Un grande interesse per la storia diBosain Sardegna e diCupra Maritimanel Piceno riveste latabula patronatusin bronzo, rinvenuta alcuni anni prima del 1888 nel colle di Civita di Marano (l'odierna Cupra Marittima), segnalata nello stesso anno da G. F. Gamurrini, seguendo la lettura di Th. Mommsen e ripresa nel 1891 dall'Ihm nell'ottavo volume dell'Ephemeris Epigraphica; l'interpretazione complessiva del testo è stata consacrata nel 1895 da E. De Ruggiero nel primo volume delDizionario Epigraficoda lui fondato e diretto.Si tratta di un piccolo frammento dell'originaria lastra bronzea, trovato da Francesco Comi di Grottammare «nella area esplorata in Civita», che attesta un contratto di patronato tra l'[ordo populus]que Bosanu[s](dunque tra i decurioni ed il popolo di Bosa) ed un patrono, con tutta probabilità originario diCupra Maritima, colonia o municipio dellaregio V. Il documento proviene da «la collina che ritiene il vocabolo diCivitapresso Marano, ad un miglio dall'attuale castello di Cupra Marittima, e che prospetta in Mare Adriatico»; più precisamente dal foro o se non addirittura da un edificio collocato nei pressi delCapitoliumo del tempio di Venere (la curia o iltabularium?).
La Tavola di patronato diCupra Maritima(Piceno) e le relazioni conBosa(Sardegna) / Mastino, Attilio. - In: PICUS. - ISSN 0394-3968. - 12-13:1992-1993(1994), pp. 109-125.
La Tavola di patronato diCupra Maritima(Piceno) e le relazioni conBosa(Sardegna)
Mastino, Attilio
1994-01-01
Abstract
Un grande interesse per la storia diBosain Sardegna e diCupra Maritimanel Piceno riveste latabula patronatusin bronzo, rinvenuta alcuni anni prima del 1888 nel colle di Civita di Marano (l'odierna Cupra Marittima), segnalata nello stesso anno da G. F. Gamurrini, seguendo la lettura di Th. Mommsen e ripresa nel 1891 dall'Ihm nell'ottavo volume dell'Ephemeris Epigraphica; l'interpretazione complessiva del testo è stata consacrata nel 1895 da E. De Ruggiero nel primo volume delDizionario Epigraficoda lui fondato e diretto.Si tratta di un piccolo frammento dell'originaria lastra bronzea, trovato da Francesco Comi di Grottammare «nella area esplorata in Civita», che attesta un contratto di patronato tra l'[ordo populus]que Bosanu[s](dunque tra i decurioni ed il popolo di Bosa) ed un patrono, con tutta probabilità originario diCupra Maritima, colonia o municipio dellaregio V. Il documento proviene da «la collina che ritiene il vocabolo diCivitapresso Marano, ad un miglio dall'attuale castello di Cupra Marittima, e che prospetta in Mare Adriatico»; più precisamente dal foro o se non addirittura da un edificio collocato nei pressi delCapitoliumo del tempio di Venere (la curia o iltabularium?).File | Dimensione | Formato | |
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