Premesse: Nell’arco degli anni, gli U.S.M.A.F., uffici periferici del Ministero della Salute, hanno diversificato le loro attività di prevenzione e medicina legale rivolgendole non solo ai marittimi ma anche a viaggiatori e ad altri utenti. Obiettivi: Anche alla luce degli obiettivi delineati dal Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 e dal P.S.N. 2006-2008, cap. 5, lo studio intende sia determinare la percezione della problematica fumo in un’utenza costituita prevalentemente da personale marittimo, sia evidenziare un eventuale bisogno formativo per pianificare mirati interventi di educazione sanitaria. Metodologia: L’indagine, condotta tra giugno e dicembre 2005, ha coinvolto gli uffici afferenti all’U.S.M.A.F. di Napoli (Napoli, Salerno, Porto Torres, Cagliari) nell’ambito dei quali è stato distribuito un apposito questionario che ha rilevato alcuni items, tra cui: profilo socio-demografico degli utenti, abitudine al fumo, fumo passivo, stile di vita e vissuto lavorativo, opinioni e conoscenze sul tema specifico. I dati sono stati successivamente archiviati tramite data-base Access® ed elaborati con tabelle Pivot di Excel®. Risultati: Dagli oltre 2.000 questionari elaborati (2097), emerge un campione costituito dal 66,5% di utenti di sesso maschile, classe di età prevalente (52,2%) 25-44 anni, titoli di studio principali media superiore (57,1%) ed inferiore (29,3%), 23,5% di disoccupati e 20,2% di studenti. I fumatori (41,9%) appaiono meno consapevoli rispetto ai non fumatori che possano verificarsi patologie (80,9% vs 94,1%) e morti da fumo passivo (50,1% vs 74,2%) e il 38,2% ammette di fumare in presenza dei familiari. Quest’ultimo dato è confermato dalle risposte dei non fumatori che, convivendo nel 45,7% dei casi con fumatori, lamentano spesso (83,9%) l’esposizione a fumo passivo. Le recenti restrizioni normative inerenti il divieto di fumo risultano disattese nel 25,8% degli ambienti lavorativi chiusi. Conclusioni: I risultati evidenziano la necessità di implementare l’azione educativa sui fumatori, nonché la vigilanza nei luoghi di lavoro, l’accertamento e contestazione delle violazioni.

INDAGINE SULL’ABITUDINE AL FUMO IN UTENTI DELL’U.S.M.A.F / Congiu, M. G.; Azara, A.; Mastromarino, G.; Bianco, Giovanni Francesco; Germoglio, A.; Salzano, A.. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - 39:suppl(2006), pp. 394-394.

INDAGINE SULL’ABITUDINE AL FUMO IN UTENTI DELL’U.S.M.A.F.

CONGIU M. G.;AZARA A.;BIANCO, Giovanni Francesco;
2006-01-01

Abstract

Premesse: Nell’arco degli anni, gli U.S.M.A.F., uffici periferici del Ministero della Salute, hanno diversificato le loro attività di prevenzione e medicina legale rivolgendole non solo ai marittimi ma anche a viaggiatori e ad altri utenti. Obiettivi: Anche alla luce degli obiettivi delineati dal Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 e dal P.S.N. 2006-2008, cap. 5, lo studio intende sia determinare la percezione della problematica fumo in un’utenza costituita prevalentemente da personale marittimo, sia evidenziare un eventuale bisogno formativo per pianificare mirati interventi di educazione sanitaria. Metodologia: L’indagine, condotta tra giugno e dicembre 2005, ha coinvolto gli uffici afferenti all’U.S.M.A.F. di Napoli (Napoli, Salerno, Porto Torres, Cagliari) nell’ambito dei quali è stato distribuito un apposito questionario che ha rilevato alcuni items, tra cui: profilo socio-demografico degli utenti, abitudine al fumo, fumo passivo, stile di vita e vissuto lavorativo, opinioni e conoscenze sul tema specifico. I dati sono stati successivamente archiviati tramite data-base Access® ed elaborati con tabelle Pivot di Excel®. Risultati: Dagli oltre 2.000 questionari elaborati (2097), emerge un campione costituito dal 66,5% di utenti di sesso maschile, classe di età prevalente (52,2%) 25-44 anni, titoli di studio principali media superiore (57,1%) ed inferiore (29,3%), 23,5% di disoccupati e 20,2% di studenti. I fumatori (41,9%) appaiono meno consapevoli rispetto ai non fumatori che possano verificarsi patologie (80,9% vs 94,1%) e morti da fumo passivo (50,1% vs 74,2%) e il 38,2% ammette di fumare in presenza dei familiari. Quest’ultimo dato è confermato dalle risposte dei non fumatori che, convivendo nel 45,7% dei casi con fumatori, lamentano spesso (83,9%) l’esposizione a fumo passivo. Le recenti restrizioni normative inerenti il divieto di fumo risultano disattese nel 25,8% degli ambienti lavorativi chiusi. Conclusioni: I risultati evidenziano la necessità di implementare l’azione educativa sui fumatori, nonché la vigilanza nei luoghi di lavoro, l’accertamento e contestazione delle violazioni.
2006
INDAGINE SULL’ABITUDINE AL FUMO IN UTENTI DELL’U.S.M.A.F / Congiu, M. G.; Azara, A.; Mastromarino, G.; Bianco, Giovanni Francesco; Germoglio, A.; Salzano, A.. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - 39:suppl(2006), pp. 394-394.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/201278
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