Le prospettive dell'attuale dibattito internazionale, anche sulla scia della recente Raccomandazione CM/Rec (2018)8, mirano a favorire non solo lo sviluppo e l'uso della giustizia riparativa in materia penale, ma anche la diffusione di approcci riparativi innovativi applicabili ai diversi contesti di vita delle persone. Infatti, la giustizia riparativa può anche avere un ruolo nelle comunità (come le scuole) non solo come risposta al conflitto ma anche come approccio preventivo volto a costruire relazioni e comunità, rafforzare protezione e benessere sociale, giustizia, non discriminazione. La giustizia riparativa si prospetta come un approccio relazionale e partecipato che può favorire i percorsi di sviluppo delle persone non solo nei luoghi formativi e professionali ma anche come cittadini/e competenti. In tal senso, la concezione trasformativa della GR (UNODC, 2006) sfida le persone che operano nella giustizia riparativa a rimuovere quelle ingiustizie strutturali che limitano i percorsi di vita e di carriera delle persone, ponendo attenzione sul cambiamento sia individuale che sociale. Negli ultimi anni, uno dei luoghi privilegiati di applicazione della giustizia riparativa e delle pratiche riparative risulta essere la scuola. Già Seligman nel 2009 sottolineava il crescente costituirsi di vere e proprie barriere per le fasce più vulnerabili rispetto percorsi di istruzione e formazione dignitosi, nel raggiungere gli obiettivi educativi, nel progettare il proprio futuro. Così, l'uso delle pratiche riparative nelle scuole è cresciuto rapidamente, non solo come risposta a conflitti o danni ma come politica culturale e disciplinare dell'intera scuola. Obiettivo delle pratiche riparative è quello di favorire il miglior benessere possibile di persone, contesti e comunità che, a nostro avviso, sembra incontrare quella che dovrebbe essere oggigiorno la “funzione sociale e di comunità” dell’orientamento: ampliare la gamma di opportunità che le persone percepiscono a propria disposizione, contrastare le disuguaglianze sociali nei percorsi di carriera e professionali, valorizzare le diversità, de-costruire stereotipi e pregiudizi per creare comunità più inclusive, solidali e coese. Saranno presentati i risultati di una revisione sistematica di studi effettuati negli ultimi 10 anni sull’applicazione delle pratiche riparative a ogni livello di istruzione scolastica e il relativo impatto, sia sui percorsi scolastici sia in termini di benessere.

Giustizia sociale e orientamento: la giustizia riparativa e le pratiche riparative a scuola / Perrella, Lucrezia; Lodi, Ernesto; Lepri, Gian Luigi; Scarpa, MARIA LUISA; Patrizi, Patrizia. - (2023). (Intervento presentato al convegno XXII Congresso Nazionale SIO “Orientamento 5.0: verso nuovi futuri" tenutosi a “La Sapienza”, Università degli Studi di Roma nel 20-21 Gennaio 2023).

Giustizia sociale e orientamento: la giustizia riparativa e le pratiche riparative a scuola

Perrella Lucrezia;Lodi Ernesto;Lepri Gian Luigi;Scarpa Maria Luisa;Patrizi Patrizia
2023-01-01

Abstract

Le prospettive dell'attuale dibattito internazionale, anche sulla scia della recente Raccomandazione CM/Rec (2018)8, mirano a favorire non solo lo sviluppo e l'uso della giustizia riparativa in materia penale, ma anche la diffusione di approcci riparativi innovativi applicabili ai diversi contesti di vita delle persone. Infatti, la giustizia riparativa può anche avere un ruolo nelle comunità (come le scuole) non solo come risposta al conflitto ma anche come approccio preventivo volto a costruire relazioni e comunità, rafforzare protezione e benessere sociale, giustizia, non discriminazione. La giustizia riparativa si prospetta come un approccio relazionale e partecipato che può favorire i percorsi di sviluppo delle persone non solo nei luoghi formativi e professionali ma anche come cittadini/e competenti. In tal senso, la concezione trasformativa della GR (UNODC, 2006) sfida le persone che operano nella giustizia riparativa a rimuovere quelle ingiustizie strutturali che limitano i percorsi di vita e di carriera delle persone, ponendo attenzione sul cambiamento sia individuale che sociale. Negli ultimi anni, uno dei luoghi privilegiati di applicazione della giustizia riparativa e delle pratiche riparative risulta essere la scuola. Già Seligman nel 2009 sottolineava il crescente costituirsi di vere e proprie barriere per le fasce più vulnerabili rispetto percorsi di istruzione e formazione dignitosi, nel raggiungere gli obiettivi educativi, nel progettare il proprio futuro. Così, l'uso delle pratiche riparative nelle scuole è cresciuto rapidamente, non solo come risposta a conflitti o danni ma come politica culturale e disciplinare dell'intera scuola. Obiettivo delle pratiche riparative è quello di favorire il miglior benessere possibile di persone, contesti e comunità che, a nostro avviso, sembra incontrare quella che dovrebbe essere oggigiorno la “funzione sociale e di comunità” dell’orientamento: ampliare la gamma di opportunità che le persone percepiscono a propria disposizione, contrastare le disuguaglianze sociali nei percorsi di carriera e professionali, valorizzare le diversità, de-costruire stereotipi e pregiudizi per creare comunità più inclusive, solidali e coese. Saranno presentati i risultati di una revisione sistematica di studi effettuati negli ultimi 10 anni sull’applicazione delle pratiche riparative a ogni livello di istruzione scolastica e il relativo impatto, sia sui percorsi scolastici sia in termini di benessere.
2023
Giustizia sociale e orientamento: la giustizia riparativa e le pratiche riparative a scuola / Perrella, Lucrezia; Lodi, Ernesto; Lepri, Gian Luigi; Scarpa, MARIA LUISA; Patrizi, Patrizia. - (2023). (Intervento presentato al convegno XXII Congresso Nazionale SIO “Orientamento 5.0: verso nuovi futuri" tenutosi a “La Sapienza”, Università degli Studi di Roma nel 20-21 Gennaio 2023).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/323076
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