Il saggio parla di un particolare museo – il MATer – realizzato in un piccolo paese della Sardegna centrale: Mamoiada. In questo centro, così come in tutte le aree dell’osso della penisola italiana, la scomparsa della società pastorale e contadina ha generato un processo di scollamento fra comunità territorio. La realizzazione di questo museo nasce con l’intento di offrire, attraverso la rilettura di alcune orme di pietra depositate nel paesaggio, degli strumenti attraverso cui provare a riannodare questo rapporto. Lo fa producendo nuove forme di narrazione tese a far emergere una inedita visione ‘poetica’ e insieme collettiva di questo particolare patrimonio territoriale. Nel combinare saperi esperti e conoscenze contestuali e attraverso il coinvolgimento interattivo della comunità, il museo viene pensato come un opera in progress interattiva, relazionale e conviviale in cui, grazie all’uso di una prospettiva anacronistica, dei linguaggi artistici e dei dispositivi multimediali, riannodare le diverse temporalità contenute nel territorio e fornire gli strumenti per far si che esso torni ad essere considerato come un ‘ambiente intelligente’ intessuto di affetti, di proiezioni, di concetti e di simboli, che le generazioni vissute prima di noi ci hanno lasciato e di cui oggi dobbiamo reimparare a prenderci cura.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | Orme di pietra nel paesaggio: un museo multimediale e interattivo per riannodare il rapporto tra una comunità e il suo territorio |
Autori: | DECANDIA, Lidia (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Rivista: | |
Abstract: | Il saggio parla di un particolare museo – il MATer – realizzato in un piccolo paese della Sardegna centrale: Mamoiada. In questo centro, così come in tutte le aree dell’osso della penisola italiana, la scomparsa della società pastorale e contadina ha generato un processo di scollamento fra comunità territorio. La realizzazione di questo museo nasce con l’intento di offrire, attraverso la rilettura di alcune orme di pietra depositate nel paesaggio, degli strumenti attraverso cui provare a riannodare questo rapporto. Lo fa producendo nuove forme di narrazione tese a far emergere una inedita visione ‘poetica’ e insieme collettiva di questo particolare patrimonio territoriale. Nel combinare saperi esperti e conoscenze contestuali e attraverso il coinvolgimento interattivo della comunità, il museo viene pensato come un opera in progress interattiva, relazionale e conviviale in cui, grazie all’uso di una prospettiva anacronistica, dei linguaggi artistici e dei dispositivi multimediali, riannodare le diverse temporalità contenute nel territorio e fornire gli strumenti per far si che esso torni ad essere considerato come un ‘ambiente intelligente’ intessuto di affetti, di proiezioni, di concetti e di simboli, che le generazioni vissute prima di noi ci hanno lasciato e di cui oggi dobbiamo reimparare a prenderci cura. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11388/230917 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |