Fibre flax (Linum usitatissimumL.) is disappeared from the ltalian crop systems, while the textile industry has reached a leading position. The reintroduction of the crop is than potentially promising but the crop techniques and the production processes have to be set up.In 12 environments: crop development and growth, cultivar response, straw, fibre and seed yields, and fibre quality were analysed in the 1992-98 period.The data pointed out crop cycles of 176 and 110 d for the autumn and the spring sowing time respectively, corresponding to 1125 and 990°C d cumulated growing degree. Straw yield at pulling was on average of 6.3 t ha-1, with relevant differences among years and environrnents. Early maturity cultivar yielded more in the less favourable sites. N fertilization was occasionally relevant, and a generally distributions of 60 kg N ha-1was the more effective. In the Mediterranean environments, with the autumn, sowing flax was more productive and the yield steady. The long fibre ratio was often low (10-13%) and the quality uneven because of the insufficient cleanliness due to retting difficulties. Occasionally, the value of the fibre was affected by the insufficient stem length. In the less dense crop, the seed yield was on average 0.9 t ha-1. Such productions were similar to those assessed for the more dense crop.In conclusion: because of the complexity of the interactions among the crop growth, the yield, the retting process and the fibre quality flax reintroduction is doubtful. In the production processes retting seems to be the crucial phase.Il lino da fibra (Linum usitatissimumL.) è da tempo assente negli ordinamenti colturali italiani, mentre è assai importante l'industria di filatura. La reintroduzione della coltura appare quindi potenzialmente promettente, ma richiede la messa a punto dell'agrotecnica e della filiera produttiva.Nel periodo 1992-1998 in 12 ambienti sono stati esaminati: lo sviluppo e la crescita della coltura, l'adattamento di cultivar, la produzione di paglia, fibra e seme, la resa alla stigliatura, la qualità della fibra.I dati raccolti evidenziano cicli colturali in media di 176 e 110 d rispettivamente per le semine autunnali (ambienti del centro-sud) e vemino-primaverili; corrispondenti a somme termiche di 1125 e 990°C d. La produzione di paglia alla estirpatura è stata in media di 6.3 t ha-1con valori assai variabili tra annate e ambienti. Le varietà a ciclo corto sono apparse migliori nelle condizioni difficili. L'effetto della concimazione azotata è apparsa talvolta rilevante e comunque con dosi ottimali prossime a 60 kg ha-1di N. Negli ambienti del centro-sud le semine autunnali si sono dimostrate spesso le più interessanti e sicure. La resa in fibra lunga è stata bassa (10-13%) e la qualità variabile per la scarsa pulizia dovuta alle difficoltà di macerazione. La modesta lunghezza tecnica dello stelo sovente riduce il valore del prodotto. In coltura rada, la produzione di seme è variata da 0.5 a 1.5 t ha-1; tali valori non si sono discostati in modo apprezzabile da quelli ottenuti in coltura fitta.In conclusione, la diffusione del lino appare problematica per le complesse interazioni tra la produzione, il processo di macerazione e la qualità della fibra. Soprattutto la macerazione appare il passaggio chiave.

Produzione, qualità e analisi della filiera produttiva del lino da fibra in Italia / Scarpa, Grazia Maria; Reyneri, Amedeo; Casa, Raffaele; Copani, Venera; Davì, A.; De Mastro, Giuseppe; Fontana, Franco; Furnari, Giovanni; Losavio, Nicola; Marras, Gian Franco; Rondi, Giorgio; Rossini, Francesco; Cavallero, Andrea; Fila, Gianni; Lombardo, Vito; Marzi, Vittorio; Ventrella, Domenico; Abbate, Valerio. - In: RIVISTA DI AGRONOMIA. - ISSN 0035-6034. - 35:4(2001), pp. 230-239.

Produzione, qualità e analisi della filiera produttiva del lino da fibra in Italia

Scarpa, Grazia Maria;De Mastro, Giuseppe;Marras, Gian Franco;Cavallero, Andrea;
2001-01-01

Abstract

Fibre flax (Linum usitatissimumL.) is disappeared from the ltalian crop systems, while the textile industry has reached a leading position. The reintroduction of the crop is than potentially promising but the crop techniques and the production processes have to be set up.In 12 environments: crop development and growth, cultivar response, straw, fibre and seed yields, and fibre quality were analysed in the 1992-98 period.The data pointed out crop cycles of 176 and 110 d for the autumn and the spring sowing time respectively, corresponding to 1125 and 990°C d cumulated growing degree. Straw yield at pulling was on average of 6.3 t ha-1, with relevant differences among years and environrnents. Early maturity cultivar yielded more in the less favourable sites. N fertilization was occasionally relevant, and a generally distributions of 60 kg N ha-1was the more effective. In the Mediterranean environments, with the autumn, sowing flax was more productive and the yield steady. The long fibre ratio was often low (10-13%) and the quality uneven because of the insufficient cleanliness due to retting difficulties. Occasionally, the value of the fibre was affected by the insufficient stem length. In the less dense crop, the seed yield was on average 0.9 t ha-1. Such productions were similar to those assessed for the more dense crop.In conclusion: because of the complexity of the interactions among the crop growth, the yield, the retting process and the fibre quality flax reintroduction is doubtful. In the production processes retting seems to be the crucial phase.Il lino da fibra (Linum usitatissimumL.) è da tempo assente negli ordinamenti colturali italiani, mentre è assai importante l'industria di filatura. La reintroduzione della coltura appare quindi potenzialmente promettente, ma richiede la messa a punto dell'agrotecnica e della filiera produttiva.Nel periodo 1992-1998 in 12 ambienti sono stati esaminati: lo sviluppo e la crescita della coltura, l'adattamento di cultivar, la produzione di paglia, fibra e seme, la resa alla stigliatura, la qualità della fibra.I dati raccolti evidenziano cicli colturali in media di 176 e 110 d rispettivamente per le semine autunnali (ambienti del centro-sud) e vemino-primaverili; corrispondenti a somme termiche di 1125 e 990°C d. La produzione di paglia alla estirpatura è stata in media di 6.3 t ha-1con valori assai variabili tra annate e ambienti. Le varietà a ciclo corto sono apparse migliori nelle condizioni difficili. L'effetto della concimazione azotata è apparsa talvolta rilevante e comunque con dosi ottimali prossime a 60 kg ha-1di N. Negli ambienti del centro-sud le semine autunnali si sono dimostrate spesso le più interessanti e sicure. La resa in fibra lunga è stata bassa (10-13%) e la qualità variabile per la scarsa pulizia dovuta alle difficoltà di macerazione. La modesta lunghezza tecnica dello stelo sovente riduce il valore del prodotto. In coltura rada, la produzione di seme è variata da 0.5 a 1.5 t ha-1; tali valori non si sono discostati in modo apprezzabile da quelli ottenuti in coltura fitta.In conclusione, la diffusione del lino appare problematica per le complesse interazioni tra la produzione, il processo di macerazione e la qualità della fibra. Soprattutto la macerazione appare il passaggio chiave.
2001
Produzione, qualità e analisi della filiera produttiva del lino da fibra in Italia / Scarpa, Grazia Maria; Reyneri, Amedeo; Casa, Raffaele; Copani, Venera; Davì, A.; De Mastro, Giuseppe; Fontana, Franco; Furnari, Giovanni; Losavio, Nicola; Marras, Gian Franco; Rondi, Giorgio; Rossini, Francesco; Cavallero, Andrea; Fila, Gianni; Lombardo, Vito; Marzi, Vittorio; Ventrella, Domenico; Abbate, Valerio. - In: RIVISTA DI AGRONOMIA. - ISSN 0035-6034. - 35:4(2001), pp. 230-239.
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