La ricerca studia l'immagine corporea e l'atteggiamento verso il cibo e l'attività sportiva nei bambini fra i 6 e gli 11 anni. Lo studio è stato condotto mediante questionari, distribuiti con la collaborazione degli insegnanti nelle cinque classi di scuola elementare (n = 165). Mediante l'uso di vignette i bambini rispondevano a 5 domande su come percepivano il proprio corpo in termini di grasso-magro, il loro rapporto con il cibo e con l'attività sportiva; quesiti analoghi erano riformulati e posti ai rispettivi genitori. Le risposte dei bambini vengono messe a confronto con quelle date dai genitori e con un criterio oggettivo quale il BMI (Body Mass Index) ricavato da peso e altezza. I risultati mostrano innanzitutto che la percezione che i bambini hanno di se stessi corrisponde solo in parte alla realtà e risente sin a partire dai 10-11 anni dell'influsso degli stereotipi correnti, ideali di snellezza per le femmine e più ambigui fra snellezza e robustezza ma più precoci nei maschi. Inoltre, l'immagine corporea di sé, e non la reale categoria ponderale, influenza sia le abitudini alimentari che le attività ludico-sportive.
I bambini ed il proprio corpo: come si vedono loro e come li vedono i genitori / Monaci, M. G.; Nuvoli, Gianfranco. - In: PSICOLOGIA CLINICA DELLO SVILUPPO. - ISSN 1824-078X. - 6:2(2002), pp. 277-299.
I bambini ed il proprio corpo: come si vedono loro e come li vedono i genitori
NUVOLI, Gianfranco
2002-01-01
Abstract
La ricerca studia l'immagine corporea e l'atteggiamento verso il cibo e l'attività sportiva nei bambini fra i 6 e gli 11 anni. Lo studio è stato condotto mediante questionari, distribuiti con la collaborazione degli insegnanti nelle cinque classi di scuola elementare (n = 165). Mediante l'uso di vignette i bambini rispondevano a 5 domande su come percepivano il proprio corpo in termini di grasso-magro, il loro rapporto con il cibo e con l'attività sportiva; quesiti analoghi erano riformulati e posti ai rispettivi genitori. Le risposte dei bambini vengono messe a confronto con quelle date dai genitori e con un criterio oggettivo quale il BMI (Body Mass Index) ricavato da peso e altezza. I risultati mostrano innanzitutto che la percezione che i bambini hanno di se stessi corrisponde solo in parte alla realtà e risente sin a partire dai 10-11 anni dell'influsso degli stereotipi correnti, ideali di snellezza per le femmine e più ambigui fra snellezza e robustezza ma più precoci nei maschi. Inoltre, l'immagine corporea di sé, e non la reale categoria ponderale, influenza sia le abitudini alimentari che le attività ludico-sportive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.