The cork oak shows a good resistance to fire events due to the properties of its bark and a high capacity to resprout after intense fire events from basal suckers. Two experimental trials aiming to evaluate post fire recovery techniques enclosing the influence of the grazing disturbance were conducted in Sardinia. In the first trial, where the experimental activities started in the 1985 in northern hills of Sardinia, a traditional coppicing of severe damaged cork oak trees was compared with the branch pruning.. The coppicing, suggested when high damage levels due to the fire occur, showed a percentage of recovered plants higher than 95%. The early sucker thinning did not produce any significant advantage. The branch pruning showed lower percentages of living trees, going from 20% to 77% in relation to the number of the bark stripping the plants have before the fire. The second case study (Sardinia, central hills) was mainly addressed to the evaluation of the grazing effects after fire. As in the first case, the fire event occurred two years after the bark stripping. The results reveal that the intense grazing after fire causes the death of all coppiced trees. On the other hand, almost all plants recovered after the fire in not grazed plots. The trials showed that a preliminary evaluation of the degree of the trees damage due to the fire is necessary before to apply any recovery technique. Finally, the results give useful information for the management of cork oak stands after fire events, a very common situation in the Mediterranean areas where cork oak is diffuse.

In due esperienze di lungo termine si sono confrontate in Sardegna differenti tecniche di recupero post-incendio di popolamenti di quercia da sughero, anche in funzione della presenza di animali al pascolo. Nel primo caso (Nord Sardegna, recupero avviato nel 1985) lo studio ha confrontato la tradizionale ceduazione al piede delle piante gravemente danneggiate dal fuoco con il raccorciamento delle branche principali (capitozzatura) e monitorato il successivo accrescimento dei polloni, sottoposti o no, al precoce diradamento tradizionalmente eseguito. I risultati hanno evidenziato che il tipo e l’entità della tecnica di recupero deve tener conto della gravità del danno apportato dal fuoco alle piante. Solo i soprassuoli gravemente danneggiati necessitano di ceduazione al piede, garantendo una vitalità superiore al 95%. Il diradamento precoce dei numerosi polloni emessi dalle ceppaie si è rivelato di scarsa utilità, poiché non incrementa né lo sviluppo longitudinale e radiale del pollone, né, di conseguenza, la copertura del suolo da parte della chioma e la superficie generatrice del sughero. La seconda esperienza (Sardegna centrale, recupero avviato nel 1999) ha evidenziato che il pascolamento continuo con carico alto è incompatibile con lo sviluppo del ceduo derivante dalla capitozzatura poiché nessun pollone si sottraeva al morso del bestiame. Nelle parcelle protette dal pascolamento con gabbie metalliche, ceduate o lasciate a libera evoluzione, il recupero delle piante è stato pressoché totale sia in termini di vitalità sia di sviluppo nei confronti della porzione di sughereta non percorsa dal fuoco. Lo studio permette di giungere a conclusioni trasmissibili, con la dovuta cautela, al settore operativo definendo con maggior dettaglio le fasi del recovering di sugherete specializzate percorse dal fuoco.

Long-term researches on post fire recovery techniques of cork oak stands / Sirca, Costantino Battista; Filigheddu, Maria Rosaria; Zucca, Gm; Cillara, M; Bacciu, A; Bosu, S; Dettori, Sandro. - 1:(2015), pp. 491-496. (Intervento presentato al convegno Second International Congress of Silviculture tenutosi a Firenze nel 26-29 novembre 2014) [http://dx.doi.org/10.4129/2cis-cs-lon].

Long-term researches on post fire recovery techniques of cork oak stands

SIRCA, Costantino Battista;FILIGHEDDU, Maria Rosaria;Cillara M;DETTORI, Sandro
2015-01-01

Abstract

The cork oak shows a good resistance to fire events due to the properties of its bark and a high capacity to resprout after intense fire events from basal suckers. Two experimental trials aiming to evaluate post fire recovery techniques enclosing the influence of the grazing disturbance were conducted in Sardinia. In the first trial, where the experimental activities started in the 1985 in northern hills of Sardinia, a traditional coppicing of severe damaged cork oak trees was compared with the branch pruning.. The coppicing, suggested when high damage levels due to the fire occur, showed a percentage of recovered plants higher than 95%. The early sucker thinning did not produce any significant advantage. The branch pruning showed lower percentages of living trees, going from 20% to 77% in relation to the number of the bark stripping the plants have before the fire. The second case study (Sardinia, central hills) was mainly addressed to the evaluation of the grazing effects after fire. As in the first case, the fire event occurred two years after the bark stripping. The results reveal that the intense grazing after fire causes the death of all coppiced trees. On the other hand, almost all plants recovered after the fire in not grazed plots. The trials showed that a preliminary evaluation of the degree of the trees damage due to the fire is necessary before to apply any recovery technique. Finally, the results give useful information for the management of cork oak stands after fire events, a very common situation in the Mediterranean areas where cork oak is diffuse.
2015
978-88-87553-21-5
In due esperienze di lungo termine si sono confrontate in Sardegna differenti tecniche di recupero post-incendio di popolamenti di quercia da sughero, anche in funzione della presenza di animali al pascolo. Nel primo caso (Nord Sardegna, recupero avviato nel 1985) lo studio ha confrontato la tradizionale ceduazione al piede delle piante gravemente danneggiate dal fuoco con il raccorciamento delle branche principali (capitozzatura) e monitorato il successivo accrescimento dei polloni, sottoposti o no, al precoce diradamento tradizionalmente eseguito. I risultati hanno evidenziato che il tipo e l’entità della tecnica di recupero deve tener conto della gravità del danno apportato dal fuoco alle piante. Solo i soprassuoli gravemente danneggiati necessitano di ceduazione al piede, garantendo una vitalità superiore al 95%. Il diradamento precoce dei numerosi polloni emessi dalle ceppaie si è rivelato di scarsa utilità, poiché non incrementa né lo sviluppo longitudinale e radiale del pollone, né, di conseguenza, la copertura del suolo da parte della chioma e la superficie generatrice del sughero. La seconda esperienza (Sardegna centrale, recupero avviato nel 1999) ha evidenziato che il pascolamento continuo con carico alto è incompatibile con lo sviluppo del ceduo derivante dalla capitozzatura poiché nessun pollone si sottraeva al morso del bestiame. Nelle parcelle protette dal pascolamento con gabbie metalliche, ceduate o lasciate a libera evoluzione, il recupero delle piante è stato pressoché totale sia in termini di vitalità sia di sviluppo nei confronti della porzione di sughereta non percorsa dal fuoco. Lo studio permette di giungere a conclusioni trasmissibili, con la dovuta cautela, al settore operativo definendo con maggior dettaglio le fasi del recovering di sugherete specializzate percorse dal fuoco.
Long-term researches on post fire recovery techniques of cork oak stands / Sirca, Costantino Battista; Filigheddu, Maria Rosaria; Zucca, Gm; Cillara, M; Bacciu, A; Bosu, S; Dettori, Sandro. - 1:(2015), pp. 491-496. (Intervento presentato al convegno Second International Congress of Silviculture tenutosi a Firenze nel 26-29 novembre 2014) [http://dx.doi.org/10.4129/2cis-cs-lon].
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