Il rinvenimento nei fondali del porto di Olbia (Sardegna) di un frammento di Keay 55, prodotta in Africa probabilmente a Neapolis, con graffito a crudo il nome Pitinnus, impone di rivedere la cronologia dell'abbandono del porto di Olbia, che si supponeva avvenuto in seguito a un'incursione dei Vandali nella seconda metà del V secolo e che ora dobbiamo pensare ancora frequentato fra 525-550 d.C.. L'antroponimo Pitinnus, di presumibile origine berbera, derivato dall'aggettivo pitinnus, variazione del post-classico pisinnus con contaminazione da pusillus e parvus, è attestato per la prima volta e apparteneva non tanto al produttore o al trasportatore del contenitore ma al produttore della merce, probabilmente garum, destinata forse al porto di Marsiglia.
Un’iscrizione inedita su anfora Keay 55 dal porto di Olbia (Sardegna nord-orientale) / Ibba, Antonio; Nervi, Cristina. - In: INSTRUMENTUM. - ISSN 1680-0443. - 45:(2017), pp. 22-26.
Un’iscrizione inedita su anfora Keay 55 dal porto di Olbia (Sardegna nord-orientale)
Antonio Ibba
Writing – Original Draft Preparation
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2017-01-01
Abstract
Il rinvenimento nei fondali del porto di Olbia (Sardegna) di un frammento di Keay 55, prodotta in Africa probabilmente a Neapolis, con graffito a crudo il nome Pitinnus, impone di rivedere la cronologia dell'abbandono del porto di Olbia, che si supponeva avvenuto in seguito a un'incursione dei Vandali nella seconda metà del V secolo e che ora dobbiamo pensare ancora frequentato fra 525-550 d.C.. L'antroponimo Pitinnus, di presumibile origine berbera, derivato dall'aggettivo pitinnus, variazione del post-classico pisinnus con contaminazione da pusillus e parvus, è attestato per la prima volta e apparteneva non tanto al produttore o al trasportatore del contenitore ma al produttore della merce, probabilmente garum, destinata forse al porto di Marsiglia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.