Introduzione: negli ultimi 20 anni sono stati portati avanti diversi studi sull’atteggiamento punitivo o, più in generale, sul concetto di punizione. Nonostante ciò, tali aspetti risultano ancora oggi carenti nel fornire una chiara definizione del costrutto. In aggiunta, sebbene Zehr (2002) abbia parlato di atteggiamento riparativo, quest’ultimo non è stato sufficientemente teorizzato e indagato. Pertanto, la necessità dell’operazionalizzazione del costrutto di atteggiamento riparativo/punitivo nasce dall'esigenza di ampliare la letteratura sul tema. Obiettivi e metodi: in linea con il paradigma della giustizia riparativa e la possibilità di declinare il costrutto di atteggiamento punitivo su un continuum che, all’opposto, potrebbe configurarsi nella sua controparte di atteggiamento riparativo, questo studio ha avuto come obiettivi quelli di: 1) comprovare empiricamente il costrutto di atteggiamento punitivo/riparativo; 2) individuare le dimensioni che lo compongono; 3) definirne il continuum. Si tratta, inoltre, di uno studio preliminare di un progetto più ampio che prevederà la costruzione di uno strumento quali-quantitativo. Per rispondere agli obiettivi, è stato condotto uno studio qualitativo con interviste strutturate e focus group. Hanno partecipato 81 persone, di cui 26 alle interviste e 55 ai focus group. Risultati: sono state individuate quattro dimensioni del costrutto: empatia, responsabilità, rispetto, senso di giustizia. Di conseguenza, immaginando un continuum in cui alle due estremità troviamo l’atteggiamento riparativo e l’atteggiamento punitivo, consideriamo i due atteggiamenti speculari e i fattori di cui sono composti presenti o assenti. Conclusioni: l’atteggiamento riparativo/punitivo è un costrutto multidimensionale, caratterizzato dall’orientarsi o meno alle persone e agli eventi che accadono con rispetto, responsabilità, senso di giustizia ed empatia. Questi risultati sono in linea con i valori della giustizia riparativa condivisi a livello internazionale e con la letteratura scientifica in materia. Inoltre, potrebbero contribuire a colmare le lacune esistenti in letteratura, aumentare l’interesse e la conoscenza scientifica, visti anche i recenti cambiamenti legislativi nel nostro paese.
Definire l’atteggiamento punitivo/riparativo: uno studio qualitativo / Zarbo, Rita; Perrella, Lucrezia; Magnano, Paola; Lodi, Ernesto; Patrizi, Patrizia. - (2024). (Intervento presentato al convegno XVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP tenutosi a Università degli Studi di Torino nel 5-7 settembre 2024).
Definire l’atteggiamento punitivo/riparativo: uno studio qualitativo
Lucrezia Perrella;Ernesto Lodi;Patrizia Patrizi
2024-01-01
Abstract
Introduzione: negli ultimi 20 anni sono stati portati avanti diversi studi sull’atteggiamento punitivo o, più in generale, sul concetto di punizione. Nonostante ciò, tali aspetti risultano ancora oggi carenti nel fornire una chiara definizione del costrutto. In aggiunta, sebbene Zehr (2002) abbia parlato di atteggiamento riparativo, quest’ultimo non è stato sufficientemente teorizzato e indagato. Pertanto, la necessità dell’operazionalizzazione del costrutto di atteggiamento riparativo/punitivo nasce dall'esigenza di ampliare la letteratura sul tema. Obiettivi e metodi: in linea con il paradigma della giustizia riparativa e la possibilità di declinare il costrutto di atteggiamento punitivo su un continuum che, all’opposto, potrebbe configurarsi nella sua controparte di atteggiamento riparativo, questo studio ha avuto come obiettivi quelli di: 1) comprovare empiricamente il costrutto di atteggiamento punitivo/riparativo; 2) individuare le dimensioni che lo compongono; 3) definirne il continuum. Si tratta, inoltre, di uno studio preliminare di un progetto più ampio che prevederà la costruzione di uno strumento quali-quantitativo. Per rispondere agli obiettivi, è stato condotto uno studio qualitativo con interviste strutturate e focus group. Hanno partecipato 81 persone, di cui 26 alle interviste e 55 ai focus group. Risultati: sono state individuate quattro dimensioni del costrutto: empatia, responsabilità, rispetto, senso di giustizia. Di conseguenza, immaginando un continuum in cui alle due estremità troviamo l’atteggiamento riparativo e l’atteggiamento punitivo, consideriamo i due atteggiamenti speculari e i fattori di cui sono composti presenti o assenti. Conclusioni: l’atteggiamento riparativo/punitivo è un costrutto multidimensionale, caratterizzato dall’orientarsi o meno alle persone e agli eventi che accadono con rispetto, responsabilità, senso di giustizia ed empatia. Questi risultati sono in linea con i valori della giustizia riparativa condivisi a livello internazionale e con la letteratura scientifica in materia. Inoltre, potrebbero contribuire a colmare le lacune esistenti in letteratura, aumentare l’interesse e la conoscenza scientifica, visti anche i recenti cambiamenti legislativi nel nostro paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


