Fra le numerose carte dell'Ottocento sardo, che fanno parte di una collezione privata, laboriosamente costituita a Bitti (Nuoro), ve ne sono alcune che si riferiscono ad un progetto di riduzione e di riorganizzazione delle circoscrizioni territoriali e del personale ecclesiastico in Sardegna, da attuarsi in concomitanza con la abolizione delle decime, la cui entrata in vigore - per la legge del 15 aprile 1851 - era stata fissata al 1° gennaio 1853.Questo progetto venne elaborato da un Commissione di senatori e deputati sardi, incaricati dall'intero gruppo dei parlamentari dell'Isola di studiare i problemi connessi con l'abolizione delle decime e, come diceva la loro relazione, di «ideare un piano di riforma ecclesiastica analogo alle nostre circostanze, e riferirne per indi presentare al Ministero il frutto delle loro osservazioni e discussioni».La Commissione tenne i suoi lavori nel marzo e aprile 1852 a Torino, negli ambienti della Grande Cancelleria; al termine, oltre ai verbali delle sedute, fu redatta una lunga relazione, con annessi alcuni allegati. In questi documenti, che qui vengono pubblicati per la prima volta, si indicavano dettagliatamente le modalità e i costi della progettata riforma, nonché le disposizioni transitorie e provvisorie da stabilire in vista dell'assetto definitivo della riforma stessa.
L'Abolizione delle decime in Sardegna e un progetto dei parlamentari sardi per la riforma del clero (1848-1853) / Turtas, Raimondo. - In: STUDI SARDI. - ISSN 2037-4232. - 23, Parte II:1973-1974 pubbl. 1975(1975), pp. 137-222.
L'Abolizione delle decime in Sardegna e un progetto dei parlamentari sardi per la riforma del clero (1848-1853)
1975-01-01
Abstract
Fra le numerose carte dell'Ottocento sardo, che fanno parte di una collezione privata, laboriosamente costituita a Bitti (Nuoro), ve ne sono alcune che si riferiscono ad un progetto di riduzione e di riorganizzazione delle circoscrizioni territoriali e del personale ecclesiastico in Sardegna, da attuarsi in concomitanza con la abolizione delle decime, la cui entrata in vigore - per la legge del 15 aprile 1851 - era stata fissata al 1° gennaio 1853.Questo progetto venne elaborato da un Commissione di senatori e deputati sardi, incaricati dall'intero gruppo dei parlamentari dell'Isola di studiare i problemi connessi con l'abolizione delle decime e, come diceva la loro relazione, di «ideare un piano di riforma ecclesiastica analogo alle nostre circostanze, e riferirne per indi presentare al Ministero il frutto delle loro osservazioni e discussioni».La Commissione tenne i suoi lavori nel marzo e aprile 1852 a Torino, negli ambienti della Grande Cancelleria; al termine, oltre ai verbali delle sedute, fu redatta una lunga relazione, con annessi alcuni allegati. In questi documenti, che qui vengono pubblicati per la prima volta, si indicavano dettagliatamente le modalità e i costi della progettata riforma, nonché le disposizioni transitorie e provvisorie da stabilire in vista dell'assetto definitivo della riforma stessa.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Turtas_R_Articolo_1975_Abolizione.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione finale pubblicata)
Licenza:
Non specificato
Dimensione
4.67 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.67 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.