Nella disciplina della responsabilità civile, lo stato di necessità privatistico di cui all’art. 2045 c.c. è finalizzato ad esimere dall’obbligo di risarcire il danno chi compie un fatto astrattamente illecito al fine di salvaguardare i proprî o gli altrui diritti della persona, mediante la sostituzione della riparazione risarcitoria con il pagamento di un’equa indennità. La natura giuridica del fatto necessitato è articolabile a seconda del rango in cui si collocano i beni giuridici in conflitto. Pertanto, qualora la salvaguardia di un diritto della personalità esiga il sacrificio di diritti patrimoniali, ben si potrà discorrere di espropriazione per motivi di utilità privata, mentre se collidono due diritti della persona omogenei, l’ordinamento si limita ad intervenire ex post, per riequilibrare le posizioni distorte dall’atto necessitato; infine, se gli attributi della personalità si collocano a differenti livelli, è giustificato il sacrificio del diritto “inferiore”, cui corrisponde l’obbligo della compensazione indennitaria. Un rinnovato vigore applicativo dell’art. 2045 c.c. può discendere dalla sua applicazione all’illecito degli enti collettivi, il che consente, specie nel rapporto con la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, di riguardare la commissione del suddetto illecito anche nell’ottica del comportamento necessitato.

Profili critici dello stato di necessità nel diritto privato / Nonne, Luigi. - In: RIVISTA DI DIRITTO CIVILE. - ISSN 0035-6093. - 3(2017), pp. 582-607.

Profili critici dello stato di necessità nel diritto privato

NONNE, Luigi
2017-01-01

Abstract

Nella disciplina della responsabilità civile, lo stato di necessità privatistico di cui all’art. 2045 c.c. è finalizzato ad esimere dall’obbligo di risarcire il danno chi compie un fatto astrattamente illecito al fine di salvaguardare i proprî o gli altrui diritti della persona, mediante la sostituzione della riparazione risarcitoria con il pagamento di un’equa indennità. La natura giuridica del fatto necessitato è articolabile a seconda del rango in cui si collocano i beni giuridici in conflitto. Pertanto, qualora la salvaguardia di un diritto della personalità esiga il sacrificio di diritti patrimoniali, ben si potrà discorrere di espropriazione per motivi di utilità privata, mentre se collidono due diritti della persona omogenei, l’ordinamento si limita ad intervenire ex post, per riequilibrare le posizioni distorte dall’atto necessitato; infine, se gli attributi della personalità si collocano a differenti livelli, è giustificato il sacrificio del diritto “inferiore”, cui corrisponde l’obbligo della compensazione indennitaria. Un rinnovato vigore applicativo dell’art. 2045 c.c. può discendere dalla sua applicazione all’illecito degli enti collettivi, il che consente, specie nel rapporto con la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, di riguardare la commissione del suddetto illecito anche nell’ottica del comportamento necessitato.
2017
Profili critici dello stato di necessità nel diritto privato / Nonne, Luigi. - In: RIVISTA DI DIRITTO CIVILE. - ISSN 0035-6093. - 3(2017), pp. 582-607.
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