NellaStoria della costituzione romana, Francesco De Martino ha dedicato l’intero secondo capitolo del volume II, edito per la prima volta nel 1954, alla esposizione della sua dottrina sul tema assai dibattuto dei rapporti internazionali di Roma antica. Questo mio contributo si propone di avviare una prima, e molto sommaria, riflessione su alcune delle significative elaborazioni in tema di “diritto internazionale antico” contenute nel più grande manuale di diritto pubblico romano del secolo appena trascorso. Merito indiscusso della dottrina del De Martino è quello di aver dimostrato, in via pressoché definitiva, il carattere pacifico delle più antiche relazioni internazionali del Popolo Romano e la profonda connotazione giuridica e religiosa di tali rapporti, anche nei momenti di massimo conflitto. Dunque l’idea della pace permeerà tutto il mio contributo, così come è presente in tutto il secondo capitolo del De Martino, pur senza che uno specifico paragrafo le sia dedicato; ma in particolare mi soffermerò sulla penetrante critica dello studioso alla teoria dell’esclusivismo giuridico insito nella idea dell’inimicizia naturale dei popoli come stato originario dell’umanità, da cui consegue la particolare visione della condizione giuridica dell’hostisstraniero/nemico, nonché la ricostruzione della concezione romana delbellum iustum.
Pace, guerra, diritto. Sulla teoria dei rapporti internazionali nellaStoria della costituzione romanadi Francesco De Martino / Sini, Francesco. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 5(2006).
Pace, guerra, diritto. Sulla teoria dei rapporti internazionali nellaStoria della costituzione romanadi Francesco De Martino
Sini, Francesco
2006-01-01
Abstract
NellaStoria della costituzione romana, Francesco De Martino ha dedicato l’intero secondo capitolo del volume II, edito per la prima volta nel 1954, alla esposizione della sua dottrina sul tema assai dibattuto dei rapporti internazionali di Roma antica. Questo mio contributo si propone di avviare una prima, e molto sommaria, riflessione su alcune delle significative elaborazioni in tema di “diritto internazionale antico” contenute nel più grande manuale di diritto pubblico romano del secolo appena trascorso. Merito indiscusso della dottrina del De Martino è quello di aver dimostrato, in via pressoché definitiva, il carattere pacifico delle più antiche relazioni internazionali del Popolo Romano e la profonda connotazione giuridica e religiosa di tali rapporti, anche nei momenti di massimo conflitto. Dunque l’idea della pace permeerà tutto il mio contributo, così come è presente in tutto il secondo capitolo del De Martino, pur senza che uno specifico paragrafo le sia dedicato; ma in particolare mi soffermerò sulla penetrante critica dello studioso alla teoria dell’esclusivismo giuridico insito nella idea dell’inimicizia naturale dei popoli come stato originario dell’umanità, da cui consegue la particolare visione della condizione giuridica dell’hostisstraniero/nemico, nonché la ricostruzione della concezione romana delbellum iustum.File | Dimensione | Formato | |
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