Il presente articolo mira a proporre una riflessione che abbraccia alcune attestazioni delle arti visive durante il periodo della Guerra Fredda – con particolare riferimento al periodo compreso tra gli anni Sessanta e Settanta – al fine di sviluppare una compa-razione rispetto al complesso intrecciarsi di tre nuclei tematico-ideologici: la retorica binaria della Guerra Fredda, che prevede l’opposizione stringente tra due blocchi cui corrispondono altrettante “grandi narrazioni”; l’attenzione crescente alla merce e alla cultura di massa, intesa tanto come bene di consumo ma anche come strumento ide-ologico di controllo delle masse; la rappresentazione della femminilità, rispetto alla quale alla sessualizzazione e alla reificazione del corpo iniziano ad accostarsi proces-si emancipatori, che prefigurano o configurano una sensibilità squisitamente femmi-nista. Prendendo in considerazione tre case studies che si riferiscono ad altrettante espressioni artistiche (cinema, pittura e fotografia), cercheremo di individuare alcune possibili declinazioni di questa affascinante triangolazione.

‘Le figlie di Marx e della Coca-Cola’: il rapporto tra femminile e società dei consumi nelle arti visive della Guerra Fredda / Seligardi, Beatrice. - In: SIGMA. - ISSN 2611-3309. - 4:(2020), pp. 283-306. [10.6093/sigma.v0i4.7489]

‘Le figlie di Marx e della Coca-Cola’: il rapporto tra femminile e società dei consumi nelle arti visive della Guerra Fredda

Seligardi, Beatrice
2020-01-01

Abstract

Il presente articolo mira a proporre una riflessione che abbraccia alcune attestazioni delle arti visive durante il periodo della Guerra Fredda – con particolare riferimento al periodo compreso tra gli anni Sessanta e Settanta – al fine di sviluppare una compa-razione rispetto al complesso intrecciarsi di tre nuclei tematico-ideologici: la retorica binaria della Guerra Fredda, che prevede l’opposizione stringente tra due blocchi cui corrispondono altrettante “grandi narrazioni”; l’attenzione crescente alla merce e alla cultura di massa, intesa tanto come bene di consumo ma anche come strumento ide-ologico di controllo delle masse; la rappresentazione della femminilità, rispetto alla quale alla sessualizzazione e alla reificazione del corpo iniziano ad accostarsi proces-si emancipatori, che prefigurano o configurano una sensibilità squisitamente femmi-nista. Prendendo in considerazione tre case studies che si riferiscono ad altrettante espressioni artistiche (cinema, pittura e fotografia), cercheremo di individuare alcune possibili declinazioni di questa affascinante triangolazione.
2020
‘Le figlie di Marx e della Coca-Cola’: il rapporto tra femminile e società dei consumi nelle arti visive della Guerra Fredda / Seligardi, Beatrice. - In: SIGMA. - ISSN 2611-3309. - 4:(2020), pp. 283-306. [10.6093/sigma.v0i4.7489]
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