OBIETTIVI: Le più recenti linee guida sulla qualità delle acque potabili, stilate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ne delineano una più moderna impostazione che adotta un sistema globale di gestione del rischio esteso all’intera filiera idrica attraverso il modello dei “Water Safety Plans” (WSP). In una regione caratterizzata dall’elevato utilizzo di acque superficiali (spesso di scadente qualità) per la produzione di acque potabili, l’Istituto di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Sassari, con la collaborazione del SIAN della ASL di Sanluri e dell’ente gestore della risorsa idrica ha intrapreso uno studio volto all’applicazione sperimentale di tale modello in una rete di distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano della Sardegna centro meridionale. MATERIALI: Lo studio è stato condotto in uno schema acquedottistico di circa 120 Km che serve 4 comuni per un’utenza complessiva di 35.730 abitanti attraverso la valutazione della qualità dell’acqua in distribuzione nel triennio 2006-2008 e l’applicazione di un piano di sicurezza e codifica di procedure per la gestione delle emergenze idriche, nonché suggerimenti per la divulgazione di informazioni sulla qualità dell’acqua destinata agli utenti. RIASSUNTO: L’acqua distribuita in rete ha presentato un occasionale riscontro di non conformità per i parametri Coliformi a 37°C ed Escherichia coli. Il piano di sicurezza idrica applicato al contesto territoriale è stato strutturato perseguendo le seguenti finalità: - valutazione dei rischi e costruzione di un diagramma di flusso delle fasi di distribuzione; - valutazione del rischio associato ad ogni fase del processo; - determinazione delle misure di controllo dei rischi; - scelta dei parametri di controllo operativo; - fissazione di limiti operativi e critici; - definizione di un sistema di sorveglianza delle misure di controllo dei rischi; - convalida del piano; È stato, inoltre, stilato un piano per le emergenze idriche. Infine, oltre alle procedure di rapida comunicazione in caso di incidenti, la strategia comunicativa predisposta prevede la compilazione di una “carta dei servizi” che fornisce una descrizione, semplice e accessibile all’utenza, delle procedure operative messe in atto per garantire la qualità dell’acqua distribuita. CONCLUSIONI: L’applicazione del WSP ha permesso non solo di disporre di uno strumento versatile volto alla tutela dell’acqua destinata al consumo umano, ma anche di implementare l’integrazione tra le istituzioni coinvolte a vario titolo nella gestione della risorsa idrica. Tuttavia, l’assenza del riscontro di significativi “fuori norma” nel periodo di osservazione non ha ancora reso possibile la verifica delle procedure di convalida del piano.

APPLICAZIONE DEL WATER SAFETY PLAN IN UNA RETE DI DISTRIBUZIONE DI ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO / Azara, Antonio Alfredo; Dettori, Marco; Piras, L; Piana, Andrea Fausto; Cadau, R; Maida, A.. - (2009), pp. 463-463. (Intervento presentato al convegno . XI Conferenza Nazionale di Sanità pubblica: Prevenzione e Sanità Pubblica. Modelli organizzativi e buone pratiche tenutosi a Napoli nel 15-17 ottobre 2009).

APPLICAZIONE DEL WATER SAFETY PLAN IN UNA RETE DI DISTRIBUZIONE DI ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO

AZARA, Antonio Alfredo;PIANA, Andrea Fausto;
2009-01-01

Abstract

OBIETTIVI: Le più recenti linee guida sulla qualità delle acque potabili, stilate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ne delineano una più moderna impostazione che adotta un sistema globale di gestione del rischio esteso all’intera filiera idrica attraverso il modello dei “Water Safety Plans” (WSP). In una regione caratterizzata dall’elevato utilizzo di acque superficiali (spesso di scadente qualità) per la produzione di acque potabili, l’Istituto di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Sassari, con la collaborazione del SIAN della ASL di Sanluri e dell’ente gestore della risorsa idrica ha intrapreso uno studio volto all’applicazione sperimentale di tale modello in una rete di distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano della Sardegna centro meridionale. MATERIALI: Lo studio è stato condotto in uno schema acquedottistico di circa 120 Km che serve 4 comuni per un’utenza complessiva di 35.730 abitanti attraverso la valutazione della qualità dell’acqua in distribuzione nel triennio 2006-2008 e l’applicazione di un piano di sicurezza e codifica di procedure per la gestione delle emergenze idriche, nonché suggerimenti per la divulgazione di informazioni sulla qualità dell’acqua destinata agli utenti. RIASSUNTO: L’acqua distribuita in rete ha presentato un occasionale riscontro di non conformità per i parametri Coliformi a 37°C ed Escherichia coli. Il piano di sicurezza idrica applicato al contesto territoriale è stato strutturato perseguendo le seguenti finalità: - valutazione dei rischi e costruzione di un diagramma di flusso delle fasi di distribuzione; - valutazione del rischio associato ad ogni fase del processo; - determinazione delle misure di controllo dei rischi; - scelta dei parametri di controllo operativo; - fissazione di limiti operativi e critici; - definizione di un sistema di sorveglianza delle misure di controllo dei rischi; - convalida del piano; È stato, inoltre, stilato un piano per le emergenze idriche. Infine, oltre alle procedure di rapida comunicazione in caso di incidenti, la strategia comunicativa predisposta prevede la compilazione di una “carta dei servizi” che fornisce una descrizione, semplice e accessibile all’utenza, delle procedure operative messe in atto per garantire la qualità dell’acqua distribuita. CONCLUSIONI: L’applicazione del WSP ha permesso non solo di disporre di uno strumento versatile volto alla tutela dell’acqua destinata al consumo umano, ma anche di implementare l’integrazione tra le istituzioni coinvolte a vario titolo nella gestione della risorsa idrica. Tuttavia, l’assenza del riscontro di significativi “fuori norma” nel periodo di osservazione non ha ancora reso possibile la verifica delle procedure di convalida del piano.
2009
APPLICAZIONE DEL WATER SAFETY PLAN IN UNA RETE DI DISTRIBUZIONE DI ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO / Azara, Antonio Alfredo; Dettori, Marco; Piras, L; Piana, Andrea Fausto; Cadau, R; Maida, A.. - (2009), pp. 463-463. (Intervento presentato al convegno . XI Conferenza Nazionale di Sanità pubblica: Prevenzione e Sanità Pubblica. Modelli organizzativi e buone pratiche tenutosi a Napoli nel 15-17 ottobre 2009).
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