Premesse: I sistemi di distribuzione dell'acqua sono da tempo riconosciuti come fonte controllabile di infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA) soprattutto in ospedale. In questo contesto, infatti, si riscontrano condizioni di rischio legate a molteplici i fattori (strutturali, comportamentali, eziologici, ecc.). Per le note difficoltà di bonifica, ampia rilevanza ha assunto negli ultimi anni l’attività di contenimento del rischio delle infezioni da Legionella. Obiettivi: L'Istituto di Igiene e Medicina Preventiva dell'Università di Sassari svolge da oltre 10 anni attività di sorveglianza e prevenzione delle ICPA anche di origine ambientale e dell'acqua in particolare, sia presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari che presso i presidi ospedalieri dell'ASL n.1 di Sassari. In tale ambito, l’indagine si prefigge di fare il punto della situazione dell'attività, condotta dal 2007 al 2010, relativamente al monitoraggio e controllo di Legionella negli impianti idrici di reparti differente tipo di rischio. Metodi: Di concerto con le Direzioni sanitarie dei nosocomi interessati, sono stati identificati 15 reparti a medio, alto e altissimo rischio in relazione al quale sono stati predisposti calendari di campionamenti. La ricerca colturale di Legionella è stata eseguita in conformità alle Linee Guida Ministeriali. Risultati: Il maggior numero di controlli è stato eseguito nei reparti ad altissimo (78,3%), alto (19,5%) e medio rischio (2,2%). Dei 92 campioni di acqua analizzati, è risultato positivo per Legionella il 62%, di cui l’86% con carica compresa tra 102 e 104 UFC/L e il 14% > 104 UFC/L. La maggior parte degli isolati (57,9%) è costituito da Legionella pneumophila 2-14 rilevata nel 77,2% dei campioni positivi; fanno seguito Legionella pneumophila sierotipo 1 (23,7% degli isolati) e Legionella spp. (18,4% degli isolati) presenti, rispettivamente, nel 31,6% e 24,6% dei campioni positivi. La temperatura ed il pH dell’acqua erano compresi entro valori favorenti lo sviluppo del microrganismo ed anche il cloro residuo attivo libero è risultato sempre inferiore a quello raccomandato dal D.L.31/2001. Nello stesso arco temporale Pseudomonas aeruginosa è stato riscontrato nel 4,4% dei campioni. Conclusioni: Nonostante siano stati eseguiti interventi di bonifica della rete e dislocati filtri terminali nei punti a maggio rischio, il frequente riscontro di Legionella, seppur con differenti percentuali nel corso degli anni, sottende la necessità di un’efficace adozione di linee guida di sicurezza dell’acqua e di istruzioni operative adattate alle specifiche realtà.

INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI (ICPA). MONITORAGGIO E CONTROLLO DI LEGIONELLE IN AMBIENTE OSPEDALIERO / Maida, G; Congiu, M.; Deriu, M. G.; Burrai, V.; Idini, M.; Cotza, V.; Azara, Antonio Alfredo. - (2010), pp. 577-578. (Intervento presentato al convegno 44° Congresso Nazionale S.It.I. Diritto alla salute: il nuovo Milione della sanità pubblica tenutosi a Venezia nel 3-6 Ottobre 2010).

INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI (ICPA). MONITORAGGIO E CONTROLLO DI LEGIONELLE IN AMBIENTE OSPEDALIERO

AZARA, Antonio Alfredo
2010-01-01

Abstract

Premesse: I sistemi di distribuzione dell'acqua sono da tempo riconosciuti come fonte controllabile di infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA) soprattutto in ospedale. In questo contesto, infatti, si riscontrano condizioni di rischio legate a molteplici i fattori (strutturali, comportamentali, eziologici, ecc.). Per le note difficoltà di bonifica, ampia rilevanza ha assunto negli ultimi anni l’attività di contenimento del rischio delle infezioni da Legionella. Obiettivi: L'Istituto di Igiene e Medicina Preventiva dell'Università di Sassari svolge da oltre 10 anni attività di sorveglianza e prevenzione delle ICPA anche di origine ambientale e dell'acqua in particolare, sia presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari che presso i presidi ospedalieri dell'ASL n.1 di Sassari. In tale ambito, l’indagine si prefigge di fare il punto della situazione dell'attività, condotta dal 2007 al 2010, relativamente al monitoraggio e controllo di Legionella negli impianti idrici di reparti differente tipo di rischio. Metodi: Di concerto con le Direzioni sanitarie dei nosocomi interessati, sono stati identificati 15 reparti a medio, alto e altissimo rischio in relazione al quale sono stati predisposti calendari di campionamenti. La ricerca colturale di Legionella è stata eseguita in conformità alle Linee Guida Ministeriali. Risultati: Il maggior numero di controlli è stato eseguito nei reparti ad altissimo (78,3%), alto (19,5%) e medio rischio (2,2%). Dei 92 campioni di acqua analizzati, è risultato positivo per Legionella il 62%, di cui l’86% con carica compresa tra 102 e 104 UFC/L e il 14% > 104 UFC/L. La maggior parte degli isolati (57,9%) è costituito da Legionella pneumophila 2-14 rilevata nel 77,2% dei campioni positivi; fanno seguito Legionella pneumophila sierotipo 1 (23,7% degli isolati) e Legionella spp. (18,4% degli isolati) presenti, rispettivamente, nel 31,6% e 24,6% dei campioni positivi. La temperatura ed il pH dell’acqua erano compresi entro valori favorenti lo sviluppo del microrganismo ed anche il cloro residuo attivo libero è risultato sempre inferiore a quello raccomandato dal D.L.31/2001. Nello stesso arco temporale Pseudomonas aeruginosa è stato riscontrato nel 4,4% dei campioni. Conclusioni: Nonostante siano stati eseguiti interventi di bonifica della rete e dislocati filtri terminali nei punti a maggio rischio, il frequente riscontro di Legionella, seppur con differenti percentuali nel corso degli anni, sottende la necessità di un’efficace adozione di linee guida di sicurezza dell’acqua e di istruzioni operative adattate alle specifiche realtà.
2010
INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI (ICPA). MONITORAGGIO E CONTROLLO DI LEGIONELLE IN AMBIENTE OSPEDALIERO / Maida, G; Congiu, M.; Deriu, M. G.; Burrai, V.; Idini, M.; Cotza, V.; Azara, Antonio Alfredo. - (2010), pp. 577-578. (Intervento presentato al convegno 44° Congresso Nazionale S.It.I. Diritto alla salute: il nuovo Milione della sanità pubblica tenutosi a Venezia nel 3-6 Ottobre 2010).
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