La tutela della salute psichica e fisica della persona è prin- cipio cardine della difesa dei diritti fondamentali dell’indivi- duo: in quest’ottica appare evidente come, in considerazione della criticità e della complessità insite nello stato di priva- zione della libertà, alla popolazione detenuta debbano essere garantiti analoghi diritti e doveri dei cittadini che si giovano della libertà, compatibilmente alle esigenze e alle norme di sicurezza dettate dai Regolamenti interni agli Istituti Peni- tenziari1. Su questo principio è stata basata la creazione della Sanità Penitenziaria che viene considerata oggi una branca della medicina a tutti gli effetti, volta a trattare proprio quel- la particolare fetta di popolazione a rischio per patologie or- ganiche e psichiche: una branca della Medicina Pubblica che, come tale, è demandata attualmente – sia dal punto di vista organizzativo che legislativo – alla competenza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e non più al Ministero di Grazia e Giustizia, come un tempo accadeva2. Al fine di meglio rappresentare l’attuale funzionamento del servizio sanitario all’interno delle carceri italiane, è im- portante mettere in luce il percorso evolutivo che ha portato, dall’aprile del 20083, al transito delle competenze in materia di assistenza sanitaria alla popolazione detenuta dal Ministe- ro della Giustizia al SSN e, nel 20142, a una modalità più in- novativa di gestione degli autori di reato affetti di malattia mentale con la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e la creazione delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS).

IL SISTEMA REMS NELLA REALTÀ ITALIANA: AUTORI DI REATO, DISTURBI MENTALI E PDTA / Rivellini, Gianfranco; Pessina, Rodolfo; MARIA PAGANO, Antonio; Giordano, Sara; Santoriello, Carmen; Rossetto, Ilaria; Babudieri, Sergio; Celozzi, Carola; Lucania, Luciano; LAURA MANZONE, Maria; Nivoli, Giancarlo; Quintavalle, Giuseppe; Zanalda, Enrico; Lorettu, Liliana; Clerici, Massimo. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 0035-6484. - 54:6(2019), pp. 83-134.

IL SISTEMA REMS NELLA REALTÀ ITALIANA: AUTORI DI REATO, DISTURBI MENTALI E PDTA

SERGIO BABUDIERI
Membro del Collaboration Group
;
GIANCARLO NIVOLI
Membro del Collaboration Group
;
LILIANA LORETTU
Membro del Collaboration Group
;
2019-01-01

Abstract

La tutela della salute psichica e fisica della persona è prin- cipio cardine della difesa dei diritti fondamentali dell’indivi- duo: in quest’ottica appare evidente come, in considerazione della criticità e della complessità insite nello stato di priva- zione della libertà, alla popolazione detenuta debbano essere garantiti analoghi diritti e doveri dei cittadini che si giovano della libertà, compatibilmente alle esigenze e alle norme di sicurezza dettate dai Regolamenti interni agli Istituti Peni- tenziari1. Su questo principio è stata basata la creazione della Sanità Penitenziaria che viene considerata oggi una branca della medicina a tutti gli effetti, volta a trattare proprio quel- la particolare fetta di popolazione a rischio per patologie or- ganiche e psichiche: una branca della Medicina Pubblica che, come tale, è demandata attualmente – sia dal punto di vista organizzativo che legislativo – alla competenza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e non più al Ministero di Grazia e Giustizia, come un tempo accadeva2. Al fine di meglio rappresentare l’attuale funzionamento del servizio sanitario all’interno delle carceri italiane, è im- portante mettere in luce il percorso evolutivo che ha portato, dall’aprile del 20083, al transito delle competenze in materia di assistenza sanitaria alla popolazione detenuta dal Ministe- ro della Giustizia al SSN e, nel 20142, a una modalità più in- novativa di gestione degli autori di reato affetti di malattia mentale con la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e la creazione delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS).
2019
IL SISTEMA REMS NELLA REALTÀ ITALIANA: AUTORI DI REATO, DISTURBI MENTALI E PDTA / Rivellini, Gianfranco; Pessina, Rodolfo; MARIA PAGANO, Antonio; Giordano, Sara; Santoriello, Carmen; Rossetto, Ilaria; Babudieri, Sergio; Celozzi, Carola; Lucania, Luciano; LAURA MANZONE, Maria; Nivoli, Giancarlo; Quintavalle, Giuseppe; Zanalda, Enrico; Lorettu, Liliana; Clerici, Massimo. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 0035-6484. - 54:6(2019), pp. 83-134.
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