Tra i fenomeni musicali analizzati nella trattatistica e manualistica musicale greco-latina acquisisce un particolare rilievo quello della consonanza e della dissonanza, che viene rapportato, in genere, alle indagini sui suoni, sugli intervalli e suisystemata. Soprattutto gli intervalli vengono inseriti, da Aristosseno in poi, in articolate classificazioni che li dividono, tra le varie categorie, in consonanti e dissonanti. Anche Boezio si interessa ai due opposti fenomeni nel suo trattato sulla dottrina armonica, presentandoli sotto un duplice aspetto: ne propone inizialmente la spiegazione matematica, cui accosta poi una osservazione estetico-percettiva sulla piacevolezza o meno di ciò che risuona in maniera consonante o dissonante.In queste poche righe si intende dare un quadro generale della riflessione boeziana in merito, rapportandola in termini - di necessità - sintetici alle definizioni e indagini analoghe condotte dagli autori a lui precedenti dellakoinémusicale greco-latina. Si cercherà inoltre di evidenziare come Boezio sia in grado - non infrequentemente - di conciliare il dato aritmetico e oggettivo, determinato dalla impostazione pitagorica del suo trattato e delle fonti selezionate, con l'aspetto percettivo e soggettivo.
ConsonantiaedissonantianelDe Institutione Musicadi Boezio / Petretto, Maria Alessandra. - In: SANDALION. - ISSN 0392-5099. - 26-28:2003-2005 pubbl. 2007(2007), pp. 215-237.
ConsonantiaedissonantianelDe Institutione Musicadi Boezio
Petretto, Maria Alessandra
2007-01-01
Abstract
Tra i fenomeni musicali analizzati nella trattatistica e manualistica musicale greco-latina acquisisce un particolare rilievo quello della consonanza e della dissonanza, che viene rapportato, in genere, alle indagini sui suoni, sugli intervalli e suisystemata. Soprattutto gli intervalli vengono inseriti, da Aristosseno in poi, in articolate classificazioni che li dividono, tra le varie categorie, in consonanti e dissonanti. Anche Boezio si interessa ai due opposti fenomeni nel suo trattato sulla dottrina armonica, presentandoli sotto un duplice aspetto: ne propone inizialmente la spiegazione matematica, cui accosta poi una osservazione estetico-percettiva sulla piacevolezza o meno di ciò che risuona in maniera consonante o dissonante.In queste poche righe si intende dare un quadro generale della riflessione boeziana in merito, rapportandola in termini - di necessità - sintetici alle definizioni e indagini analoghe condotte dagli autori a lui precedenti dellakoinémusicale greco-latina. Si cercherà inoltre di evidenziare come Boezio sia in grado - non infrequentemente - di conciliare il dato aritmetico e oggettivo, determinato dalla impostazione pitagorica del suo trattato e delle fonti selezionate, con l'aspetto percettivo e soggettivo.File | Dimensione | Formato | |
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