Il tema della statio o della mansio è un argomento di ricerca caro alla storiografia della Sardegna romana, il cui studio è principalmente basato sull’ Itinerario Antoniniano o su altre fonti scritte antiche e sulla distribuzione dei ritrovamenti dei miliari stradali. L’identificazione delle località citate nelle fonti con luoghi o con aree di ritrovamenti archeologici compare spesso negli studi, anche se l’impatto della ricerca archeologica non sembra ancora del tutto efficace. Tratti di viabilità romana sono spesso richiamati per sostenere percorsi principali o diverticula, ma il livello di approfondimento di questi documenti materiali rimane alquanto debole, così come la caratterizzazione spaziale, planimetrica, funzionale e stratigrafica degli insediamenti ipotizzati, ma talvolta anche la semplice identificazione. Se la mansio di San Cromazio a Villaspeciosa sembra la sola di una certa consistenza ad essere stata indagata in anni recenti, un modello differente potrebbe emergere dagli scavi in corso a Mesumundu (Siligo), dove una delle fasi di questo sito pluristratificato si ipotizza riferibile ad una mansio ubicata sulla viabilità maggiore della Sardegna, la strada a Karalibus Turrem. In un sito oggetto perlopiù di sterri e solo di rari interventi metodologicamente accettabili forse da più di un secolo, vari elementi inducono a propendere per questa interpretazione: la sua posizione sulla strada antica; l’ambiente del tutto rurale in cui si colloca; la presenza di un piccolo complesso termale romano e di un acquedotto che sfruttava le acque calde prodotte dal vulcanesimo locale; la presenza di un modesto complesso di ambienti di epoca romana, ma l’assenza di un esteso insediamento; tracce di un possibile santuario di sorgente. Sull’estensione del sito della mansio, sulla sua planimetria e sulla cronologia, le indagini avviate nel 2013 hanno avuto il principale obiettivo della valutazione della sua perimetrazione, del potenziale stratigrafico residuo e dell’acquisizione di prime sequenze utili per la definizione cronologica delle fasi del sito.

Il sito di Mesumundu (Siligo, Sassari) e il problema delle mansiones in Sardegna / Milanese, Marco. - (In corso di stampa). (Intervento presentato al convegno Statio amoena: sostare e vivere lungo le strade romane tra antichità e alto medioevo tenutosi a Università di Verona nel 4-6 Dicembre 2014).

Il sito di Mesumundu (Siligo, Sassari) e il problema delle mansiones in Sardegna

MILANESE, Marco
In corso di stampa

Abstract

Il tema della statio o della mansio è un argomento di ricerca caro alla storiografia della Sardegna romana, il cui studio è principalmente basato sull’ Itinerario Antoniniano o su altre fonti scritte antiche e sulla distribuzione dei ritrovamenti dei miliari stradali. L’identificazione delle località citate nelle fonti con luoghi o con aree di ritrovamenti archeologici compare spesso negli studi, anche se l’impatto della ricerca archeologica non sembra ancora del tutto efficace. Tratti di viabilità romana sono spesso richiamati per sostenere percorsi principali o diverticula, ma il livello di approfondimento di questi documenti materiali rimane alquanto debole, così come la caratterizzazione spaziale, planimetrica, funzionale e stratigrafica degli insediamenti ipotizzati, ma talvolta anche la semplice identificazione. Se la mansio di San Cromazio a Villaspeciosa sembra la sola di una certa consistenza ad essere stata indagata in anni recenti, un modello differente potrebbe emergere dagli scavi in corso a Mesumundu (Siligo), dove una delle fasi di questo sito pluristratificato si ipotizza riferibile ad una mansio ubicata sulla viabilità maggiore della Sardegna, la strada a Karalibus Turrem. In un sito oggetto perlopiù di sterri e solo di rari interventi metodologicamente accettabili forse da più di un secolo, vari elementi inducono a propendere per questa interpretazione: la sua posizione sulla strada antica; l’ambiente del tutto rurale in cui si colloca; la presenza di un piccolo complesso termale romano e di un acquedotto che sfruttava le acque calde prodotte dal vulcanesimo locale; la presenza di un modesto complesso di ambienti di epoca romana, ma l’assenza di un esteso insediamento; tracce di un possibile santuario di sorgente. Sull’estensione del sito della mansio, sulla sua planimetria e sulla cronologia, le indagini avviate nel 2013 hanno avuto il principale obiettivo della valutazione della sua perimetrazione, del potenziale stratigrafico residuo e dell’acquisizione di prime sequenze utili per la definizione cronologica delle fasi del sito.
In corso di stampa
Il sito di Mesumundu (Siligo, Sassari) e il problema delle mansiones in Sardegna / Milanese, Marco. - (In corso di stampa). (Intervento presentato al convegno Statio amoena: sostare e vivere lungo le strade romane tra antichità e alto medioevo tenutosi a Università di Verona nel 4-6 Dicembre 2014).
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