Esiste una tipologia di personaggi moderni che formano una coppia, o, per meglio dire, una "strana coppia". Non parlo naturalmente di coppie di amanti e nemmeno di valletti o scudieri al servizio dei loro padroni (Don Giovanni e Sganarello, Don Chischiotte e Sancio Panza), parlo di individui di pari grado, spesso subalterni o addirittura miserabili, senza arte né parte, quasi sempre goffi e "stupidi", che parlano e agiscono facendosi il verso l'un l'altro, e cioè secondo un sistema di simmetrie, ripetizioni, corrispondenze. Nel Novecento il ruolo di questi personaggi è cambiato, è diventato meno meccanicamente comico (si pensi a Pulcinella e Arlecchino, Stanlio e Ollio), si è caricato di nuovi significati, più problematici. Attraverso la strana coppia di buffi, certi scrittori hanno infatti mirato a rappresentare aspetti significativi de loro tempo. In genere direi che questi personaggi in coppia rappresentano nella tradizione modernistica una condizione umana diminuita, residuale, abbandonata. Sono "ultimi uomini", per dirla con Nietzsche, o "uomini vuoti", per dirla con Eliot. Prendendoli come modello, intendo indagare a ritroso il motivo della strana coppia tra romanzo, teatro e cinema.
Le Strane coppie tra modernità e postmodernità: un breve excursus da Flaubert a Tarantino / Brugnolo, Stefano. - In: ANNALI DELLA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE DELL'UNIVERSITA' DI SASSARI. - ISSN 1828-5384. - 2:2002 pubbl. 2005(2005), pp. 255-270.
Le Strane coppie tra modernità e postmodernità: un breve excursus da Flaubert a Tarantino
Brugnolo, Stefano
2005-01-01
Abstract
Esiste una tipologia di personaggi moderni che formano una coppia, o, per meglio dire, una "strana coppia". Non parlo naturalmente di coppie di amanti e nemmeno di valletti o scudieri al servizio dei loro padroni (Don Giovanni e Sganarello, Don Chischiotte e Sancio Panza), parlo di individui di pari grado, spesso subalterni o addirittura miserabili, senza arte né parte, quasi sempre goffi e "stupidi", che parlano e agiscono facendosi il verso l'un l'altro, e cioè secondo un sistema di simmetrie, ripetizioni, corrispondenze. Nel Novecento il ruolo di questi personaggi è cambiato, è diventato meno meccanicamente comico (si pensi a Pulcinella e Arlecchino, Stanlio e Ollio), si è caricato di nuovi significati, più problematici. Attraverso la strana coppia di buffi, certi scrittori hanno infatti mirato a rappresentare aspetti significativi de loro tempo. In genere direi che questi personaggi in coppia rappresentano nella tradizione modernistica una condizione umana diminuita, residuale, abbandonata. Sono "ultimi uomini", per dirla con Nietzsche, o "uomini vuoti", per dirla con Eliot. Prendendoli come modello, intendo indagare a ritroso il motivo della strana coppia tra romanzo, teatro e cinema.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Brugnolo_S_Articolo_2005_Strane.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione finale pubblicata)
Licenza:
Non specificato
Dimensione
60.24 kB
Formato
Adobe PDF
|
60.24 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.