I convegni de “L’Africa romana” organizzati a partire dal 1982 dall’Università degli Studi di Sassari sono sempre stati una fervida occasione di confronto per gli studiosi dei Paesi mediterranei che si occupano di storia antica, archeologia classica, epigrafia latina, antichità romane. Anche grazie a questi incontri si sono create durature sinergie nel campo della ricerca antichistica fra specialisti delle due sponde del Mediterraneo, impegnati in una serie di attività sul campo, come per le indagini italo-tunisine nella colonia romana diUchi Maiusche hanno prodotto la pubblicazione di tre volumi e di numerosi articoli scientifici. Si sono sviluppate vere e proprie imprese internazionali, aZama Regia, aNeapolis, aLixus, con nuove profonde amicizie, che anche grazie all’informatica possono essere coltivate con maggior vigore rispetto al passato. La ricerca si è sempre concentrata sul versante del contributo dei territori africani alla romanizzazione, sul tema della resistenza e delle specifiche identità africane.A partire dal dicembre 2010, la “Rivoluzione araba” e gli eventi che hanno caratterizzato la vita di alcuni dei principali Paesi nordafricani hanno certamente avuto riflessi sulla cooperazione internazionale e sul destino del patrimonio archeologico, portando una ventata di novità e insieme ponendo gli studiosi di fronte a nuove sfide, nuove difficoltà, nuovi traguardi, con un deciso superamento delle fasi post-coloniali.

[Resoconto sul] 19. Convegno de “L’Africa romana”: “Trasformazione dei paesaggi del potere nell’Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico” (Sassari e Alghero, 16-19 dicembre 2010) / Gavini, Alberto. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 10, 2011-2012(2012).

[Resoconto sul] 19. Convegno de “L’Africa romana”: “Trasformazione dei paesaggi del potere nell’Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico” (Sassari e Alghero, 16-19 dicembre 2010)

Gavini, Alberto
2012-01-01

Abstract

I convegni de “L’Africa romana” organizzati a partire dal 1982 dall’Università degli Studi di Sassari sono sempre stati una fervida occasione di confronto per gli studiosi dei Paesi mediterranei che si occupano di storia antica, archeologia classica, epigrafia latina, antichità romane. Anche grazie a questi incontri si sono create durature sinergie nel campo della ricerca antichistica fra specialisti delle due sponde del Mediterraneo, impegnati in una serie di attività sul campo, come per le indagini italo-tunisine nella colonia romana diUchi Maiusche hanno prodotto la pubblicazione di tre volumi e di numerosi articoli scientifici. Si sono sviluppate vere e proprie imprese internazionali, aZama Regia, aNeapolis, aLixus, con nuove profonde amicizie, che anche grazie all’informatica possono essere coltivate con maggior vigore rispetto al passato. La ricerca si è sempre concentrata sul versante del contributo dei territori africani alla romanizzazione, sul tema della resistenza e delle specifiche identità africane.A partire dal dicembre 2010, la “Rivoluzione araba” e gli eventi che hanno caratterizzato la vita di alcuni dei principali Paesi nordafricani hanno certamente avuto riflessi sulla cooperazione internazionale e sul destino del patrimonio archeologico, portando una ventata di novità e insieme ponendo gli studiosi di fronte a nuove sfide, nuove difficoltà, nuovi traguardi, con un deciso superamento delle fasi post-coloniali.
2012
[Resoconto sul] 19. Convegno de “L’Africa romana”: “Trasformazione dei paesaggi del potere nell’Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico” (Sassari e Alghero, 16-19 dicembre 2010) / Gavini, Alberto. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 10, 2011-2012(2012).
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