Analisi dell'inizio del cap. 26 dellaPoeticadi Aristotele, dedicato al confronto conclusivo fra l'imitazione tragica e quella epica, in cui si legge nella capziosa premessa che sembrerebbe voler affermare la superiorità dell'epopea sulla tragedia, più «volgare» (φoρτική) in quanto imita tutto.
Su una citazione aristotelica di Pindaro (Poet.26, 1461 b 35) / Mesturini, Anna Maria. - In: SANDALION. - ISSN 0392-5099. - 15:1992 pubbl. 1993(1993), pp. 33-38.
Su una citazione aristotelica di Pindaro (Poet.26, 1461 b 35)
1993-01-01
Abstract
Analisi dell'inizio del cap. 26 dellaPoeticadi Aristotele, dedicato al confronto conclusivo fra l'imitazione tragica e quella epica, in cui si legge nella capziosa premessa che sembrerebbe voler affermare la superiorità dell'epopea sulla tragedia, più «volgare» (φoρτική) in quanto imita tutto.File in questo prodotto:
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