Premesse: L’utilizzo delle acque superficiali per la produzione di acque potabili sottende problematiche non solo di ordine tecnico ma anche igienico-sanitario soprattutto inerenti la pericolosità dei sottoprodotti della disinfezione. Obiettivi: Al fine di contenere l’elevato tenore di cloriti (che si generano utilizzando il solo biossido di cloro) entro i valori di parametro ammessi (800 µg/l e, dal 26.12.2006, 200 µg/l) si è valutato l’impiego, nella realtà locale, di un disinfettante come la monoclorammina, già utilizzato in altri contesti per la sua elevata stabilità lungo le reti di distribuzione e la ridotta induzione di THMs. Materiali e metodi: L’indagine è stata condotta in un impianto di potabilizzazione della Sardegna centro-occidentale e nel relativo acquedotto, effettuando controlli lungo 10 punti della rete di distribuzione. Preliminarmente si è proceduto ad ottimizzare il dosaggio da impiegare per garantire, a fine rete, valori di cloroammina prossimi ad 1 mg/l; successivamente, si è potuto ridurre la concentrazione del biossido di cloro ai valori necessari per garantire la disinfezione primaria in impianto, demandando alla sola cloroammina la clorocopertura in rete. Dei numerosi parametri rilevati alcuni, sia microbiologici che chimici, sono stati valutati quali indicatori dell’efficacia ed efficienza del trattamento. Risultati: Il tenore di THMs è risultato sempre molto contenuto con valori medi di 2 ppb. Relativamente ai cloriti, rispetto alla disinfezione con il solo biossido, si rileva una riduzione del 72,2%, con concentrazioni medie inferiori ai 500 µg/l, ampiamente comprese entro i valori di parametro. L’assenza di indicatori di inquinamento e di cariche batteriche totali prossime allo 0 evidenzia un’elevata efficacia della disinfezione. Conclusioni: Tali risultati, seppur preliminari, sono molto incoraggianti sia per le ridotte concentrazioni di by-products sia degli altri parametri indicatori del buon funzionamento dell’impianto (ammoniaca, nitrati, nitriti) tutti compresi entro i valori di parametro e sono indicativi di un’ulteriore ottimizzazione del processo.
RIDUZIONE DEI BY-PRODUCTS NELLE ACQUE POTABILI: PRIMI RISULTATI DELL’IMPIEGO DELLA CLOROAMMINA / Azara, A.; Piana, A.; Mura, I.; Ciappeddu, P. L.; Deidda, A.; Maida, G.; Muresu, E.. - In: PANORAMA DELLA SANITÀ. - ISSN 1827-8140. - 39:suppl(2006), pp. 420-420.
RIDUZIONE DEI BY-PRODUCTS NELLE ACQUE POTABILI: PRIMI RISULTATI DELL’IMPIEGO DELLA CLOROAMMINA
Azara A.;Piana A.;Mura I.;Ciappeddu P. L.;Muresu E.
2006-01-01
Abstract
Premesse: L’utilizzo delle acque superficiali per la produzione di acque potabili sottende problematiche non solo di ordine tecnico ma anche igienico-sanitario soprattutto inerenti la pericolosità dei sottoprodotti della disinfezione. Obiettivi: Al fine di contenere l’elevato tenore di cloriti (che si generano utilizzando il solo biossido di cloro) entro i valori di parametro ammessi (800 µg/l e, dal 26.12.2006, 200 µg/l) si è valutato l’impiego, nella realtà locale, di un disinfettante come la monoclorammina, già utilizzato in altri contesti per la sua elevata stabilità lungo le reti di distribuzione e la ridotta induzione di THMs. Materiali e metodi: L’indagine è stata condotta in un impianto di potabilizzazione della Sardegna centro-occidentale e nel relativo acquedotto, effettuando controlli lungo 10 punti della rete di distribuzione. Preliminarmente si è proceduto ad ottimizzare il dosaggio da impiegare per garantire, a fine rete, valori di cloroammina prossimi ad 1 mg/l; successivamente, si è potuto ridurre la concentrazione del biossido di cloro ai valori necessari per garantire la disinfezione primaria in impianto, demandando alla sola cloroammina la clorocopertura in rete. Dei numerosi parametri rilevati alcuni, sia microbiologici che chimici, sono stati valutati quali indicatori dell’efficacia ed efficienza del trattamento. Risultati: Il tenore di THMs è risultato sempre molto contenuto con valori medi di 2 ppb. Relativamente ai cloriti, rispetto alla disinfezione con il solo biossido, si rileva una riduzione del 72,2%, con concentrazioni medie inferiori ai 500 µg/l, ampiamente comprese entro i valori di parametro. L’assenza di indicatori di inquinamento e di cariche batteriche totali prossime allo 0 evidenzia un’elevata efficacia della disinfezione. Conclusioni: Tali risultati, seppur preliminari, sono molto incoraggianti sia per le ridotte concentrazioni di by-products sia degli altri parametri indicatori del buon funzionamento dell’impianto (ammoniaca, nitrati, nitriti) tutti compresi entro i valori di parametro e sono indicativi di un’ulteriore ottimizzazione del processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.