La recente pronuncia del Tribunale di Firenze affronta la tematica dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa (chatGPT) a scopo professionale, per la redazione di atti giudiziari. Sebbene, di fronte all’allucinazione della macchina che genera risultati inesistenti e inaffidabili, i Giudici escludano una responsabilità dell’utente ai sensi dell’art. 96 c.p.c., si può configurare, seppure indirettamente, una sorta di obbligo di controllo finale dei risultati prodotti dal sistema di i.a. Se l’utente omette di effettuare tale controllo, in caso di danni prodotti dall’utilizzo disfunzionale della macchina, può essere considerato responsabile per colpa, precisamente per negligenza, secondo un criterio di imputazione soggettivo. Il criterio di responsabilità oggettiva risulta, invece, più utile, nelle ipotesi di danni cagionati dai sistemi di i.a. maggiormente evoluti e autonomi rispetto all’utente umano.
Intelligenza artificiale e atti giudiziari / Calisai, Fabrizio. - In: ACCADEMIA. - ISSN 2974-8755. - 8(2025), pp. 575-592.
Intelligenza artificiale e atti giudiziari
Fabrizio Calisai
2025-01-01
Abstract
La recente pronuncia del Tribunale di Firenze affronta la tematica dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa (chatGPT) a scopo professionale, per la redazione di atti giudiziari. Sebbene, di fronte all’allucinazione della macchina che genera risultati inesistenti e inaffidabili, i Giudici escludano una responsabilità dell’utente ai sensi dell’art. 96 c.p.c., si può configurare, seppure indirettamente, una sorta di obbligo di controllo finale dei risultati prodotti dal sistema di i.a. Se l’utente omette di effettuare tale controllo, in caso di danni prodotti dall’utilizzo disfunzionale della macchina, può essere considerato responsabile per colpa, precisamente per negligenza, secondo un criterio di imputazione soggettivo. Il criterio di responsabilità oggettiva risulta, invece, più utile, nelle ipotesi di danni cagionati dai sistemi di i.a. maggiormente evoluti e autonomi rispetto all’utente umano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


