La democrazia diretta sarà «la consacrazione della tirannia della maggioranza» (Louis Blanc), il «preludio del cesarismo» (Pierre-Joseph Proudhon). Nel quadro della composita famiglia socialista, Blanc e Proudhon sono divisi pressoché su tutto nella breve stagione della Seconda Repubblica francese. Hanno però una singolare convergenza di vedute, nell’imminenza del colpo di stato operato da Luigi Napoleone, quando si tratta di contrastare i progetti di riforma improntati ai principi della democrazia diretta, presentati pochi mesi prima da autorevoli esponenti del fronte democratico e socialista – Rittinghausen, Considérant, Ledru-Rollin – come «soluzione» al tradimento del suffragio universale perpetrato dal Parlamento. Nel mettere in guardia contro gli esiti dispotici della democrazia diretta, Blanc e Proudhon ricorrono a strategie argomentative comuni, di grande rilievo teorico: la frammentazione della sovranità; le derive ipermaggioritarie; la semplificazione referendaria. Ci si può domandare allora se il dibattito sul gouvernement direct del 1850-1851 sia un ultimo, estremo sviluppo dell’apprendistato della Repubblica, o se non sia piuttosto uno dei prodromi della stagione cesaristica.
Il preludio del dispotismo. Blanc, Proudhon e i progetti di democrazia diretta del 1850-51 / Magrin, Gabriele. - In: STUDI STORICI. - ISSN 0039-3037. - 4:(2019), pp. 965-992. [10.7375/96522]
Il preludio del dispotismo. Blanc, Proudhon e i progetti di democrazia diretta del 1850-51
Gabriele Magrin
2019-01-01
Abstract
La democrazia diretta sarà «la consacrazione della tirannia della maggioranza» (Louis Blanc), il «preludio del cesarismo» (Pierre-Joseph Proudhon). Nel quadro della composita famiglia socialista, Blanc e Proudhon sono divisi pressoché su tutto nella breve stagione della Seconda Repubblica francese. Hanno però una singolare convergenza di vedute, nell’imminenza del colpo di stato operato da Luigi Napoleone, quando si tratta di contrastare i progetti di riforma improntati ai principi della democrazia diretta, presentati pochi mesi prima da autorevoli esponenti del fronte democratico e socialista – Rittinghausen, Considérant, Ledru-Rollin – come «soluzione» al tradimento del suffragio universale perpetrato dal Parlamento. Nel mettere in guardia contro gli esiti dispotici della democrazia diretta, Blanc e Proudhon ricorrono a strategie argomentative comuni, di grande rilievo teorico: la frammentazione della sovranità; le derive ipermaggioritarie; la semplificazione referendaria. Ci si può domandare allora se il dibattito sul gouvernement direct del 1850-1851 sia un ultimo, estremo sviluppo dell’apprendistato della Repubblica, o se non sia piuttosto uno dei prodromi della stagione cesaristica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.