Il tema dell'accettazione delle fondazioni pie non autonome è qui sviluppato nelle sue varie implicazioni a partire dalla loro definizione ricostruita sulla base dei materiali archivistici conservati presso l'Archivio Segreto Vaticano. Proprio da questa ricostruzione emergono coincidenze tra le norme vigenti ed alcune proposte avanzate durante il processo di codificazione del 1917 e tra queste va segnalata la stessa distinzione tra pie fondazioni autonome e non autonome. Sulla base delle norme del Codice del 1983 è stato delineato l'ambito del diritto particolare i requisiti e la forma dell'accettazione. Quanto alla forma delle disposizioni pie si è posto in evidenza che vi sono forme nuove per realizzare uno scopo pio. Dinanzi a queste la Chiesa apprezza, e certamente a ragione, con maggiore favore che si seguano nelle disposizioni pie le forme tipiche. Allo stesso tempo non si può ignorare che talvolta è assai difficile uniformarsi ad esse ed il tali casi è necessario utilizza le forme "nuove" ponendo in essere strumenti giuridici correttamente redatti in modo da evitare possibili controversie tra fedele e comunità ecclesiale.

Accettazione delle fondazioni pie non autonome:aspetti giuridici / Falchi, Francesco. - In: IUS ECCLESIAE. - ISSN 1120-6462. - XXI, n.2:(2009), pp. 311-331.

Accettazione delle fondazioni pie non autonome:aspetti giuridici

FALCHI, Francesco
2009-01-01

Abstract

Il tema dell'accettazione delle fondazioni pie non autonome è qui sviluppato nelle sue varie implicazioni a partire dalla loro definizione ricostruita sulla base dei materiali archivistici conservati presso l'Archivio Segreto Vaticano. Proprio da questa ricostruzione emergono coincidenze tra le norme vigenti ed alcune proposte avanzate durante il processo di codificazione del 1917 e tra queste va segnalata la stessa distinzione tra pie fondazioni autonome e non autonome. Sulla base delle norme del Codice del 1983 è stato delineato l'ambito del diritto particolare i requisiti e la forma dell'accettazione. Quanto alla forma delle disposizioni pie si è posto in evidenza che vi sono forme nuove per realizzare uno scopo pio. Dinanzi a queste la Chiesa apprezza, e certamente a ragione, con maggiore favore che si seguano nelle disposizioni pie le forme tipiche. Allo stesso tempo non si può ignorare che talvolta è assai difficile uniformarsi ad esse ed il tali casi è necessario utilizza le forme "nuove" ponendo in essere strumenti giuridici correttamente redatti in modo da evitare possibili controversie tra fedele e comunità ecclesiale.
2009
Accettazione delle fondazioni pie non autonome:aspetti giuridici / Falchi, Francesco. - In: IUS ECCLESIAE. - ISSN 1120-6462. - XXI, n.2:(2009), pp. 311-331.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/140586
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