Le relazioni tra l’Egitto e l’Italia affondano le radici nell’antichità romana e ancora in epoche più remote, se si accetta l’identificazione dei nomi di alcuni dei “Popoli del Mare”, che le fonti dell’Egitto faraonico riportano, con gli abitanti presenti in certe regioni italiane prima dell’emergere di Roma: Teresh - Etruschi in Toscana ed Etruria, Sheklesh - Siculi in Sicilia e Sherden/Shardana - Sardi in Sardegna. I rapporti tra queste due sponde del Mediterraneo vengono consolidate in epoca medioevale quando le città marinare italiane Venezia, Genova, Pisa e Amalfi fondano i loro empori commerciali d’Oriente e l’Egitto diviene uno snodo essenziale delle merci e dei prodotti provenienti dall’Oriente e dall’India, dall’Arabia e dall’Africa Orientale, rimanendo un punto di forza dei traffici commerciali per la Repubblica di Venezia e per la Toscana fino a verso la metà del 1700. Proiettato al centro delle relazioni internazionali dalla spedizione di Napoleone Bonaparte nel 1798, l’Egitto attira l’immediato interesse delle potenze europee ed in particolare della Gran Bretagna e della Francia, che agli inizi del XIX puntano a spartirsi la gran parte dei territori dell’Asia e dell’Africa, continuando quella linea espansiva dell’Europa che nei secoli precedenti aveva portato alla colonizzazione delle Americhe. Dopo il ritiro dei Francesi dall’Egitto (1801), obbligati ad abbandonare il Paese dai loroantagonisti britannici e dall’azione dell’esercito turco ottomano, la Porta nomina il comandante albanese Muḥammad ‘Alī, nel 1805, Pascià d’Egitto. L’epoca di Muḥammad ‘Alī e la sua opera di riforme e di rinnovamento viene considerata dalle correnti storiografiche egiziane nazionaliste, il principio della storia moderna dell’Egitto. La modernizzazione che il nuovo sovrano inizia, pur nell’ambito della sovranità formale dell’Impero ottomano al quale l’Egitto rimane legato, tocca i settori più importanti dell’economia e della società egiziana. Lo stato diviene proprietario delle terre sottratte al controllo degli appaltatori (Multazimūn), viene stabilito un sistema di monopolio, si iniziano a costruire industrie finalizzate alla produzione dell’armamento dell’esercito, riorganizzato secondo modelli europei, si pongono le basi per una industrializzazione dell’agricoltura, si scavano canali, si progetta una rete viaria nazionale, si gettano le fondamenta di un’istruzione laica di tipo europeo, si inviano e si ricevono missioni in/e dall’Europa per studiare, conoscere e addestrarsi militarmente, secondo le tecniche più moderne. Con i successori di Muḥammad ‘Alī, che governa dal 1805 al 1848, ‘Abbās I (1848-54), Sa‘īd (1854-63) e Ismā‘īl (1863-79) l’opera di modernizzazione verrà continuata e avrà nell’approvazione del progetto del taglio dell’Istmo di Suez e nei forti investimenti in agricoltura i simboli più visibili. Saranno proprio i forti debiti contratti dalla Casa regnante per la realizzazione del Canale di Suez, inaugurato nel 1869, e il crollo dei prezzi in agricoltura, trascinati al ribasso dal tracollo del cotone egiziano (1866), ad alimentare una grave crisi economica che metterà il Paese alla mercé dei creditori europei. Questa epoca, fatta coincidere con l’arrivo al potere di Muḥammad ‘Alī, viene chiamata Nahḍa o ‘Risorgimento’ arabo e produce la nascita di una coscienza nazionale egiziana che avrà nella Thawra ‘urābiyya (la ‘Rivoluzione di Aḥmad ‘Urābī 8 ) degli anni 1879-82 il primo dei momenti culminanti in cui si esprimerà al massimo grado. L’arco di tempo e gli avvenimenti compresi tra l’avvento al potere di Muḥammad ‘Alī e la rivolta di Aḥmad ‘Urābī saranno i limiti in cui cercheremo di illustrare la posizione assunta dagli Italiani rispetto all’Egitto, basandoci prevalentemente sui documenti dell’Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri di Roma.

Il Sostegno italiano alla causa nazionale egiziana nel XIX secolo / Contu, Giuseppe. - In: ANNALI DELLA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE DELL'UNIVERSITA' DI SASSARI. - ISSN 1828-5384. - 4:2004 pubbl. 2007(2007), pp. 297-317.

Il Sostegno italiano alla causa nazionale egiziana nel XIX secolo

Contu, Giuseppe
2007-01-01

Abstract

Le relazioni tra l’Egitto e l’Italia affondano le radici nell’antichità romana e ancora in epoche più remote, se si accetta l’identificazione dei nomi di alcuni dei “Popoli del Mare”, che le fonti dell’Egitto faraonico riportano, con gli abitanti presenti in certe regioni italiane prima dell’emergere di Roma: Teresh - Etruschi in Toscana ed Etruria, Sheklesh - Siculi in Sicilia e Sherden/Shardana - Sardi in Sardegna. I rapporti tra queste due sponde del Mediterraneo vengono consolidate in epoca medioevale quando le città marinare italiane Venezia, Genova, Pisa e Amalfi fondano i loro empori commerciali d’Oriente e l’Egitto diviene uno snodo essenziale delle merci e dei prodotti provenienti dall’Oriente e dall’India, dall’Arabia e dall’Africa Orientale, rimanendo un punto di forza dei traffici commerciali per la Repubblica di Venezia e per la Toscana fino a verso la metà del 1700. Proiettato al centro delle relazioni internazionali dalla spedizione di Napoleone Bonaparte nel 1798, l’Egitto attira l’immediato interesse delle potenze europee ed in particolare della Gran Bretagna e della Francia, che agli inizi del XIX puntano a spartirsi la gran parte dei territori dell’Asia e dell’Africa, continuando quella linea espansiva dell’Europa che nei secoli precedenti aveva portato alla colonizzazione delle Americhe. Dopo il ritiro dei Francesi dall’Egitto (1801), obbligati ad abbandonare il Paese dai loroantagonisti britannici e dall’azione dell’esercito turco ottomano, la Porta nomina il comandante albanese Muḥammad ‘Alī, nel 1805, Pascià d’Egitto. L’epoca di Muḥammad ‘Alī e la sua opera di riforme e di rinnovamento viene considerata dalle correnti storiografiche egiziane nazionaliste, il principio della storia moderna dell’Egitto. La modernizzazione che il nuovo sovrano inizia, pur nell’ambito della sovranità formale dell’Impero ottomano al quale l’Egitto rimane legato, tocca i settori più importanti dell’economia e della società egiziana. Lo stato diviene proprietario delle terre sottratte al controllo degli appaltatori (Multazimūn), viene stabilito un sistema di monopolio, si iniziano a costruire industrie finalizzate alla produzione dell’armamento dell’esercito, riorganizzato secondo modelli europei, si pongono le basi per una industrializzazione dell’agricoltura, si scavano canali, si progetta una rete viaria nazionale, si gettano le fondamenta di un’istruzione laica di tipo europeo, si inviano e si ricevono missioni in/e dall’Europa per studiare, conoscere e addestrarsi militarmente, secondo le tecniche più moderne. Con i successori di Muḥammad ‘Alī, che governa dal 1805 al 1848, ‘Abbās I (1848-54), Sa‘īd (1854-63) e Ismā‘īl (1863-79) l’opera di modernizzazione verrà continuata e avrà nell’approvazione del progetto del taglio dell’Istmo di Suez e nei forti investimenti in agricoltura i simboli più visibili. Saranno proprio i forti debiti contratti dalla Casa regnante per la realizzazione del Canale di Suez, inaugurato nel 1869, e il crollo dei prezzi in agricoltura, trascinati al ribasso dal tracollo del cotone egiziano (1866), ad alimentare una grave crisi economica che metterà il Paese alla mercé dei creditori europei. Questa epoca, fatta coincidere con l’arrivo al potere di Muḥammad ‘Alī, viene chiamata Nahḍa o ‘Risorgimento’ arabo e produce la nascita di una coscienza nazionale egiziana che avrà nella Thawra ‘urābiyya (la ‘Rivoluzione di Aḥmad ‘Urābī 8 ) degli anni 1879-82 il primo dei momenti culminanti in cui si esprimerà al massimo grado. L’arco di tempo e gli avvenimenti compresi tra l’avvento al potere di Muḥammad ‘Alī e la rivolta di Aḥmad ‘Urābī saranno i limiti in cui cercheremo di illustrare la posizione assunta dagli Italiani rispetto all’Egitto, basandoci prevalentemente sui documenti dell’Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri di Roma.
2007
Il Sostegno italiano alla causa nazionale egiziana nel XIX secolo / Contu, Giuseppe. - In: ANNALI DELLA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE DELL'UNIVERSITA' DI SASSARI. - ISSN 1828-5384. - 4:2004 pubbl. 2007(2007), pp. 297-317.
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