Dell'epistola-trattato di Lorenzo Zane a Giorgio Bevilacqua da Lazise esiste ad oggi un'unica edizione a stampa: quella pubblicata intorno alla metà del '700 da Giovanni Degli Agostini nella sua nota opera storico-letteraria dedicata agli scrittori veneziani, in appendice alla vita dell'autore. Il testo dello Zane non dovette comunque godere di amplissima diffusione, se a darcene conto prima del dotto frate bibliotecario resta un manipolo di appena cinque codici manoscritti di epoca e valore assai diseguale, che si riducono ulteriormente, con laeliminatio dei descripti, a soli due testimoni utili ai fini dell'edizione critica.Questi due codici, i più antichi, qui denominati H (Trieste, Biblioteca Civica, II l0) e M (Venezia, Marc. lat. XIV, 113), sono databili il primo al 1460 circa e presumibilmente a distanza di qualche anno il secondo. Da H e M discendono i restanti tre codici: B (Bergamo, Biblioteca Civica, MM 341), C (Venezia, Correr 1080) e D (Venezia, Correr, P.D. c 802) del XVIII secolo o poco oltre, che per il lorostatusdi copie derivanti in linea verticale e incontaminata da uno o dall'altro dei due esemplari quattrocenteschi conservati non producono elementi di interesse per la ricostruzione testuale dell'epistola-trattato.Poiché a tutt'oggi dei tre manoscritti moderni B, C e D non esiste uno studio particolare e nemmeno una descrizione scientifica nei cataloghi delle rispettive biblioteche o in altri repertori cartacei o informatici, non è sembrato inutile in questo studio riservare loro uno spazio di approfondimento e analisi con qualche riflessione sulla storia della cultura.
Lorenzo Zane,De difficillima doctrinae palma capescenda: tradizione del testo ed edizione / Laneri, Maria Teresa Rosaria. - In: SANDALION. - ISSN 0392-5099. - 32-33:2009-2010 pubbl. 2011(2011), pp. 181-223.
Lorenzo Zane,De difficillima doctrinae palma capescenda: tradizione del testo ed edizione
Laneri, Maria Teresa Rosaria
2011-01-01
Abstract
Dell'epistola-trattato di Lorenzo Zane a Giorgio Bevilacqua da Lazise esiste ad oggi un'unica edizione a stampa: quella pubblicata intorno alla metà del '700 da Giovanni Degli Agostini nella sua nota opera storico-letteraria dedicata agli scrittori veneziani, in appendice alla vita dell'autore. Il testo dello Zane non dovette comunque godere di amplissima diffusione, se a darcene conto prima del dotto frate bibliotecario resta un manipolo di appena cinque codici manoscritti di epoca e valore assai diseguale, che si riducono ulteriormente, con laeliminatio dei descripti, a soli due testimoni utili ai fini dell'edizione critica.Questi due codici, i più antichi, qui denominati H (Trieste, Biblioteca Civica, II l0) e M (Venezia, Marc. lat. XIV, 113), sono databili il primo al 1460 circa e presumibilmente a distanza di qualche anno il secondo. Da H e M discendono i restanti tre codici: B (Bergamo, Biblioteca Civica, MM 341), C (Venezia, Correr 1080) e D (Venezia, Correr, P.D. c 802) del XVIII secolo o poco oltre, che per il lorostatusdi copie derivanti in linea verticale e incontaminata da uno o dall'altro dei due esemplari quattrocenteschi conservati non producono elementi di interesse per la ricostruzione testuale dell'epistola-trattato.Poiché a tutt'oggi dei tre manoscritti moderni B, C e D non esiste uno studio particolare e nemmeno una descrizione scientifica nei cataloghi delle rispettive biblioteche o in altri repertori cartacei o informatici, non è sembrato inutile in questo studio riservare loro uno spazio di approfondimento e analisi con qualche riflessione sulla storia della cultura.File | Dimensione | Formato | |
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