Drawing on a ruling by the Sixth Chamber of the Supreme Court, this article analyzes, in their mutual implications, several issues lacking specific statutory regulation: abnormality and “alternative” charges, up to their “degeneration” represented by “hybrid” charges. From this perspective, the paper first criticizes the jurisprudential orientation that favors alternative formulations of charges, overlooking the harm done to the defense by formulating the accusation according to paradigms that run counter to the canons of clarity and precision imposed by the legislature. At the same time, it highlights the critical issues underlying the expansion of the boundaries of abnormality, erroneously conceived by certain jurisprudence as a miraculous remedy for promptly removing judicial orders that have erroneously found nonexistent nullities. The analytical levels intersect, in particular, by examining the (possible) pathologies of the provisions by which the nullity of the documents containing the accusation is declared, in light of the amendments introduced by the Cartabia Reform to art. 423, paragraph 1-bis and art. 554-bis, paragraph 5, of the Code of Criminal Procedure

Traendo spunto da una pronuncia della Sesta Sezione della Cassazione Penale n. 32481/2024, il contributo analizza, nelle loro reciproche implicazioni, alcune tematiche prive di una specifica disciplina codicistica: l’abnormità e l’imputazione “alternativa”, fino alla sua “degenerazione” rappresentata dall’imputazione “ibrida”. In tale prospettiva viene anzitutto sottoposto a critica l’orientamento giurisprudenziale propenso ad ammettere la formulazione alternativa dell’imputazione, trascurando il vulnus arrecato alle facoltà difensive da un’enunciazione dell’accusa secondo paradigmi contrari ai canoni di chiarezza e precisione imposti dal legislatore. Parallelamente, si segnalano le criticità sottese alla dilatazione dei confini dell’abnormità, concepita erroneamente, da certa giurisprudenza, quale rimedio taumaturgico per rimuovere tempestivamente i provvedimenti del giudice che abbiano erroneamente rilevato nullità inesistenti. I piani di analisi si intersecano, in particolare, esaminando le (eventuali) patologie dei provvedimenti mediante i quali viene dichiarata la nullità degli atti recanti l’imputazione, alla luce delle modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia all’art. 423, comma 1-bis e all’art. 554-bis, comma 5, c.p.p.

Imputazioni alternative, imputazioni “ibride” e abnormità al vaglio della Suprema Corte / Porcu, Francesco. - In: DIRITTO PENALE E PROCESSO. - ISSN 1591-5611. - 8-9(2025), pp. 1059-1078.

Imputazioni alternative, imputazioni “ibride” e abnormità al vaglio della Suprema Corte

Francesco Porcu
2025-01-01

Abstract

Drawing on a ruling by the Sixth Chamber of the Supreme Court, this article analyzes, in their mutual implications, several issues lacking specific statutory regulation: abnormality and “alternative” charges, up to their “degeneration” represented by “hybrid” charges. From this perspective, the paper first criticizes the jurisprudential orientation that favors alternative formulations of charges, overlooking the harm done to the defense by formulating the accusation according to paradigms that run counter to the canons of clarity and precision imposed by the legislature. At the same time, it highlights the critical issues underlying the expansion of the boundaries of abnormality, erroneously conceived by certain jurisprudence as a miraculous remedy for promptly removing judicial orders that have erroneously found nonexistent nullities. The analytical levels intersect, in particular, by examining the (possible) pathologies of the provisions by which the nullity of the documents containing the accusation is declared, in light of the amendments introduced by the Cartabia Reform to art. 423, paragraph 1-bis and art. 554-bis, paragraph 5, of the Code of Criminal Procedure
2025
Traendo spunto da una pronuncia della Sesta Sezione della Cassazione Penale n. 32481/2024, il contributo analizza, nelle loro reciproche implicazioni, alcune tematiche prive di una specifica disciplina codicistica: l’abnormità e l’imputazione “alternativa”, fino alla sua “degenerazione” rappresentata dall’imputazione “ibrida”. In tale prospettiva viene anzitutto sottoposto a critica l’orientamento giurisprudenziale propenso ad ammettere la formulazione alternativa dell’imputazione, trascurando il vulnus arrecato alle facoltà difensive da un’enunciazione dell’accusa secondo paradigmi contrari ai canoni di chiarezza e precisione imposti dal legislatore. Parallelamente, si segnalano le criticità sottese alla dilatazione dei confini dell’abnormità, concepita erroneamente, da certa giurisprudenza, quale rimedio taumaturgico per rimuovere tempestivamente i provvedimenti del giudice che abbiano erroneamente rilevato nullità inesistenti. I piani di analisi si intersecano, in particolare, esaminando le (eventuali) patologie dei provvedimenti mediante i quali viene dichiarata la nullità degli atti recanti l’imputazione, alla luce delle modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia all’art. 423, comma 1-bis e all’art. 554-bis, comma 5, c.p.p.
Imputazioni alternative, imputazioni “ibride” e abnormità al vaglio della Suprema Corte / Porcu, Francesco. - In: DIRITTO PENALE E PROCESSO. - ISSN 1591-5611. - 8-9(2025), pp. 1059-1078.
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