L’onda deliberativa cresce in Europa, in Occidente in generale e non solo. La recente indagine “Innovative Citizen Participation and New democratic institutions: catching the deliberative wave”, OCSE 2020, ha messo in luce un forte sviluppo delle prassi partecipativo-deliberative in molti Paesi europei. In questo quadro, non è possibile non riscontrare un ritardo italiano. A partire dai primi ‘90 sono stati in Italia sono stati realizzati migliaia di percorsi partecipativi. Tuttavia, la partecipazione deliberativa come strumento di policy making non è decollata. L’obiettivo generale del progetto di ricerca è partito dunque dal desiderio di approfondire i motivi per i quali gli strumenti decisionali partecipativo-deliberativi, ed in particolare quelli caratterizzati da un approccio campionario siano oggi in Italia così poco diffusi ed ancor meno istituzionalizzati, se esistano condizioni ostative, se questi strumenti possano rispondere ed in che misura ai fenomeni di crisi delle democrazie contemporanee, se e quali siano gli strumenti più adatti per una corretta deliberazione, più in generale. In Italia la partecipazione dei cittadini, pur essendo pacificamente considerata un valore costituzionalmente riconosciuto, nella prassi attuativa ha potuto trovare espressione su larga scala solo attraverso le forme della democrazia rappresentativa e di quella diretta, spesso in modo insoddisfacente, incompleto. Certamente monopolizzato dalle forme elettive, basate sulla delega a rappresentanti eletti. La partecipazione deliberativa, superate diffidenze di carattere culturale, in una logica ecosistemica d’integrazione con le istituzioni esistenti e nelle corrette condizioni politiche, organizzative, comunicative, tecnologiche, può comunque trovare condizioni di crescente istituzionalizzazione, assumere caratteri di maggior esecutività offrendo garanzie di successo ai processi di ri-democratizzazione, in un periodo di drammatico distanziamento fra cittadinanza ed Istituzioni.

The deliberative wave is growing in Europe, the West in general and beyond. The recent survey "Innovative Citizen Participation and New democratic institutions: catching the deliberative wave," OECD 2020, highlighted a strong development of participatory-deliberative practices in many European countries. Within this framework, it is impossible not to notice an Italian lag. Since the early 1990s, thousands of participatory processes have been implemented in Italy. However, deliberative participation as a policy making tool has not taken off. The general objective of the research project therefore started from the desire to investigate why participatory-deliberative decision-making tools, and in particular those characterized by a sampling approach are so little widespread and even less institutionalized in Italy today, whether there are any impeding conditions, whether these tools can respond and to what extent to the crisis of contemporary democracies, and whether and what are the most suitable tools for proper deliberation, more generally. In Italy, citizen participation, while peacefully considered a constitutionally recognized value, in implementation practice has been able to find expression on a large scale only through the forms of representative and direct democracy, often in an unsatisfactory, incomplete manner. Certainly, monopolized by elective forms, based on delegation to elected representatives. Deliberative participation, having overcome cultural mistrusts, in an eco-systemic logic of integration with existing institutions and in the correct political, organizational, communicative, technological conditions, can nevertheless find conditions of increasing institutionalization, take on characters of greater enforceability offering chances of success to processes of re-democratization, in a period of dramatic distancing between citizens and institutions.

Visione ecosistemica e istituti di democrazia deliberativa: teoria e prassi(2024 Apr 11).

Visione ecosistemica e istituti di democrazia deliberativa: teoria e prassi

-
2024-04-11

Abstract

L’onda deliberativa cresce in Europa, in Occidente in generale e non solo. La recente indagine “Innovative Citizen Participation and New democratic institutions: catching the deliberative wave”, OCSE 2020, ha messo in luce un forte sviluppo delle prassi partecipativo-deliberative in molti Paesi europei. In questo quadro, non è possibile non riscontrare un ritardo italiano. A partire dai primi ‘90 sono stati in Italia sono stati realizzati migliaia di percorsi partecipativi. Tuttavia, la partecipazione deliberativa come strumento di policy making non è decollata. L’obiettivo generale del progetto di ricerca è partito dunque dal desiderio di approfondire i motivi per i quali gli strumenti decisionali partecipativo-deliberativi, ed in particolare quelli caratterizzati da un approccio campionario siano oggi in Italia così poco diffusi ed ancor meno istituzionalizzati, se esistano condizioni ostative, se questi strumenti possano rispondere ed in che misura ai fenomeni di crisi delle democrazie contemporanee, se e quali siano gli strumenti più adatti per una corretta deliberazione, più in generale. In Italia la partecipazione dei cittadini, pur essendo pacificamente considerata un valore costituzionalmente riconosciuto, nella prassi attuativa ha potuto trovare espressione su larga scala solo attraverso le forme della democrazia rappresentativa e di quella diretta, spesso in modo insoddisfacente, incompleto. Certamente monopolizzato dalle forme elettive, basate sulla delega a rappresentanti eletti. La partecipazione deliberativa, superate diffidenze di carattere culturale, in una logica ecosistemica d’integrazione con le istituzioni esistenti e nelle corrette condizioni politiche, organizzative, comunicative, tecnologiche, può comunque trovare condizioni di crescente istituzionalizzazione, assumere caratteri di maggior esecutività offrendo garanzie di successo ai processi di ri-democratizzazione, in un periodo di drammatico distanziamento fra cittadinanza ed Istituzioni.
11-apr-2024
The deliberative wave is growing in Europe, the West in general and beyond. The recent survey "Innovative Citizen Participation and New democratic institutions: catching the deliberative wave," OECD 2020, highlighted a strong development of participatory-deliberative practices in many European countries. Within this framework, it is impossible not to notice an Italian lag. Since the early 1990s, thousands of participatory processes have been implemented in Italy. However, deliberative participation as a policy making tool has not taken off. The general objective of the research project therefore started from the desire to investigate why participatory-deliberative decision-making tools, and in particular those characterized by a sampling approach are so little widespread and even less institutionalized in Italy today, whether there are any impeding conditions, whether these tools can respond and to what extent to the crisis of contemporary democracies, and whether and what are the most suitable tools for proper deliberation, more generally. In Italy, citizen participation, while peacefully considered a constitutionally recognized value, in implementation practice has been able to find expression on a large scale only through the forms of representative and direct democracy, often in an unsatisfactory, incomplete manner. Certainly, monopolized by elective forms, based on delegation to elected representatives. Deliberative participation, having overcome cultural mistrusts, in an eco-systemic logic of integration with existing institutions and in the correct political, organizational, communicative, technological conditions, can nevertheless find conditions of increasing institutionalization, take on characters of greater enforceability offering chances of success to processes of re-democratization, in a period of dramatic distancing between citizens and institutions.
Ecosistema; Democrazia; Partecipazione; Deliberazione; Istituzionalizzare
SOTGIU, STEFANO
Visione ecosistemica e istituti di democrazia deliberativa: teoria e prassi(2024 Apr 11).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi dottorato dott.pdf

accesso aperto

Descrizione: Visione ecosistemica e istituti di democrazia deliberativa: teoria e prassi
Tipologia: Tesi di dottorato
Dimensione 2.61 MB
Formato Adobe PDF
2.61 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/327901
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact