dissoluzione dell’unità originaria, sia essa rappresentata dalla famiglia, dalla religione o dal mir – l’antica comunità collettiva contadina su cui si costruisce il mondo slavo, ha svolto un ruolo di grande importanza nella narrativa gogoliana, Questo a partire dai racconti delle Veglie alla fattoria presso Dikan’ka che, dietro un’apparente allegria carnevalesca, nascondono invece una struggente nostalgia per un mondo remoto che non esiste più. Lo sguardo di Gogol’ sul mondo e su ciò che lo trascende si fa via via sempre più frammentario, si disgrega in mille piccoli dettagli all’apparenza insignificanti ma la cui natura si rivela così forte e dirompente da renderli elementi capaci di vivere di vita propria: la parte diventa il tutto, il frammento unità. In questo lavoro ci si interrogherà su quanto succede a ciò che rimane, ovvero si indagherà la reazione dell’unità originaria davanti alla perdita di un suo “pezzo” e, in seconda battuta, il destino di quest’ultimo. In particolare si analizzerà la tecnica adottata dallo scrittore per dare voce all’emozione struggente e straziante della perdita, per comprenderne le motivazioni e valutarne le conseguenze. Il corpus in analisi comprende due celebri opere tratte da I Racconti di Pietroburgo: Il naso e La mantella, entrambi fertile campo per l’indagine proposta.

Perdere e perdersi nella Pietroburgo di Gogol’: nasi, mantelle, identità / Cattani, Alessandra. - In: ARCHIVI DELLE EMOZIONI. - ISSN 2723-925X. - 3:1(2023), pp. 83-101.

Perdere e perdersi nella Pietroburgo di Gogol’: nasi, mantelle, identità

Cattani Alessandra
2023-01-01

Abstract

Il senso dello sgretolamento e della dissoluzione dell’unità originaria, sia essa rappresentata dalla famiglia, dalla religione o dal mir – l’antica comunità collettiva contadina su cui si costruisce il mondo slavo, ha svolto un ruolo di grande importanza nella narrativa gogoliana, Questo a partire dai racconti delle Veglie alla fattoria presso Dikan’ka che, dietro un’apparente allegria carnevalesca, nascondono invece una struggente nostalgia per un mondo remoto che non esiste più. Lo sguardo di Gogol’ sul mondo e su ciò che lo trascende si fa via via sempre più frammentario, si disgrega in mille piccoli dettagli all’apparenza insignificanti ma la cui natura si rivela così forte e dirompente da renderli elementi capaci di vivere di vita propria: la parte diventa il tutto, il frammento unità. In questo lavoro ci si interrogherà su quanto succede a ciò che rimane, ovvero si indagherà la reazione dell’unità originaria davanti alla perdita di un suo “pezzo” e, in seconda battuta, il destino di quest’ultimo. In particolare si analizzerà la tecnica adottata dallo scrittore per dare voce all’emozione struggente e straziante della perdita, per comprenderne le motivazioni e valutarne le conseguenze. Il corpus in analisi comprende due celebri opere tratte da I Racconti di Pietroburgo: Il naso e La mantella, entrambi fertile campo per l’indagine proposta.
2023
Perdere e perdersi nella Pietroburgo di Gogol’: nasi, mantelle, identità / Cattani, Alessandra. - In: ARCHIVI DELLE EMOZIONI. - ISSN 2723-925X. - 3:1(2023), pp. 83-101.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/307467
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