Dopo il v. 861 delleTrachinie, subito dopo lo stasimo, una battuta del Coro segnala, nello stesso giro di versi, un grido fuori scena e, di seguito, l'entrata in scena della nutrice.Questo grido, nel testo tràdito della tragedia, non è testimoniato da un verso o interiezione. Il dibattito su questo breve momento della messa in scena delleTrachinieè quasi inesistente, e si impernia sull' accettazione o sul rifiuto di una proposta di August Meineke.Questa proposta sposta la scena delleTrachiniedalla categoria delle reazioni in scena a un evento extrascenicosenza parole testimoniate dal testo, alla categoria delle reazioni in scena a un evento extrascenicocon parole testimoniate dal testo: alla prima categoria appartiene, ad esempio, la scena dell'Elettradi Euripide, vv. 747 ss., in cui sia il coro (in scena) che Elettra (che è dentro il palazzo) sentono un grido che non corrisponde a una battuta nel testo (vd.infra); alla seconda appartiene una serie di «off-stage cries» dei personaggi colpiti a morte dentro laskené, ad es. i vv. 1343 ss. dell'Agamennonedi Eschilo. La proposta di Meineke, oltre a dare voce al grido fuori scena, dà anche un'identità al personaggio che grida: attribuisce il grido fuori scena alla nutrice. La discussione qui presentata si fonda su due presupposti non banali: che il testo tràdito in oggetto sianon corrottoe sia, se così si può dire,felice: che cioè il testo corrisponda alla volontà dell' autore, e che abbia dato vita a una azione scenica a) drammaticamente efficace, e b) comprensibile come tale, pur se in misura diversa, al suo pubblico ateniese e agli odierni interpreti del testo.
Soph.Trach.862 ss.: strategie sceniche del dolore / Blasina, Andrea. - In: SANDALION. - ISSN 0392-5099. - 29-30:2006-2007 pubbl. 2007(2007), pp. 5-12.
Soph.Trach.862 ss.: strategie sceniche del dolore
Blasina, Andrea
2007-01-01
Abstract
Dopo il v. 861 delleTrachinie, subito dopo lo stasimo, una battuta del Coro segnala, nello stesso giro di versi, un grido fuori scena e, di seguito, l'entrata in scena della nutrice.Questo grido, nel testo tràdito della tragedia, non è testimoniato da un verso o interiezione. Il dibattito su questo breve momento della messa in scena delleTrachinieè quasi inesistente, e si impernia sull' accettazione o sul rifiuto di una proposta di August Meineke.Questa proposta sposta la scena delleTrachiniedalla categoria delle reazioni in scena a un evento extrascenicosenza parole testimoniate dal testo, alla categoria delle reazioni in scena a un evento extrascenicocon parole testimoniate dal testo: alla prima categoria appartiene, ad esempio, la scena dell'Elettradi Euripide, vv. 747 ss., in cui sia il coro (in scena) che Elettra (che è dentro il palazzo) sentono un grido che non corrisponde a una battuta nel testo (vd.infra); alla seconda appartiene una serie di «off-stage cries» dei personaggi colpiti a morte dentro laskené, ad es. i vv. 1343 ss. dell'Agamennonedi Eschilo. La proposta di Meineke, oltre a dare voce al grido fuori scena, dà anche un'identità al personaggio che grida: attribuisce il grido fuori scena alla nutrice. La discussione qui presentata si fonda su due presupposti non banali: che il testo tràdito in oggetto sianon corrottoe sia, se così si può dire,felice: che cioè il testo corrisponda alla volontà dell' autore, e che abbia dato vita a una azione scenica a) drammaticamente efficace, e b) comprensibile come tale, pur se in misura diversa, al suo pubblico ateniese e agli odierni interpreti del testo.File | Dimensione | Formato | |
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