Lebeatitudiniche Gesù annunziò alla folla sulla montagna della Galilea risuonarono come profezia di una nuova storia per l'umanità. Esse apparvero come «una traduzione concreta del messaggio centrale di Gesù», venuto sulla terra per mostrare la «maniera con cui Dio intende esercitare la sua giustizia regale a favore dei poveri, degli oppressi e di tutti coloro che soffrono». Gli scrittori cristiani dei primi tempi ci hanno tramandato solo poche note per illustrare questo discorso: segno che l'evangelizzazione valorizzava le beatitudini comunicando semplicemente le parole del maestro, e la gente ne comprendeva con immediatezza il significato vitale. Il messaggio era però affidato alla storia viva delle comunità cristiane, che dal rinnovarsi delle esigenze pastorali sarebbero state spinte a cercare sempre nuove attuali risposte.Per contribuire ad una più chiara conoscenza dell'influsso che le beatitudini esercitarono sulla vita dei cristiani dei primi secoli ho raccolto le testimonianze tramandateci dal II al VI secolo sull'uso e sull'interpretazione della beatitudine degli «affamati e assetati di giustizia»: nel delineare la storia dell'interpretazione tratterò anche il tema della giustizia, ma solo utilizzando i testi che ne parlano in rapporto con la beatitudine.
"Beati gli affamati e assetati di giustizia": l'interpretazione patristica / Meloni, Pietro. - In: SANDALION. - ISSN 0392-5099. - 2:1979(1979), pp. 143-219.
"Beati gli affamati e assetati di giustizia": l'interpretazione patristica
Meloni, Pietro
1979-01-01
Abstract
Lebeatitudiniche Gesù annunziò alla folla sulla montagna della Galilea risuonarono come profezia di una nuova storia per l'umanità. Esse apparvero come «una traduzione concreta del messaggio centrale di Gesù», venuto sulla terra per mostrare la «maniera con cui Dio intende esercitare la sua giustizia regale a favore dei poveri, degli oppressi e di tutti coloro che soffrono». Gli scrittori cristiani dei primi tempi ci hanno tramandato solo poche note per illustrare questo discorso: segno che l'evangelizzazione valorizzava le beatitudini comunicando semplicemente le parole del maestro, e la gente ne comprendeva con immediatezza il significato vitale. Il messaggio era però affidato alla storia viva delle comunità cristiane, che dal rinnovarsi delle esigenze pastorali sarebbero state spinte a cercare sempre nuove attuali risposte.Per contribuire ad una più chiara conoscenza dell'influsso che le beatitudini esercitarono sulla vita dei cristiani dei primi secoli ho raccolto le testimonianze tramandateci dal II al VI secolo sull'uso e sull'interpretazione della beatitudine degli «affamati e assetati di giustizia»: nel delineare la storia dell'interpretazione tratterò anche il tema della giustizia, ma solo utilizzando i testi che ne parlano in rapporto con la beatitudine.File | Dimensione | Formato | |
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