L'area di Bonu Ighinu, in cui è situata la grotta di Sa Ucca de Su Tintirriolu, occupa la fascia occidentale di un'ampia fossa tettonica ad andamento meridiano, nota in letteratura come "Rift Sardo", sviluppatasi a partire dall'Oligocene e riempita a più riprese da prodotti vulcanici di affinità calco-alcalina, costituiti da andesiti, trachiandesiti, riedaciti in facies ignimbritica e da altri prodotti di natura piroclastica. Tale attività effusiva si manifestò fino al Miocene medio; a partire da questo periodo la "fossa" fu interessata da una trasgressione marina che depositò calcari di ambiente neritico e, con l'approfondirsi del mare miocenico, marne più o meno arenacee. Nel Pliocene e nel Quaternario l'area, già emersa nel Miocene superiore, fu sottoposta a smantellamento e fu sede di un nuovo recente vulcanismo caratterizzato da basalti "intraplacca" ad affinità alcalina. Sempre nel Quaternario più recente prese forma l'attuale assetto geo-morfologico dell'area, caratterizzato da aree pianeggianti, in corrispondenza dei basalti e delle aree calcaree mioceniche, variamente incise dagli affluenti di sinistra del Temo.
Geologia e giacimentologia delle argille nella regione Bonu Ighinu / Oggiano, Giacomo. - 1:(1988), pp. 13-19.
Geologia e giacimentologia delle argille nella regione Bonu Ighinu
Oggiano, Giacomo
1988-01-01
Abstract
L'area di Bonu Ighinu, in cui è situata la grotta di Sa Ucca de Su Tintirriolu, occupa la fascia occidentale di un'ampia fossa tettonica ad andamento meridiano, nota in letteratura come "Rift Sardo", sviluppatasi a partire dall'Oligocene e riempita a più riprese da prodotti vulcanici di affinità calco-alcalina, costituiti da andesiti, trachiandesiti, riedaciti in facies ignimbritica e da altri prodotti di natura piroclastica. Tale attività effusiva si manifestò fino al Miocene medio; a partire da questo periodo la "fossa" fu interessata da una trasgressione marina che depositò calcari di ambiente neritico e, con l'approfondirsi del mare miocenico, marne più o meno arenacee. Nel Pliocene e nel Quaternario l'area, già emersa nel Miocene superiore, fu sottoposta a smantellamento e fu sede di un nuovo recente vulcanismo caratterizzato da basalti "intraplacca" ad affinità alcalina. Sempre nel Quaternario più recente prese forma l'attuale assetto geo-morfologico dell'area, caratterizzato da aree pianeggianti, in corrispondenza dei basalti e delle aree calcaree mioceniche, variamente incise dagli affluenti di sinistra del Temo.File | Dimensione | Formato | |
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