Scopo del presente studio è illustrare il quadro articolato degli sviluppi eneolitici dell’area oristanese alla luce delle più recenti indagini, con particolare attenzione su alcune importanti scoperte che consentono di ricostruire il profilo evolutivo di un’epoca di transizione e cambiamenti quale fu l’Età del Rame. La Sardegna centro-occidentale per i suoi caratteri geografici si presenta come area nevralgica e di mediazione delle complesse spinte culturali che caratterizzarono l’isola nelle diverse epoche, offrendo varie tipologie di paesaggio (costiero, palustre, pianeggiante, collinare) dalle potenzialità differenti che condizionarono con diverse modalità la frequentazione antropica. Le principali macroaree che influenzarono gli sviluppi insediativi preistorici sono il golfo di Oristano, circondato dal sistema di zone umide più importante della Sardegna, la piana del Campidano, la valle del Tirso, i complessi montuosi del Montiferru e del Monte Arci. In rapporto al periodo storico esaminato, l’Eneolitico, i documenti archeologici disponibili segnano una frequentazione in quasi tutte le fasi dall’Ozieri finale al Campaniforme evoluto.
Considerazioni sull’Età del Rame nella Sardegna centro-occidentale / Melis, Maria Grazia. - I:(2011), pp. 125-141. (Intervento presentato al convegno Atti del Convegno Internazionale di Studi tenutosi a (Oristano nel 20-24 ottobre 2004).
Considerazioni sull’Età del Rame nella Sardegna centro-occidentale
MELIS, Maria Grazia
2011-01-01
Abstract
Scopo del presente studio è illustrare il quadro articolato degli sviluppi eneolitici dell’area oristanese alla luce delle più recenti indagini, con particolare attenzione su alcune importanti scoperte che consentono di ricostruire il profilo evolutivo di un’epoca di transizione e cambiamenti quale fu l’Età del Rame. La Sardegna centro-occidentale per i suoi caratteri geografici si presenta come area nevralgica e di mediazione delle complesse spinte culturali che caratterizzarono l’isola nelle diverse epoche, offrendo varie tipologie di paesaggio (costiero, palustre, pianeggiante, collinare) dalle potenzialità differenti che condizionarono con diverse modalità la frequentazione antropica. Le principali macroaree che influenzarono gli sviluppi insediativi preistorici sono il golfo di Oristano, circondato dal sistema di zone umide più importante della Sardegna, la piana del Campidano, la valle del Tirso, i complessi montuosi del Montiferru e del Monte Arci. In rapporto al periodo storico esaminato, l’Eneolitico, i documenti archeologici disponibili segnano una frequentazione in quasi tutte le fasi dall’Ozieri finale al Campaniforme evoluto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.