Nell’antichità la Sardegna era definita anche quale l’isola dalle vene d’argento, per rimarcare come il suo sottosuolo fosse ricco di minerali del prezioso metallo. Fu proprio per queste caratteristiche legate all’estrazione delle sue risorse minerarie che la Sardegna fu fin dall’estrema antichità una delle mete privilegiate dei traffici commerciali del Mediterraneo occidentale. Oltre all’ossidiana, utilizzata fin dal Neolitico, occorre ricordare anche il ferro, il rame e lo stagno. Contrariamente a quanto si crede, rari, sono i giacimenti di rame, né manca lo stagno. Ulteriori risorse minerarie furono l’ antimonio, usato per la produzione della porpora, e il manganese, importante nella realizzazione del vetro. In conclusione, mentre per il Vicino Oriente il metallo di riferimento era costituito dall’argento, per quel che riguarda la Sardegna, il metallo tesaurizzato era invece il rame. Ciò spiega perché Cartagine, una volta padrona della Sardegna, non abbia mai coniato nell’isola monete d’argento, che in Sicilia invece costituivano la base della politica economica.

Miniere e metalli nella Sardegna fenicia e punica / Bartoloni, Piero. - In: SARDINIA, CORSICA ET BALEARES ANTIQUAE. - ISSN 1724-6148. - VII:(2009), pp. 11-18.

Miniere e metalli nella Sardegna fenicia e punica

BARTOLONI, Piero
2009-01-01

Abstract

Nell’antichità la Sardegna era definita anche quale l’isola dalle vene d’argento, per rimarcare come il suo sottosuolo fosse ricco di minerali del prezioso metallo. Fu proprio per queste caratteristiche legate all’estrazione delle sue risorse minerarie che la Sardegna fu fin dall’estrema antichità una delle mete privilegiate dei traffici commerciali del Mediterraneo occidentale. Oltre all’ossidiana, utilizzata fin dal Neolitico, occorre ricordare anche il ferro, il rame e lo stagno. Contrariamente a quanto si crede, rari, sono i giacimenti di rame, né manca lo stagno. Ulteriori risorse minerarie furono l’ antimonio, usato per la produzione della porpora, e il manganese, importante nella realizzazione del vetro. In conclusione, mentre per il Vicino Oriente il metallo di riferimento era costituito dall’argento, per quel che riguarda la Sardegna, il metallo tesaurizzato era invece il rame. Ciò spiega perché Cartagine, una volta padrona della Sardegna, non abbia mai coniato nell’isola monete d’argento, che in Sicilia invece costituivano la base della politica economica.
2009
Miniere e metalli nella Sardegna fenicia e punica / Bartoloni, Piero. - In: SARDINIA, CORSICA ET BALEARES ANTIQUAE. - ISSN 1724-6148. - VII:(2009), pp. 11-18.
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