INTRODUZIONE: La valutazione della qualità dell’assistenza erogata dalle strutture sanitarie rientra tra i principali ambiti di intervento del Governo Clinico, come parte integrante del monitoraggio continuo dell’ appropriatezza organizzativa del livello di assistenza. È stato infatti dimostrato come l’appropriatezza organizzativa permetta una riduzione significativa del rischio clinico, grazie all’incremento della qualità delle prestazioni, con un significativo contenimento dei costi. Una corretta gestione dell’ appropriatezza organizzativa dell’assistenza negli ospedali per acuti permetterebbe la possibilità di un riorientamento delle risorse verso servizi territoriali dedicati all’assistenza della post-acuzie. In questo contesto, la valutazione dell’ appropriatezza dei ricoveri negli ospedali per acuti rappresenta uno strumento indispensabile per il monitoraggio continuo della qualità dell’assistenza sanitaria e per l’individuazione delle criticità e degli interventi più appropriati. L’obiettivo dello studio è quello di valutare la predittività di metodi basati sull’ analisi delle SDO rispetto alla valutazione di appropriatezza P.R.U.O., al fine di elaborare un metodo per la valutazione dell’ appropriatezza ospedaliera che sia efficace come il P.R.U.O., ma che sia più efficiente in termini di tempi e costi. MATERIALI E METODI: Nel novembre 2013 - aprile 2014, 4 presidi ospedalieri della Sardegna hanno effettuato una valutazione retrospettiva del 2.5 % dei ricoveri del primo semestre 2012 e del I semestre 2013. Il campione composto da 1414 ricoveri ordinari è stato valutato attraverso tre metodologie differenti: metodo PRUO, metodo APR-DRG, metodo FILE A. Il metodo P.R.U.O., considerato il gold standard nella valutazione dell’appropriatezza dei ricoveri, è un protocollo applicabile attraverso l’analisi dettagliata della cartella clinica. Il metodo APR differenzia i pazienti in relazione alla severità della malattia (SM) e al rischio di morte (RM). Il ricovero viene classificato con un rischio di morte e una severità di malattia alta o bassa (variabile dicotomica). Il metodo FILE A si basa essenzialmente sull’analisi del FILE A che rappresenta il flusso di SDO che ogni azienda invia alla Regione per la retribuzione attraverso DRG. Il ricovero viene classificato come appropriato o inappropriato (variabile dicotomica). É stata utilizzata la regressione logistica al fine di calcolare la capacità del metodo FILE A e di APR-DRG di predire l’appropriatezza del ricovero valutata dal PRUO (variabile dipendente). E’ stata inoltre inserita come variabile indipendente il tipo di ricovero (urgente/non urgente). Mediante la procedura backward stepwise, sono state eliminate le interazioni e le variabili non significativamente associate alla variabile dipendente; la valutazione della significatività è stata effettuata sia con il Wald test che con il test del Maximum Likelihood estimation. In base ai valori dei parametri ottenuti con la regressione logistica è stata stimata la probabilità del metodo FILE A, di APR-DRG e dell’URGENZA di predire l’appropriatezza del ricovero valutata dal PRUO. RISULTATI: I risultati mostrano che tra i ricoveri non urgenti, i ricoveri identificati come appropriati secondo il metodo FILE A hanno una probabilità circa 5 volte maggiore di essere realmente appropriati rispetto ai ricoveri inappropriati secondo il FILE A (p<0,001;IC 95% 3,510-6,289). Tra i ricoveri non urgenti la capacità di identificare i ricoveri appropriati di RM non è risultata significativa. Tra i ricoveri urgenti, i ricoveri con un RM alto hanno una probabilità di circa 3 volte maggiore di essere appropriati rispetto ai ricoveri con un RM basso (p<0.001;IC 95% 1,901-6,141). Dal calcolo delle probabilità è emerso che un ricovero urgente con un RM alto,appropriato secondo il metodo FILE A, ha una probabilità del 94% di essere realmente appropriato. CONCLUSIONI: I metodi FILE A e APR-DRG, quando utilizzati congiuntamente nella valutazione dell’appropriatezza del ricovero, mostrano una elevata capacità di predire la valutazione di appropriatezza P.R.U.O. E’ evidente che essendo due metodi SDO dipendenti la qualità di compilazione della SDO riveste un ruolo fondamentale, in tal senso risulta necessario un intervento di formazione dei clinici. Tale formazione può avvalersi di metodi preliminari che permettono di evidenzare tali criticità in una fase antecedente alla storicizzazione delle SDO. La collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti potrebbe portare ad un rafforzamento delle competenze specialistiche e di valutazione della codifica al fine di migliorare le procedure adottate. Sarebbe auspicabile omogeneizzare la diffusione di sistemi di monitoraggio in ambito regionale al fine di garantire una maggiore uniformità delle azioni del governo clinico, nonché la possibilità di un miglioramento continuo delle proprie attività.

Metodi di valutazione dell’appropriatezza ospedaliera. predittività di metodi basati sull'analisi delle SDO rispetto alla valutazione di appropriatezza PRUO / Murgia, A; Marongiu, F; Pisano, F; Sotgiu, A; Lepori, E; Campagna, M; Portoghese, I; Prasciolu, S; Mereu, A; Sardu, C; Mereu, N; Spada, L; Saderi, L; Pisone, E; Bellu, C; Corriga, Am; Argiolas, F; Sechi, G; Pes, M; Castiglia, Paolo Giuseppino; Azara, Antonio Alfredo; Contu, P; Solinas, Maria Giuliana. - (2014), pp. 75-76. (Intervento presentato al convegno XLVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica tenutosi a Riccione nel 1-4 ottobre 2014).

Metodi di valutazione dell’appropriatezza ospedaliera. predittività di metodi basati sull'analisi delle SDO rispetto alla valutazione di appropriatezza PRUO

CASTIGLIA, Paolo Giuseppino;AZARA, Antonio Alfredo;SOLINAS, Maria Giuliana
2014-01-01

Abstract

INTRODUZIONE: La valutazione della qualità dell’assistenza erogata dalle strutture sanitarie rientra tra i principali ambiti di intervento del Governo Clinico, come parte integrante del monitoraggio continuo dell’ appropriatezza organizzativa del livello di assistenza. È stato infatti dimostrato come l’appropriatezza organizzativa permetta una riduzione significativa del rischio clinico, grazie all’incremento della qualità delle prestazioni, con un significativo contenimento dei costi. Una corretta gestione dell’ appropriatezza organizzativa dell’assistenza negli ospedali per acuti permetterebbe la possibilità di un riorientamento delle risorse verso servizi territoriali dedicati all’assistenza della post-acuzie. In questo contesto, la valutazione dell’ appropriatezza dei ricoveri negli ospedali per acuti rappresenta uno strumento indispensabile per il monitoraggio continuo della qualità dell’assistenza sanitaria e per l’individuazione delle criticità e degli interventi più appropriati. L’obiettivo dello studio è quello di valutare la predittività di metodi basati sull’ analisi delle SDO rispetto alla valutazione di appropriatezza P.R.U.O., al fine di elaborare un metodo per la valutazione dell’ appropriatezza ospedaliera che sia efficace come il P.R.U.O., ma che sia più efficiente in termini di tempi e costi. MATERIALI E METODI: Nel novembre 2013 - aprile 2014, 4 presidi ospedalieri della Sardegna hanno effettuato una valutazione retrospettiva del 2.5 % dei ricoveri del primo semestre 2012 e del I semestre 2013. Il campione composto da 1414 ricoveri ordinari è stato valutato attraverso tre metodologie differenti: metodo PRUO, metodo APR-DRG, metodo FILE A. Il metodo P.R.U.O., considerato il gold standard nella valutazione dell’appropriatezza dei ricoveri, è un protocollo applicabile attraverso l’analisi dettagliata della cartella clinica. Il metodo APR differenzia i pazienti in relazione alla severità della malattia (SM) e al rischio di morte (RM). Il ricovero viene classificato con un rischio di morte e una severità di malattia alta o bassa (variabile dicotomica). Il metodo FILE A si basa essenzialmente sull’analisi del FILE A che rappresenta il flusso di SDO che ogni azienda invia alla Regione per la retribuzione attraverso DRG. Il ricovero viene classificato come appropriato o inappropriato (variabile dicotomica). É stata utilizzata la regressione logistica al fine di calcolare la capacità del metodo FILE A e di APR-DRG di predire l’appropriatezza del ricovero valutata dal PRUO (variabile dipendente). E’ stata inoltre inserita come variabile indipendente il tipo di ricovero (urgente/non urgente). Mediante la procedura backward stepwise, sono state eliminate le interazioni e le variabili non significativamente associate alla variabile dipendente; la valutazione della significatività è stata effettuata sia con il Wald test che con il test del Maximum Likelihood estimation. In base ai valori dei parametri ottenuti con la regressione logistica è stata stimata la probabilità del metodo FILE A, di APR-DRG e dell’URGENZA di predire l’appropriatezza del ricovero valutata dal PRUO. RISULTATI: I risultati mostrano che tra i ricoveri non urgenti, i ricoveri identificati come appropriati secondo il metodo FILE A hanno una probabilità circa 5 volte maggiore di essere realmente appropriati rispetto ai ricoveri inappropriati secondo il FILE A (p<0,001;IC 95% 3,510-6,289). Tra i ricoveri non urgenti la capacità di identificare i ricoveri appropriati di RM non è risultata significativa. Tra i ricoveri urgenti, i ricoveri con un RM alto hanno una probabilità di circa 3 volte maggiore di essere appropriati rispetto ai ricoveri con un RM basso (p<0.001;IC 95% 1,901-6,141). Dal calcolo delle probabilità è emerso che un ricovero urgente con un RM alto,appropriato secondo il metodo FILE A, ha una probabilità del 94% di essere realmente appropriato. CONCLUSIONI: I metodi FILE A e APR-DRG, quando utilizzati congiuntamente nella valutazione dell’appropriatezza del ricovero, mostrano una elevata capacità di predire la valutazione di appropriatezza P.R.U.O. E’ evidente che essendo due metodi SDO dipendenti la qualità di compilazione della SDO riveste un ruolo fondamentale, in tal senso risulta necessario un intervento di formazione dei clinici. Tale formazione può avvalersi di metodi preliminari che permettono di evidenzare tali criticità in una fase antecedente alla storicizzazione delle SDO. La collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti potrebbe portare ad un rafforzamento delle competenze specialistiche e di valutazione della codifica al fine di migliorare le procedure adottate. Sarebbe auspicabile omogeneizzare la diffusione di sistemi di monitoraggio in ambito regionale al fine di garantire una maggiore uniformità delle azioni del governo clinico, nonché la possibilità di un miglioramento continuo delle proprie attività.
2014
Metodi di valutazione dell’appropriatezza ospedaliera. predittività di metodi basati sull'analisi delle SDO rispetto alla valutazione di appropriatezza PRUO / Murgia, A; Marongiu, F; Pisano, F; Sotgiu, A; Lepori, E; Campagna, M; Portoghese, I; Prasciolu, S; Mereu, A; Sardu, C; Mereu, N; Spada, L; Saderi, L; Pisone, E; Bellu, C; Corriga, Am; Argiolas, F; Sechi, G; Pes, M; Castiglia, Paolo Giuseppino; Azara, Antonio Alfredo; Contu, P; Solinas, Maria Giuliana. - (2014), pp. 75-76. (Intervento presentato al convegno XLVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica tenutosi a Riccione nel 1-4 ottobre 2014).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/55242
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact