Le disuguaglianze sociali su scala planetaria sono spesso associate al deterioramento ambientale in una causalità reciproca, perché il degrado dell’ambiente è anche causa di declino sociale e viceversa. Nel presente articolo si discutono i fondamenti del cosiddetto modello sociale europeo, secondo il quale si è espansa la libertà economica (la globalizzazione), ma al prezzo dello smantellamento delle protezioni approntate dagli ordinamenti sociali nazionali. Si analizza il senso della “doppia ingiustizia”: quando l’inquinamento ambientale (o i costi della transizione all'economia ecocompatibile) incidono negativamente sui ceti a basso reddito e su altri gruppi vulnerabili. Le risposte finora date dalla green economy non sembrano la soluzione, soprattutto se resta invariata la visione neo-liberista che non discute ma, semmai, rafforza l’economia lineare, dove il verde è più un colore che la rappresentazione simbolica di un valore, che sintetizziamo piuttosto nell’espressione “economia circolare”.
Tutela ambientale e giustizia sociale, quali diritti di cittadinanza? / Piga, Maria Lucia. - In: MATHESIS - DIALOGO FRA SAPERI. - ISSN 1828-6054. - 30:(2018), pp. 3-11.
Tutela ambientale e giustizia sociale, quali diritti di cittadinanza?
Piga, Maria Lucia
2018-01-01
Abstract
Le disuguaglianze sociali su scala planetaria sono spesso associate al deterioramento ambientale in una causalità reciproca, perché il degrado dell’ambiente è anche causa di declino sociale e viceversa. Nel presente articolo si discutono i fondamenti del cosiddetto modello sociale europeo, secondo il quale si è espansa la libertà economica (la globalizzazione), ma al prezzo dello smantellamento delle protezioni approntate dagli ordinamenti sociali nazionali. Si analizza il senso della “doppia ingiustizia”: quando l’inquinamento ambientale (o i costi della transizione all'economia ecocompatibile) incidono negativamente sui ceti a basso reddito e su altri gruppi vulnerabili. Le risposte finora date dalla green economy non sembrano la soluzione, soprattutto se resta invariata la visione neo-liberista che non discute ma, semmai, rafforza l’economia lineare, dove il verde è più un colore che la rappresentazione simbolica di un valore, che sintetizziamo piuttosto nell’espressione “economia circolare”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


