Nel meridione d’Italia e nelle Isole maggiori, i laghi artificiali rappresentano la principale fonte di approvvigionamento idrico per la popolazione umana, costituendo una risorsa strategica per lo sviluppo socio-economico. L’utilizzo principale di queste risorse idriche, in linea con le tendenze mondiali, è destinato al comparto agricolo (tra il 70 e il 90%), con l’uso potabile generalmente assolto dalle falde acquifere sotterranee, spesso integrate con l’acqua immagazzinata nei laghi artificiali. Solo in Sardegna, il volume indirizzato all’agricoltura è simile a quello destinato all’uso potabile che, a sua volta, deriva per più del 90% dai laghi artificiali. In termini generali, l’ecologia dei laghi artificiali evidenzia elementi di complessità legati all’impatto delle strategie gestionali dell’acqua invasata su questi peculiari ecosistemi. In questo contributo gli autori analizzano i principali fattori ecologici che determinano il funzionamento dei laghi artificiali localizzati nel meridione d’Italia e nelle Isole maggiori, considerando alcuni degli aspetti della loro ecologia che sono più suscettibili agli effetti del cambiamento climatico. In particolare, viene illustrato come il ciclo idrologico annuale di questi ecosistemi sia fortemente influenzato dalle attività umane connesse all’uso dell’acqua invasata. Tali attività spesso interferiscono negativamente con la dinamica dei fattori fisici (stratificazione/circolazione), chimici (concentrazioni di nutrienti e ossigeno) e biologici (successione stagionale del fitoplancton) che governano il funzionamento di questi ecosistemi. Comprendere come il cambiamento climatico in atto influenzi il ciclo idrologico, sia quello naturale sia quello alterato dalle attività umane, è fondamentale per assicurare una gestione oculata e consapevole dei laghi artificiali, volta a minimizzare gli eventuali effetti negativi che una ridotta disponibilità idrica e un aumento delle temperature medie annuali possono esercitare sulla qualità delle acque invasate e, più in generale, sui servizi ecosistemici cui provvedono i laghi artificiali.
Laghi artificiali dell’Italia meridionale e isole maggiori: caratteristiche funzionali e prospettive di adattamento al cambiamento climatico / Padedda, Bachisio Mario; Naselli Flores, L; Lugliè, Antonella Gesuina Laura; Sechi, Nicola. - (2013). (Intervento presentato al convegno XXI CONGRESSO dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI OCEANOLOGIA E LIMNOLOGIA (A.I.O.L.) tenutosi a Lignano Sabbiadoro (UD) nel 23-26 Settembre 2013).
Laghi artificiali dell’Italia meridionale e isole maggiori: caratteristiche funzionali e prospettive di adattamento al cambiamento climatico
PADEDDA, Bachisio Mario;LUGLIÈ, Antonella Gesuina Laura;SECHI, Nicola
2013-01-01
Abstract
Nel meridione d’Italia e nelle Isole maggiori, i laghi artificiali rappresentano la principale fonte di approvvigionamento idrico per la popolazione umana, costituendo una risorsa strategica per lo sviluppo socio-economico. L’utilizzo principale di queste risorse idriche, in linea con le tendenze mondiali, è destinato al comparto agricolo (tra il 70 e il 90%), con l’uso potabile generalmente assolto dalle falde acquifere sotterranee, spesso integrate con l’acqua immagazzinata nei laghi artificiali. Solo in Sardegna, il volume indirizzato all’agricoltura è simile a quello destinato all’uso potabile che, a sua volta, deriva per più del 90% dai laghi artificiali. In termini generali, l’ecologia dei laghi artificiali evidenzia elementi di complessità legati all’impatto delle strategie gestionali dell’acqua invasata su questi peculiari ecosistemi. In questo contributo gli autori analizzano i principali fattori ecologici che determinano il funzionamento dei laghi artificiali localizzati nel meridione d’Italia e nelle Isole maggiori, considerando alcuni degli aspetti della loro ecologia che sono più suscettibili agli effetti del cambiamento climatico. In particolare, viene illustrato come il ciclo idrologico annuale di questi ecosistemi sia fortemente influenzato dalle attività umane connesse all’uso dell’acqua invasata. Tali attività spesso interferiscono negativamente con la dinamica dei fattori fisici (stratificazione/circolazione), chimici (concentrazioni di nutrienti e ossigeno) e biologici (successione stagionale del fitoplancton) che governano il funzionamento di questi ecosistemi. Comprendere come il cambiamento climatico in atto influenzi il ciclo idrologico, sia quello naturale sia quello alterato dalle attività umane, è fondamentale per assicurare una gestione oculata e consapevole dei laghi artificiali, volta a minimizzare gli eventuali effetti negativi che una ridotta disponibilità idrica e un aumento delle temperature medie annuali possono esercitare sulla qualità delle acque invasate e, più in generale, sui servizi ecosistemici cui provvedono i laghi artificiali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.