Tomb 3 of Iloi. The stratigraphic investigation of Tomb 3 at Iloi is part of the multi-disciplinary research Progetto Iloi, coordinated and directed by prof. Giuseppa Tanda of the University of Sassari over several years. The results are being published in eight volumes, of which this monograph is the sixth. The necropolis, known as Ispiluncas was published under the same name in the first volume of the Progetto Iloi. The cemetery consists of 33 “domus de janas” and it lies on the southern slope of the plateau of Sedilo. Nuraghe Iloi and two Giants tombs stand a few hundred metres away from the hypogea above the highland. The survey and excavation of the external area identified at least three other tombs close to “domus de janas” 3. The study of “domus” 3 has been addressed through a multidisciplinary approach. The archaeological investigation was supported by research carried out in other disciplines, such as geomorphology, lithology, pedology, petrology, palaeo-anthropology, archaeo-zoology and archaeo-botany. Palaeo-environmental studies were published by Rita Melis in vol. 3 of the series. In addition, C14 and DNA analyses have been carried out, but unfortunately they were unsuccessful due to the small dimensions and poor condition of the samples. Stratigraphic data and analysis of materials have enabled the reconstruction of the stratigraphy of the hypogeum. It was excavated dug in the late Neolithic, and was subsequently reused in the middle - advanced Eneolithic (Monte Claro), in the late Eneolithic (Bell Beaker), in the early and middle Bronze Age and latterly in the Middle Ages. The discovery of a well preserved Bell Beaker context, which is datable to the last phase of Atzeni, is extremely interesting.

L’indagine stratigrafica della tomba n. 3 di Iloi si inserisce nell’ambito della ricerca pluriennale e multidisciplinare Progetto Iloi, coordinato e diretto dalla prof. Giuseppa Tanda dell’Università degli Studi di Sassari. I risultati del lavoro sono in corso di pubblicazione in otto volumi, di cui la presente monografia costituisce il sesto. La necropoli è nota con il nome di Ispiluncas e con tale denominazione è stata pubblicata nel primo volume del Progetto Iloi. Con le sue 33 domus si sviluppa lungo il costone meridionale dell’altopiano di Sedilo, al di sopra del quale, a poche centinaia di metri dall’area ipogeica sorgono il nuraghe di Iloi e due tombe di giganti. La ricognizione e l’intervento di scavo dell’area esterna hanno portato all’individuazione di almeno altre tre tombe nelle immediate vicinanze della domus 3. L’intervento nella domus 3 è stato affrontato con un metodo pluridisciplinare, in cui l’indagine archeologica è stata affiancata da ricerche portate avanti nell’ambito di altri settori disciplinari, geomorfologia, litologia, pedologia, petrografia, paleoantropologia, archeozoologia, archeobotanica. Gli studi sulla ricostruzione del paleoambiente sono stati pubblicati da Rita Melis nel vol. 3 della seie. Ai diversi tipi di analisi elencati si aggiungono quelle al C14 e quelle del DNA, che sfortunatamente non hanno dato risultati a causa dell’esiguità e dello stato dei campioni. I dati stratigrafici e l’analisi dei materiali hanno consentito di ricostruire la sequenza di frequentazione dell’ipogeo, scavato nel Neolitico finale e riutilizzato nell’Eneolitico medio-evoluto (Monte Claro), finale (Campaniforme), nel Bronzo antico e medio e nell’Alto Medioevo. Di particolare rilievo il ritrovamento di un contesto campaniforme ben conservato, che si inquadra nell’ambito della fase recente dell’Atzeni.

La tomba n. 3 di Iloi. Sedilo 6 / Melis, Maria Grazia. - (1998), pp. 1-189.

La tomba n. 3 di Iloi. Sedilo 6

MELIS, Maria Grazia
1998-01-01

Abstract

Tomb 3 of Iloi. The stratigraphic investigation of Tomb 3 at Iloi is part of the multi-disciplinary research Progetto Iloi, coordinated and directed by prof. Giuseppa Tanda of the University of Sassari over several years. The results are being published in eight volumes, of which this monograph is the sixth. The necropolis, known as Ispiluncas was published under the same name in the first volume of the Progetto Iloi. The cemetery consists of 33 “domus de janas” and it lies on the southern slope of the plateau of Sedilo. Nuraghe Iloi and two Giants tombs stand a few hundred metres away from the hypogea above the highland. The survey and excavation of the external area identified at least three other tombs close to “domus de janas” 3. The study of “domus” 3 has been addressed through a multidisciplinary approach. The archaeological investigation was supported by research carried out in other disciplines, such as geomorphology, lithology, pedology, petrology, palaeo-anthropology, archaeo-zoology and archaeo-botany. Palaeo-environmental studies were published by Rita Melis in vol. 3 of the series. In addition, C14 and DNA analyses have been carried out, but unfortunately they were unsuccessful due to the small dimensions and poor condition of the samples. Stratigraphic data and analysis of materials have enabled the reconstruction of the stratigraphy of the hypogeum. It was excavated dug in the late Neolithic, and was subsequently reused in the middle - advanced Eneolithic (Monte Claro), in the late Eneolithic (Bell Beaker), in the early and middle Bronze Age and latterly in the Middle Ages. The discovery of a well preserved Bell Beaker context, which is datable to the last phase of Atzeni, is extremely interesting.
1998
978-88-88915-61-6
L’indagine stratigrafica della tomba n. 3 di Iloi si inserisce nell’ambito della ricerca pluriennale e multidisciplinare Progetto Iloi, coordinato e diretto dalla prof. Giuseppa Tanda dell’Università degli Studi di Sassari. I risultati del lavoro sono in corso di pubblicazione in otto volumi, di cui la presente monografia costituisce il sesto. La necropoli è nota con il nome di Ispiluncas e con tale denominazione è stata pubblicata nel primo volume del Progetto Iloi. Con le sue 33 domus si sviluppa lungo il costone meridionale dell’altopiano di Sedilo, al di sopra del quale, a poche centinaia di metri dall’area ipogeica sorgono il nuraghe di Iloi e due tombe di giganti. La ricognizione e l’intervento di scavo dell’area esterna hanno portato all’individuazione di almeno altre tre tombe nelle immediate vicinanze della domus 3. L’intervento nella domus 3 è stato affrontato con un metodo pluridisciplinare, in cui l’indagine archeologica è stata affiancata da ricerche portate avanti nell’ambito di altri settori disciplinari, geomorfologia, litologia, pedologia, petrografia, paleoantropologia, archeozoologia, archeobotanica. Gli studi sulla ricostruzione del paleoambiente sono stati pubblicati da Rita Melis nel vol. 3 della seie. Ai diversi tipi di analisi elencati si aggiungono quelle al C14 e quelle del DNA, che sfortunatamente non hanno dato risultati a causa dell’esiguità e dello stato dei campioni. I dati stratigrafici e l’analisi dei materiali hanno consentito di ricostruire la sequenza di frequentazione dell’ipogeo, scavato nel Neolitico finale e riutilizzato nell’Eneolitico medio-evoluto (Monte Claro), finale (Campaniforme), nel Bronzo antico e medio e nell’Alto Medioevo. Di particolare rilievo il ritrovamento di un contesto campaniforme ben conservato, che si inquadra nell’ambito della fase recente dell’Atzeni.
La tomba n. 3 di Iloi. Sedilo 6 / Melis, Maria Grazia. - (1998), pp. 1-189.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/56728
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact